Estate, tempo di dacia

Una signora nel cortile della propria dacia.

Una signora nel cortile della propria dacia.

: Pavel Lisitsyn / RIA Novosti
Arriva il week end e i russi lasciano le grandi città alla volta delle proprie case di campagna, dove fare il pieno di pace e relax. Tra "bagni" di sole, passeggiate in mezzo alla natura e coltivazione di ortaggi, ecco come si trascorre il fine settimana "alla russa"

Finalmente è arrivato venerdì. La settimana di lavoro è finita. E i moscoviti si mettono al volante per raggiungere la propria dacha, la casa di campagna fuori città. Due, tre, quattro ore in colonna, avanzando a passo d’uomo in mezzo a una interminabile fila di auto: il viaggio verso la dacha spesso può risultare stressante, visto che in estate i cittadini di Mosca sembrano sincronizzati nella loro “fuga” dalla capitale. Ma questo viaggio “infernale” viene ricompensato non appena si raggiunge la meta: le dache sono infatti veri e propri paradisi di quiete e silenzio immersi nella campagna russa. Una parentesi di riposo dal caos della città. 

L’origine della dacha

La dacha è una particolarità nazionale russa. In altre lingue non esiste nemmeno la parola. In russo questo termine è comparso nel Settecento e deriva dal verbo “davat” (dare): lo zar dava un pezzo di terra con i contadini ai propri vassalli come ricompensa per i loro servigi.

La dacha è un piccolo appezzamento di terreno, con una casetta estiva e il giardino dove trascorrere le ferie. È un genere di vacanza decisamente più popolare e comodo rispetto al viaggio, e non altrettanto dispendioso per il budget di una famiglia.

Una famiglia russa in dachaYulia SmorodovaUna famiglia russa in dacha
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Secondo il titolare della cattedra di sociologia generale della Scuola Superiore di Economia, Nikita Pokrovskij, questo tipo di vacanza resterà popolare in Russia fino a quando per le persone sarà conveniente coltivare ortaggi nell’orto della propria dacia. “Le persone scelgono di trascorre le vacanze vicino casa nei loro piccoli appezzamenti di terreno dove coltivano verdure - spiega -. Alla periferia delle grandi città vi sono moltissimi spazi così. Questo genere di diletto, nato in epoca sovietica, è ancora piuttosto popolare. Per qualcuno è semplicemente un hobby, per altri, in particolare per coloro che vivono in provincia, costituisce un’importante possibilità per risparmiare soldi sui prodotti alimentari”.

Magia e ispirazione

Le dache possono essere costose o modeste, lontane o vicine. Ma originariamente la classica dacha non è altro che una semplice casetta in legno. Nel corso dei secoli alcune dache sono diventate molto popolari, come quella di Pasternak. Lo scrittore russo ha infatti trascorso oltre vent’anni nella sua dacia a Peredelkino, dove ha trovato innumerevoli fonti di ispirazione per i suoi lavori. 

Il famoso scrittore per bambini russo Fonte: Il famoso scrittore per bambini Kornej Chukovskij nella dacha di Pasternak. Fonte: L.Belgortseva

Oggi la dacia è un posto dove ci si può sfilare la cravatta e dimenticarsi, almeno per qualche giorno, del lavoro. Ci si sdraia al sole e si fa il bagno nel fiume, si mangiano frutta e bacche raccolti direttamente dagli alberi. Qui non c’è posto per le preoccupazioni: regnano solo il riposo e il silenzio. 

Lo stile fuori moda della dacia 

Quando si è in dacia non ci si veste con abiti eleganti e alla moda. Ci si può sporcare in ogni momento e per questo i russi in dacia indossano vestiti vecchi, spesso appartenuti a nonni e genitori, come si può ammirare in queste foto. 

Pavel Gazdyuk
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Parlando invece di cucina, alla dacia viene automaticamente associato il sapore degli shashlyki, gli spiedini russi di carne: un vero e proprio must estivo. La forma più semplice e originale per cucinarli è cuocere un pezzo di carne allo spiedo su una griglia sopra le braci. Secondo i russi, gli shashlyki classici dovrebbero essere di montone, così come vengono tradizionalmente cucinati nel Caucaso, da dove ha origine questo piatto. A Mosca tuttavia il montone non è così popolare come nel Caucaso, perciò spesso si opta per delle versioni ben più creative: gli shashlyki possono essere di pollo, di maiale o addirittura di pesce. E i pezzi di carne generalmente vengono accompagnati da anelli di cipolla, peperoni o pomodori. Ognuno poi aggiunge la salsa che più preferisce, sia essa ketchup o una salsa marinata. Scoprite la ricetta degli shashlyki cliccando qui.

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