Perché la Russia è così grande?

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Considerata la nazione più grande del mondo, possiede una superficie di 17,1 milioni di km quadrati e potrebbe contenere quasi 60 volte l’Italia. Le ragioni di tanta vastità sono da ricerca nella sua storia

Il lago Bajkal visto dal vagone di un treno lungo la Transiberiana. Fonte: Getty ImagesIl lago Bajkal visto dal vagone di un treno lungo la Transiberiana. Fonte: Getty Images

La Russia è la più vasta nazione del mondo, possiede una superficie di 17,1 milioni di km quadrati e il suo territorio potrebbe contenere circa 56 volte l’Italia e 47 la Germania. La ragione di queste dimensioni così enormi risiede nella sua storia.

In origine la Russia si è formata come gli altri stati europei tradizionali. Fino al XV-XVI secolo innumerevoli principati si combattevano l’uno contro l’altro, poi ad avere il sopravvento fu quello di Mosca che riuscì ad annientare tutti gli avversari e a unificare il territorio dove allora risiedevano i russi.

Verso la conquista dell’est

In seguito si verificarono gli eventi più interessanti. Già sotto il regno di Ivan il Terribile (1533-1584) i cosacchi russi intrapresero la colonizzazione dei territori oltre i Monti Urali della Siberia e dell’Estremo Oriente. Oggi la parte asiatica della Russia occupa il 77% del suo territorio: di conseguenza proprio la conquista della Siberia trasformò la Russia nella nazione con la più vasta superficie territoriale.

Mosca unificò e colonizzò i territori orientali senza incontrare troppi problemi e già nel 1645 i russi erano riusciti a espandersi fino alle coste dell’Oceano Pacifico. Vladimir Kolosov, presidente dell’Unione geografica internazionale, individua due fattori principali che consentirono che l’espansione verso la Siberia e l’Estremo Oriente avvenisse senza rilevanti ostacoli.

Il primo risiede nelle immense e fredde terre praticamente disabitate. “Anora oggi la densità abitativa qui è di 2 persone per km quadrato, e nel XVII secolo era addirittura più bassa”, afferma Kolosov, in un’intervista a Rbth. La seconda è che le tribù che erano riuscite a stabilirsi in Siberia per la gran parte non avevano nulla in contrario ad annettersi alla Russia.

Un impero gigantesco

“I russi non hanno cercato di annientare le tribù locali. Ciò che gli premeva di più erano le pelli,che costituivano una merce pregiata per il commercio con gli europei - spiega l’esperto -. Le tribù hanno potuto tranquillamente conservare i loro costumi, mentre la Russia garantiva loro la sicurezza in cambio di tributi"

Secondo Kolosov, questo accordo soddisfaceva tutti, perciò la conquista della Siberia ha avuto un carattere sostanzialmente pacifico.

Al contempo, a ovest e a sud la Russia cresceva assai più lentamente e fu necessario combattere con la Polonia, la Turchia e altre influenti potenze per il possesso dei territori. Malgrado ciò, l’Impero russo crebbe fino ad acquisire dimensioni gigantesche, persino superiori a quelle della Russia attuale, raggiungendo una superficie di 21,8 milioni di km quadrati.

Un alto funzionario dell’impero russo, Aleksandr Polovtsov, osservava che la Russia era così grande che governarla risultava un’operazione assai complessa e che talvolta non era facile capire cosa accadeva ai suoi confini: “Oggi è giunto un dispaccio secondo cui il generale Chernyaev avrebbe conquistato Tashkent (città dell’Asia, oggi capitale dell’Uzbekistan, ndr). Nessuno sa come e perché. Vi è tuttavia qualcosa di erotico in ciò che avviene ai confini del nostro impero…”.

Un immenso territorio con una popolazione limitata

L’Unione Sovietica, che rimpiazzò l’Impero russo, era ancora più immensa: il suo territorio possedeva una superficie di 22,4 milioni di km quadrati. L’assetto attuale la Russia l’ha acquisito dopo la dissoluzione dell’Urss, allorché lo Stato in cui non si riuscì a edificare il comunismo si smembrò 15 repubbliche indipendenti.

Nonostante le sue immense dimensioni, la Russia per l’entità della sua popolazione occupa solo il nono posto nel mondo coi suoi 146 milioni di abitanti, superando di soli 10 milioni il Giappone il cui territorio è 45 volte più piccolo. Vladimir Kolosov ricorda che una parte significativa della Siberia e dell’Estremo Oriente è situata molto a nord e nei suoi territori disabitati, a causa del clima rigido, le condizioni di vita sono tuttora assai difficili.

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