Tsar Ivan IV Conquering Kazan in 1552, 1880. Kazan, the capital of the Tatar Khanate of Kazan, fell to the Russian army of Ivan the Terrible after a siege in 1552. Many of the city's defenders and civilian inhabitants were massacred
Getty ImagesAveva solo tre anni, Ivan, quando suo padre morì. Correva l’anno 1533. E nonostante l’erede al trono non fosse altro che un pargolo da poco svezzato, ricevette immediatamente il titolo di Gran Principe di tutta la Russia. Ovviamente, essendo lo zar troppo piccolo per governare il Paese, iniziò una lotta per il potere che coinvolse i nobili più influenti dell’epoca, rappresentanti della vecchia aristocrazia.
Lo zar Ivan il Terribile. Viktor Vasnetsov, 1897. Fonte: Wikipedia.org
All’età di otto anni Ivan perse anche la madre. E i tutori ai quali venne affidato si dimostrarono freddi e sprezzanti nei suoi confronti. Secondo quello che avrebbe raccontato lui stesso anni più tardi, sembra che lo privassero addirittura del cibo. Secondo lo storico Sergej Solovev la natura crudele dello zar potrebbe affondare le radici proprio nella dura infanzia vissuta. "L'interesse personale, il disprezzo per il bene comune, per la vita e per l’onore del prossimo seminati dagli Shuiskij hanno generato uno zar Terribile".
Nel 1547, al raggiungimento della maggiore età, fu incoronato zar. Prima di Ivan tutti i governanti della Russia di Mosca avevano portato il titolo di granduchi. Lui per primo si dichiarò zar, "Cesare", nella terminologia occidentale "Imperatore", la cui potenza veniva direttamente da Dio.
Questo titolo fece acquisire alla Russia e al suo sovrano più peso agli occhi dei monarchi europei. A riconoscere Ivan il Terribile come imperatore furono la regina Elisabetta I d’Inghilterra, l’imperatore Massimiliano II d'Asburgo e altri. Con Elisabetta Ivan mantenne una lunga corrispondenza e, secondo la leggenda, le avrebbe proposto di sposarsi. Lei lo rifiutò ma fu proprio durante il regno di Ivan che Russia e Inghilterra avviarono le loro relazioni i commerciali.
Lo zar Vasilij III benedisce suo figlio Ivan IV. Zejnberg, Multanovskij. Fonte: Wikipedia.org
Da giovane Ivan IV cercò di governare in maniera progressista: nel 1549-1560 guidò il Paese con il governo informale di una “Rada scelta”, una cerchia di persone a lui vicine, giovani esponenti della nobiltà e del clero.
Questo Parlamento fece una serie di importanti riforme, concentrò il potere nelle mani dello zar e limitò il potere dei boiardi. Ma alla fine Ivan lo sciolse e cominciò a governare da solo.
Nel 1565, dopo il periodo felice della “Rada scelta”, seguì l’era di brutale repressione della oprichnina. Lo zar divise il territorio della Russia tra "zemshchina", dove il potere rimaneva ai boiardi e "oprichnina", che controllava direttamente con l’aiuto degli oprichniki, guardie speciali che costituivano la Guardia nazionale.
"Oprichniki", Nikolaj Nevrev, 1870. Fonte: Wikipedia.org
Il nucleo della oprichnina, secondo le testimonianze dei nobili tedeschi contemporanei Taube e Krause, era una sorta di "ordine religioso" personalmente guidato da Ivan. I membri dell'Ordine erano vestiti come monaci e pregavano insieme allo zar. I loro simboli erano la testa di un cane e una scopa. "Questo significa che prima mordevano come cani e poi spazzavano via il superfluo al di fuori dal paese”, scrivono Taube e Krause.
Gli oprichniki seminavano il terrore tra i boiardi e i loro sostenitori, decimandone intere famiglie. "Arrivarono fino ad uccidere donne e bambini, fino al derisorio abuso delle mogli di coloro che venivano accusati di tradimento, fino alle persecuzioni pubbliche con brutali torture”, scrive lo storico Dmitrij Volodikhin. Alla fine di questo periodo furono uccisi i capi stessi degli oprichniki. Gli storici stimano che perirono così non meno di 4.500 persone.
Lo zar Ivan IV conquista la città di Kazan nel 1552. Fonte: Getty Images
Durante tutto il suo regno, Ivan il Terribile combatté cercando di espandere il proprio territorio. Da un lato, sconfisse il Khanato di Kazan e di Astrakhan annettendoli alla Russia. Sotto il suo regno entrarono a far parte dello stato russo la zona del Volga e degli Urali e iniziò l’assimilazione delle distese siberiane. Dall’altro lato, la Russia perse la guerra di Livonia del 1558-1583 contro la Rzeczpospolita (Polonia) e la Svezia non riuscendo così a ottenere l'accesso al Baltico. La parte centrale del Paese era devastata da decenni di incursioni dei tatari di Crimea, che nel 1571 arrivarono persino a Mosca e bruciarono tutto, tranne il Cremlino. Più tardi i tatari furono sconfitti, ma la Russia rimase devastata.
Lo zar credeva sinceramente in Dio, faceva generose donazioni ai monasteri seppure, tra le persone che ordinava di uccidere, rientravano anche i sacerdoti. Era istruito ed era un buon oratore. Con l’aiuto di stampatori di libri danesi, Ivan IV istituì a Mosca la prima tipografia della Russia, ordinò al clero di organizzare scuole per insegnare a leggere e scrivere ai bambini. Sotto di lui comparvero a Mosca delle specie di conservatori.
Allo stesso tempo, era estremamente crudele e vendicativo, come risulta evidente dal periodo della oprichnina, e ordinava personalmente sofisticate esecuzioni. "Per i nostri schiavi possiamo provare simpatia o possiamo giustiziarli”, diceva.
Ivan il Terribile e suo figlio Ivan. Ilya Repin, 1885. Fonte: Wikipedia.org
Ivan cambiò almeno 6 mogli, ebbe 8 figli, per la maggior parte morti da piccoli. Il figlio maggiore di Ivan morì nel 1581. La cronaca racconta che il re uccise accidentalmente il principe, colpendolo con un bastone durante una lite. Alcuni ricercatori ritengono che sia una storia inventata e che il principe sia morto per una malattia. A questa leggenda è dedicato uno dei più famosi dipinti della Galleria Tretyakov "Ivan il Terribile e suo figlio Ivan" di Ilya Repin. Qui Ivan il Terribile, un vecchio con lo sguardo allucinato, abbraccia il figlio morente realizzando che cosa orribile aveva appena fatto.
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