Russificare il proprio nome: come vi chiamereste in Russia?

Russia Beyond (Foto: Legion Media; Aleksandr Galperin/Sputnik)
I nomi russi sono stati influenzati soprattutto dalla cristianizzazione della Rus’. Diamo un’occhiata alle varianti russe dei nomi maschili più popolari in molti Paesi del mondo

L’intero corpus dei nomi propri di persona russi moderni può essere suddiviso in due grandi gruppi. 

I primi sono nomi convenzionalmente detti “originali”: 

– Nomi slavi (Vladimir, Vsevolod, Vadim, Dobrynja, Svjatoslav e altri che terminano in -slav), che erano diffusi tra i popoli slavi; 

– Scandinavi, assimilati su impulso della dinastia variaga dei Rjurikidi, che guidò la Rus’ (Gleb, Olga, Igor, Oleg);

– Invenzioni dell’epoca sovietica (Vladlen, Kim, Marlen, Arlena, Oktjabrina, Iskra, Elem).

Il secondo gruppo è costituito dai nomi “internazionali”, di origine ebraica, greca e romana. Fonti meno comuni per i nomi russi sono le lingue orientali, il turco, persiano e arabo (Darja, per esempio, deriva dall’antico persiano; Ruslan dal turco Aslan, che significa “leone”).

In Russia, la maggior parte dei nomi del secondo gruppo è arrivata con la fede cristiana. Erano registrati negli “Svjatsy”, un menologio, ossia un calendario ecclesiastico di commemorazione dei santi cristiani. Prima della Rivoluzione del 1917, i libri sacri erano la principale fonte di nomi, poiché l’assegnazione dei nomi ai neonati avveniva secondo la tradizione religiosa. I santi canonizzati prima del Grande Scisma della Chiesa fornivano l’ossatura dei “nomi internazionali”.

Il monumento a Vladimir il Grande che battezzò la Russia

Dopo la Rivoluzione e la fine della tradizione di seguire i nomi dei santi, arrivarono in Russia anche diversi nomi dell’Europa occidentale, presi in prestito direttamente: Albert e Robert dal tedesco, Angela e John dall’inglese, Jaurès dal francese (dove in realtà era un cognome; quello di Jean Jaurès, il leader socialista ucciso nel 1914).

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E se Aleksandr, Artúr, Víktor, Mark, Nikoláj, Pjotr, Anna, Marija, Elizaveta e Natalja hanno un suono molto simile nelle varianti di diversi Paesi, altri nomi antichi sono cambiati più profondamente, a seconda delle tradizioni linguistiche dei popoli.

Come suonano gli equivalenti russi dei nomi maschili più popolari in giro per il mondo?

Gli inglesi o americani John, Ian o Sean, lo spagnolo Juan, l’italiano Giovanni, il serbo Jovan, il tedesco Johann o Hans, il polacco Jan, l’ungherese Janos, in russo si chiamerebbero Iván. La variante al diminutivo (il termine tecnico è ipocoristico) è Vanja. Il nome, che deriva dall’ebraico Yohanan, è ampiamente adottato nella cultura russa ed è diventato quello che indica per antonomasia i russi all’estero. 

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L’inglese o americano Eugene, lo spagnolo o italiano Eugenio, il francese Eugène, il tedesco Eugen, in russo diventano Evgénij, o in forma abbreviata Zhenja. La versione russa del nome di origine greca Ευγένιος (Eugénios) è stata immortalata nella cultura mondiale da Aleksandr Pushkin (1799-1837) nel suo romanzo “Eugenio Onegin”, nella versione originale russa: “Evgenij Onegin”.

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L’inglese o americano Michael, il francese Michel, l’ungherese Mihály, lo spagnolo o portoghese Miguel, l’italiano Michele, il tedesco Michael, il finlandese Mika (da Mikael o Mikko), il serbo Mihailo si chiamerebbero in Russia Mikhaíl (o con il diminutivo: Misha). Nel 2008, Mikhail era il settimo nome più popolare in Russia e Michael il secondo nome più popolare negli Stati Uniti.  

