L’intero corpus dei nomi propri di persona russi moderni può essere suddiviso in due grandi gruppi.
I primi sono nomi convenzionalmente detti “originali”:
– Nomi slavi (Vladimir, Vsevolod, Vadim, Dobrynja, Svjatoslav e altri che terminano in -slav), che erano diffusi tra i popoli slavi;
– Scandinavi, assimilati su impulso della dinastia variaga dei Rjurikidi, che guidò la Rus’ (Gleb, Olga, Igor, Oleg);
– Invenzioni dell’epoca sovietica (Vladlen, Kim, Marlen, Arlena, Oktjabrina, Iskra, Elem).
Il secondo gruppo è costituito dai nomi “internazionali”, di origine ebraica, greca e romana. Fonti meno comuni per i nomi russi sono le lingue orientali, il turco, persiano e arabo (Darja, per esempio, deriva dall’antico persiano; Ruslan dal turco Aslan, che significa “leone”).
In Russia, la maggior parte dei nomi del secondo gruppo è arrivata con la fede cristiana. Erano registrati negli “Svjatsy”, un menologio, ossia un calendario ecclesiastico di commemorazione dei santi cristiani. Prima della Rivoluzione del 1917, i libri sacri erano la principale fonte di nomi, poiché l’assegnazione dei nomi ai neonati avveniva secondo la tradizione religiosa. I santi canonizzati prima del Grande Scisma della Chiesa fornivano l’ossatura dei “nomi internazionali”.
Legion Media
Dopo la Rivoluzione e la fine della tradizione di seguire i nomi dei santi, arrivarono in Russia anche diversi nomi dell’Europa occidentale, presi in prestito direttamente: Albert e Robert dal tedesco, Angela e John dall’inglese, Jaurès dal francese (dove in realtà era un cognome; quello di Jean Jaurès, il leader socialista ucciso nel 1914).
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E se Aleksandr, Artúr, Víktor, Mark, Nikoláj, Pjotr, Anna, Marija, Elizaveta e Natalja hanno un suono molto simile nelle varianti di diversi Paesi, altri nomi antichi sono cambiati più profondamente, a seconda delle tradizioni linguistiche dei popoli.
Come suonano gli equivalenti russi dei nomi maschili più popolari in giro per il mondo?
Gli inglesi o americani John, Ian o Sean, lo spagnolo Juan, l’italiano Giovanni, il serbo Jovan, il tedesco Johann o Hans, il polacco Jan, l’ungherese Janos, in russo si chiamerebbero Iván. La variante al diminutivo (il termine tecnico è ipocoristico) è Vanja. Il nome, che deriva dall’ebraico Yohanan, è ampiamente adottato nella cultura russa ed è diventato quello che indica per antonomasia i russi all’estero.
Russia Beyond (Foto: MGM, 1985; Dominio pubblico)
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L’inglese o americano Eugene, lo spagnolo o italiano Eugenio, il francese Eugène, il tedesco Eugen, in russo diventano Evgénij, o in forma abbreviata Zhenja. La versione russa del nome di origine greca Ευγένιος (Eugénios) è stata immortalata nella cultura mondiale da Aleksandr Pushkin (1799-1837) nel suo romanzo “Eugenio Onegin”, nella versione originale russa: “Evgenij Onegin”.
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L’inglese o americano Michael, il francese Michel, l’ungherese Mihály, lo spagnolo o portoghese Miguel, l’italiano Michele, il tedesco Michael, il finlandese Mika (da Mikael o Mikko), il serbo Mihailo si chiamerebbero in Russia Mikhaíl (o con il diminutivo: Misha). Nel 2008, Mikhail era il settimo nome più popolare in Russia e Michael il secondo nome più popolare negli Stati Uniti.
L’inglese o americano Stephen, il bulgaro Stefan, l’ungherese István, lo spagnolo Esteban, l’italiano Stefano, il francese Étienne o Stéphane, il tedesco o serbo Stefan, il croato Stipe, in russo si chiamerebbero Stepán, o, al diminutivo, Stepa. Il personaggio del romanzo “Anna Karenina” di Lev Tolstoj (1828-1910), Stepan Oblonskij, era chiamato alla maniera inglese, “Stiva”.
L’inglese o americano James o Jacob, l’irlandese Séamus, l’ungherese Jákob, lo spagnolo Jaime (ma anche Santiago o Diego), l’italiano Giacomo e Giacobbe, il francese Jacques o Jacob, il tedesco Jakob, il portoghese Jacó o Iago, in russo si chiamerebbe Jákov o, al diminutivo, Jasha. Il nome risale al biblico Giacobbe. Nella tradizione russa, il re inglese Giacomo I viene chiamato Jakov I. James Bond, invece, non è stato “adattato”.
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L’inglese o l’americano George, l’ungherese György, l’italiano Giorgio, lo spagnolo Jorge, il tedesco Jürgen o Georg, il polacco Jerzy, il serbo Djordje o Djurad, lo sloveno Jurij, il croato Juraj, il macedone Gorgi, in Russia si chiamerebbero Georgij o, al diminutivo, Gosha. Esistono anche altri due derivati di questo nome di origine greca in russo: Jurij e Egór.
L’inglese o l’americano Theodore, spesso detti Ted o Teddy, il bulgaro o serbo Todor, lo spagnolo Theodoro, il francese Théodore, spesso abbreviato in Theo, suonerebbero in russo come Fjodor o, al diminutivo, Fedja. Questo nome di origine greca nella Russia pre-rivoluzionaria aveva la forma Feodor, ed era uno dei più popolari: nei santuari c’erano molte giornate commemorative dedicate ai santi con questo nome. Il nome russo Bogdan, così come il bulgaro Bozhidar, hanno un significato simile a Fjodor: sono una derivazione del greco Θεόδωρος, che significa “dono di Dio” (nelle lingue slave Dio è “Bog” o simili).
L’inglese o l’americano o francese o tedesco Simon, il bulgaro o il serbo Simeon, lo spagnolo Simón (e l’antiquato Ximeno), l’italiano Simone, il croato Šimun, il polacco Szymon, suoneranno come Semjón in russo (al diminutivo: Sjomka). Quando qualcuno ha commesso un errore evidente o ha fatto qualcosa di stupido, in Russia ci si rivolge a quella persona con “Eh, Semjon Semjonich!”, usando un’espressione ormai diventata proverbiale tratta del popolare film sovietico “Crociera di lusso per un matto” (1969).
Dominio pubblico
L’inglese o americano, o tedesco, o svedese Elias, il francese Élie, lo spagnolo Elías, l’italiano Elia, il romeno Ilie, in Russia si chiamerebbero Iljá. Alcuni ricercatori russi ritengono che il prototipo del più famoso Ilja russo – l’eroe epico Iljá Múromets (cioè della città di Murom) – fosse il venerabile monaco Ilja Pecherskij, vissuto nel XII secolo. È considerato il santo patrono delle guardie di frontiera e delle Forze missilistiche strategiche russe.
L’inglese o l’americano, o il tedesco, o il francese Paul, lo spagnolo Pablo, il portoghese Paulo, l’italiano Paolo, l’ungherese Pál, nella tradizione russa diventano Pavel, o al diminutivo, Pasha. Un corrispettivo femminile di questo nome di origine latina potrebbe essere considerato il russo Polína, adattamento del nome francese Pauline.
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