Ogni anno, in questo periodo, la Russia celebra la Maslenitsa, l’antica festa slava con la quale si saluta l’inverno e si dà il benvenuto alla primavera. Questa festa, che dura una settimana (quest'anno si è svolta dall'8 al 14 marzo), non è accompagnata solo dalle mangiate di bliny, ma anche dalle passeggiate in trojka e dal solenne addio al fantoccio della Maslenitsa, che simboleggia il rigido inverno.
Quest’anno il covid non ha fermato la festa, che nella città di Yuzhno-Sakhalinsk (9.300 km da Mosca) è stata caratterizzata dalla preparazione di un enorme bliny dal diametro di 2,5 metri! Come si legge sul sito dell’amministrazione comunale, la frittellona pesava 15 kg ed è stata cucinata utilizzando 30 litri di impasto. Al termine della cottura, è stata divisa e distribuita a tutti i partecipanti.
A Vladivostok e in altre città russe gli uomini si sono arrampicati su degli alti pali, simili agli alberi della cuccagna, in cima ai quali vengono solitamente appesi dei premi.
A Novosibirsk sono andati in scena i “trichechi”, gli appassionati di nuoto nel ghiaccio, che si sono tuffati nelle acque gelide con pinne, kokoshnik e bikini.
I residenti della regione di Lipetsk (400 km da Mosca), invece del solito spaventapasseri, hanno bruciato dei fantocci rappresentanti il Covid-19 per liberare la regione dall’incubo del virus.
Il rogo più spettacolare si è tenuto nel parco di land-art Nikola-Lenivets, nella regione di Kaluga (200 km da Mosca), dove è stato bruciato un enorme castello rappresentante il Covid, insieme a mascherine e ad altri simboli del virus.
“Oggi tutti pensano a questa nuova peste del virus. Sia i medici, sia gli scienziati, stanno lottando per liberarci dai contagi. E anche noi, cittadini comuni, dobbiamo aiutarli in ogni modo possibile - ha dichiarato il fondatore del parco, Nikolaj Polisskij -. E nella settimana dei bliny dobbiamo bruciare tutte le cose brutte, compresi i simboli del virus, per far passare la pandemia”.