L’inglese o americano Stephen, il bulgaro Stefan, l’ungherese István, lo spagnolo Esteban, l’italiano Stefano, il francese Étienne o Stéphane, il tedesco o serbo Stefan, il croato Stipe, in russo si chiamerebbero Stepán, o, al diminutivo, Stepa. Il personaggio del romanzo “Anna Karenina” di Lev Tolstoj (1828-1910), Stepan Oblonskij, era chiamato alla maniera inglese, “Stiva”. 

L’inglese o americano James o Jacob, l’irlandese Séamus, l’ungherese Jákob, lo spagnolo Jaime (ma anche Santiago o Diego), l’italiano Giacomo e Giacobbe, il francese Jacques o Jacob, il tedesco Jakob, il portoghese Jacó o Iago, in russo si chiamerebbe Jákov o, al diminutivo, Jasha. Il nome risale al biblico Giacobbe. Nella tradizione russa, il re inglese Giacomo I viene chiamato Jakov I. James Bond, invece, non è stato “adattato”.

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L’inglese o l’americano George, l’ungherese György, l’italiano Giorgio, lo spagnolo Jorge, il tedesco Jürgen o Georg, il polacco Jerzy, il serbo Djordje o Djurad, lo sloveno Jurij, il croato Juraj, il macedone Gorgi, in Russia si chiamerebbero Georgij o, al diminutivo, Gosha. Esistono anche altri due derivati di questo nome di origine greca in russo: Jurij e Egór. 

L’inglese o l’americano Theodore, spesso detti Ted o Teddy, il bulgaro o serbo Todor, lo spagnolo Theodoro, il francese Théodore, spesso abbreviato in Theo, suonerebbero in russo come Fjodor o, al diminutivo, Fedja. Questo nome di origine greca nella Russia pre-rivoluzionaria aveva la forma Feodor, ed era uno dei più popolari: nei santuari c’erano molte giornate commemorative dedicate ai santi con questo nome. Il nome russo Bogdan, così come il bulgaro Bozhidar, hanno un significato simile a Fjodor: sono una derivazione del greco Θεόδωρος, che significa “dono di Dio” (nelle lingue slave Dio è “Bog” o simili).

L’inglese o l’americano o francese o tedesco Simon, il bulgaro o il serbo Simeon, lo spagnolo Simón (e l’antiquato Ximeno), l’italiano Simone, il croato Šimun, il polacco Szymon, suoneranno come Semjón in russo (al diminutivo: Sjomka). Quando qualcuno ha commesso un errore evidente o ha fatto qualcosa di stupido, in Russia ci si rivolge a quella persona con “Eh, Semjon Semjonich!”, usando un’espressione ormai diventata proverbiale tratta del popolare film sovietico “Crociera di lusso per un matto” (1969). 

San Ilja Muromets, icona del XIX secolo

L’inglese o americano, o tedesco, o svedese Elias, il francese Élie, lo spagnolo Elías, l’italiano Elia, il romeno Ilie, in Russia si chiamerebbero Iljá. Alcuni ricercatori russi ritengono che il prototipo del più famoso Ilja russo – l’eroe epico Iljá Múromets (cioè della città di Murom) – fosse il venerabile monaco Ilja Pecherskij, vissuto nel XII secolo. È considerato il santo patrono delle guardie di frontiera e delle Forze missilistiche strategiche russe. 

L’inglese o l’americano, o il tedesco, o il francese Paul, lo spagnolo Pablo, il portoghese Paulo, l’italiano Paolo, l’ungherese Pál, nella tradizione russa diventano Pavel, o al diminutivo, Pasha. Un corrispettivo femminile di questo nome di origine latina potrebbe essere considerato il russo Polína, adattamento del nome francese Pauline.


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