Circa il 20% della Russia si trova a nord del Circolo Polare Artico e quest’area ospita 2,3 milioni di persone; più della metà di tutti gli abitanti dell’Artico nel mondo. La maggior parte di loro sono russi, ma ci sono anche 40 popolazioni indigene del Nord. Ognuna ha la propria lingua, cultura e tradizioni. Solo un quarto di loro è nomade, mentre il resto preferisce la vita urbana: le città artiche più grandi sono Murmansk (280 mila abitanti), Norilsk (circa 180 mila), Vorkutá (oltre 50 mila) e Salekhard (oltre 50 mila).
1 / Sami (o Sámit o Sápmelaš in lingua sami)
Circa 2.000 Sami (in totale sono 80 mila, ma il resto è in Finlandia, Norvegia e Svezia) vivono nel nord della regione di Murmansk. La zona in cui risiedono è chiamata “Lapponia” e si trova sul territorio di quattro Paesi. I Sami non hanno mai avuto un proprio Stato, ma hanno un proprio inno e una propria bandiera. Sono gli abitanti più antichi della Penisola di Kola e vi abitano da prima dell’era moderna. I Sami contemporanei sono impegnati non solo nel tradizionale allevamento di renne e nella pesca, ma anche nei più comuni lavori metropolitani. Il centro della cultura Sami è nel villaggio di Lovozero.
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2 / Komi Izhemci
Vicino ai Sami vive il popolo dei Komi Izhemci. Sono 16 mila in totale e la maggior parte di loro vive nel distretto di Izhma della Repubblica dei Komi. Tuttavia, più di 1.000 vivono nell’area di Lovozero, a nord dei Circondari autonomi Jamalo-Nenec e dei Khanty-Mansi-Jugra. Sono considerati un sottogruppo dell’etnia dei Komi. I Komi Izhemci hanno un proprio dialetto della lingua komi. Inoltre, a differenza di questi ultimi, gli Izhemci praticano l’allevamento nomade di renne.
3 / Nenci (o Nenezi o Nenets)
I principali nomadi dell’Artico russo sono i Nenci, che vivono principalmente nella Penisola Jamal. Sono circa 45 mila in totale, e 17-20 mila di loro vagano con le renne. Molti Nenci parlano correntemente nenec (soprattutto nella tundra) e russo. I moderni allevatori di renne, nonostante vivano ancora spesso nelle tende tradizionali, come i loro antenati, utilizzano tutte le comodità della civiltà contemporanea e gestiscono persino blog sui social network sulla loro vita nomade.
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4 / Enci (o Enets o Enezi)
È uno dei popoli in via di estinzione, di cui sono rimasti solo 200 rappresentanti. Spesso gli Enci vengono chiamati “Samoiedi dello Enisej”. Vivono nella Penisola del Tajmyr in piccoli insediamenti artici vicino al fiume Enisej e si dedicano alla caccia e alla pesca. Tra loro ci sono diverse decine di madrelingua enets. La loro lingua è vicina a quella dei loro vicini, i Nenci e gli Nganasani.
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5 / Nganasani (o Nganasan o Nagaseni o Tavgi)
Il popolo più settentrionale dell’Eurasia è quello degli Nganasani. Sono meno di 900 e vivono nel nord-est della Penisola del Tajmyr. Gli Nganasani hanno adottato uno stile di vita urbano intorno agli anni Trenta del Novecento, con gli insediamenti di Ust-Avam, Volochanka e altri costruiti per loro. La loro lingua è considerata in via di estinzione, oggi è parlata solo da 125 persone. Allo stesso tempo, gli scienziati sovietici hanno raccolto una collezione piuttosto ampia di folklore di questo popolo, dai proverbi alle poesie.
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6 / Dolgani
I Dolgani sono un popolo turco che vive nel Tajmyr e in Jacuzia (sono l’etnia turca più settentrionale al mondo). La loro lingua ha molti punti in comune con la lingua jakuta, il che non sorprende, dal momento che sono stati vicini per secoli. Solo a metà del XX secolo i Dolgan hanno iniziato a essere considerati un popolo a sé stante, piuttosto che un sottogruppo etnico degli jakuti. A differenza di molte altre popolazioni indigene dell’Artico, il numero di Dolgani è basso, ma in crescita. Oggi contano circa 8.000 persone, un migliaio in più rispetto a vent’anni fa. Vivono in insediamenti artici e praticano la pesca. Tra loro ci sono anche alcuni nomadi.
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7 / Evenchi (o Evenki; in passato: Tungusi)
Gli Evenchi vivono nella Siberia orientale, dal fiume Enisej al Mare di Okhotsk. Circa 40 mila persone vivono in Russia e altrettante in Cina. La metà di loro risiede nel Tajmyr e in Jacuzia e si trova nelle terre più settentrionali, nella tundra artica e nelle foreste della taiga siberiana. Di norma, gli Evenchi sono dediti all’allevamento di renne. Gli abitanti dell’Artico sono nomadi che vivono in chum, ma ci sono anche Evenchi che vivono in case tradizionali jakute o buriate o in isbe russe.
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8 / Eveni (o Lamuti)
Gli Eveni sono parenti degli Evenchi e vivono a est, principalmente in Jacuzia e Chukotka (oltre che in altre regioni dell’Estremo Oriente). Si contano poco più di 20 mila Eveni. A differenza degli Evenchi, gli Eveni si dedicano maggiormente alla pesca e utilizzano le renne come mezzo di trasporto. Anche se pure tra loro ci sono pastori di renne.
Gli Eveni hanno un proprio alfabeto grazie agli scienziati sovietici, che lo studiarono a metà degli anni Trenta. Oggi si contano circa 6-7 mila persone che parlano la lingua even (conosciuta anche come lamut, ewen, eben, orich’ o ilqan).
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9 / Jakuti (o Sakhá)
Il popolo nordico più popoloso è quello degli jakuti. Sono circa mezzo milione e la maggior parte di loro vive nella Repubblica di Jacuzia-Sakha (Sakhá è il nome con cui gli jakuti chiamano se stessi). Circa il 40% della Jacuzia si trova al di sopra del Circolo Polare Artico. Gli jakuti di oggi abitano in città, e svolgono i lavori più ordinari. Tuttavia, è possibile incontrare anche pastori di renne jakuti nella tundra artica.
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10 / Jukaghiri (o Iucaghiri)
Alcuni secoli fa erano il popolo più numeroso della Siberia orientale, a sua volta diviso in diversi gruppi etnici. Oggi, quasi tutti gli Jukaghiri (circa 1.500 persone) vivono nel nord della Jakuzia e della Chukotka, nel bacino del fiume Kolymá. Gli altri si sono assimilati ai popoli vicini. Non esistono quasi più parlanti della lingua jukaghira.
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11 / Ciukci
Sono circa 16 mila in totale e la maggior parte di loro vive nella Penisola dei Ciukci. Molti Ciukci sono ancora dediti ai mestieri tradizionali: chi abita nella tundra è allevatore nomade di renne e chi abita sulla costa è cacciatore di mare. Cacciano trichechi, foche e balene. Ma i Ciukci non vivono isolati dal mondo esterno: utilizzano tutti gli strumenti moderni, anche nelle loro jarang (le tipiche tende).
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