Guardie di frontiera, Gagarin e l’orso olimpico: guardate le decorazioni natalizie sovietiche (FOTO)

Una bambina decora un albero di Natale, 1973

Una bambina decora un albero di Natale, 1973

Valerij Shustov/Sputnik
Negli ultimi anni, la moda vintage ha conquistato anche il mercato delle decorazioni per gli alberi di Natale. Quelle sovietiche vengono ora riutilizzate con piacere dai russi. E ci sono collezionisti disposti a pagare cifre molto importanti alle aste

La storia dell’Unione Sovietica si è sempre riflessa nelle decorazioni per l’albero di Natale: molte erano dedicate agli eventi di attualità. Negli anni Trenta gli alberi di Natale (più precisamente, in Urss e in Russia si parla di “Alberi di Capodanno”) erano decorati con immagini di Pionieri e soldati dell’Armata Rossa; negli anni Quaranta dominavano il tema militare e le decorazioni fatte in casa. Poi sono arrivati ortaggi, frutta, animali, cosmonauti… Abbiamo raccolto le più interessanti decorazioni sovietiche per l’albero di Natale di tutti i decenni.

Le decorazioni dell’albero di Natale come mezzo di propaganda

Dal 1929 al 1935 in Urss fu vietato festeggiare il Capodanno e persino decorare l’albero. Ma non appena il divieto di Stalin fu revocato, la produzione di decorazioni dovette essere ripristinata con urgenza. Anche quello divenne un mezzo di propaganda: gli alberi  furono decorati con figure di pionieri e soldati, e furono prodotte speciali palle dedicate all’Armata Rossa. Spesso si usavano ghirlande-bandiere con immagini dei soldati con in testa la budjonovka, il tipico copricapo militare dell’epoca, marinai e ricognitori.

Decorazione natalizia

Le decorazioni non erano dedicate solo a personaggi astratti: ad esempio, venne prodotta in gran numero la figura dell’ufficiale delle guardie di frontiera Nikita Karatsupa, che era diventato famoso per aver arrestato 338 persone che cercavano di violare illegalmente il confine, ucciso 129 spie e sabotatori e creato una propria scuola per l’addestramento di cani poliziotto. 

Decorazione

Negli anni Trenta, la costruzione di dirigibili si sviluppò attivamente e nel 1937 un dirigibile sovietico batté il record mondiale del volo più lungo, restando in aria 130 ore e 27 minuti. Il fascino delle macchine volanti si rifletté subito nelle decorazioni di fine anno: questi dirigibili erano inizialmente realizzati in cartone e cartapesta, mentre negli anni Cinquanta apparvero esemplari in vetro.

Decorazione a forma di dirigibile

Naturalmente erano comuni anche le decorazioni a forma di stella e di falce e martello. Anche la punta dell’albero, che tradizionalmente simboleggia la stella cometa, venne sostituita dalla versione ideologicamente corretta della Stella Rossa.

Stella rossa in vetro, 1930-1950 circa

Capodanno in tempo di guerra

Durante la Seconda Guerra Mondiale, le decorazioni erano spesso dedicate a temi militari: ce n’era persino una che raffigurava un cane del soccorso sanitario. 

Un cane
Decorazione a forma di carro armato

Ma più spesso le decorazioni erano allora fatte in casa, e, a causa delle condizioni di difficoltà del periodo bellico, erano realizzate con materiali improvvisati. Nelle retrovie venivano dipinte lampadine bruciate e si facevano figurine con il filo di ferro, al fronte venivano colorati i bossoli e si usavamo le spalline.

Palline di Natale del periodo bellico realizzati con vecchie lampadine

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Il periodo d’oro delle decorazioni natalizie

Dopo la fine della guerra, la produzione tornò a temi pacifici. Nel 1949, in occasione del 150° anniversario dalla nascita di Aleksandr Pushkin, vennero prodotti diversi set dedicati al suo poema “Ruslan e Ljudmila”, alla “Fiaba dello zar Saltan” e alla “Fiaba del pescatore e del pesciolino”. 

Decorazioni natalizie ispirate ai personaggi della fiaba di Pushkin

Un altro set fu dedicato a “Le avventure di Cipollino” di Gianni Rodari, autore italiano amatissimo in Urss. Nonostante fosse prodotto in massa, oggi un set completo è molto ricercato dai collezionisti e può costare oltre mezzo milione di rubli (6.790 euro, al cambio di fine dicembre 2022)!

Anche le decorazioni sotto forma di orologi con le lancette che indicano i cinque minuti alla mezzanotte erano molto popolari. Comparvero poi vari palloncini, figure di ortaggi e frutta.

Decorazioni natalizie

L’era spaziale 

A partire dal 1957 e per tutti gli anni Sessanta, i designer di decorazioni delle feste di fine anno si ispirarono a grandi eventi come il lancio del primo satellite artificiale, lo Sputnik, e il volo nello Spazio di Jurij Gagarin. Apparvero decorazioni a forma di cosmonauti e razzi, e invece di una stella in cima all’albero di Natale a volte si metteva la testa di un razzo.

L'astronauta, anni '60
Decorazioni natalizie ispirate allo spazio

Winnie the Pooh e l’Orso Olimpico 

Le decorazioni della versione sovietica di Winnie the Pooh, “Vinni-Pukh” con tanto di Pimpi il maialino (nella versione russa si chiama Pjatochka), Ih-Oh e Uffa (Gufo) sono apparse negli anni Settanta dopo il grande successo del cartone animato sovietico tratto dal libro di A. A. Milne. 

Winnie the Pooh e Piglet

E dopo le Olimpiadi del 1980 a Mosca, sia la torcia olimpica che il leggendario orsacchiotto, simbolo dei giochi, furono collocati sugli alberi di Natale sovietici.

L'orso mascotte delle Olimpiadi


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