Dieci film sovietici di spionaggio da guardare GRATIS online

Inseguimenti, complotti, spie: è impossibile staccarsi da questi film, una volta iniziata la visione. Vi raccontiamo (senza grossi spoiler) i più interessanti drammi di intelligence del cinema dell’Urss

“Diciassette istanti di primavera”, 1973

La più famosa miniserie di spionaggio è basata sul libro di Julian Semjonov sull’Operazione Sunrise durante la Seconda Guerra Mondiale. La spia sovietica Maksim Isaev, che con il nome di Max Otto von Stirlitz si è infiltrato nel servizio di sicurezza del Reichsführer SS, deve sabotare i negoziati tra il Reich tedesco e gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per una resa separata delle forze tedesche schierate nel nord Italia (Gruppo d’armate C) e delle forze fasciste collaborazioniste della Repubblica Sociale Italiana. Nel corso dei dodici episodi (titolo russo: “17 мгновений весны”), gli spettatori assistono con suspense a come il protagonista elude abilmente i sospetti della Gestapo e continua il suo lavoro. Da questa serie sono nati modi di dire entrati nella lingua russa. E alla frase “E a lei, Stirlitz, chiedo di restare” ogni spettatore sente inevitabilmente un brivido lungo la schiena.

Vystrel v tumane”, 1964

Uno scienziato sovietico di talento fa una scoperta che attira immediatamente l’interesse dei servizi segreti stranieri. Non riescono a farlo tradire e passare dalla loro parte, e lui scompare improvvisamente. Ma il trucco del cambio di cognome viene presto scoperto e ora la sua vita è in pericolo: si annuncia una vera e propria caccia all’uomo e alla sua creazione. Come scherza uno dei personaggi, “vale la pena fare una scoperta, perché diventa immediatamente necessaria per tutti: l’agricoltura, il Ministero della Difesa, l’Unione degli Scrittori”. Questo dramma sui segreti che gli scienziati sovietici sono pronti a custodire a ogni costo, ancora oggi è amato per i colpi di scena e la dinamicità delle riprese. Il titolo (“Выстрел в тумане”) si può tradurre “Uno sparo nella nebbia”.

“Nido di spie”, 1980

Questo film d’azione di spionaggio (titolo originale russo: “Тегеран-43”; “Teheran-43”), è interpretato da Alain Delon, Curd Jürgens, Claude Jade oltre che da attori sovietici. Durante la Conferenza di Teheran del 1943, si prepara un attentato ai capi di Usa, Gran Bretagna e Urss. L’ufficiale dei servizi segreti sovietici Andrej Borodin, con l’aiuto della traduttrice Marie Luni, impedisce il sabotaggio. Trent’anni dopo, uno dei partecipanti alla cospirazione decide di vendere all’asta i suoi ricordi e le sue riprese dell’epoca. E tutto ricomincia: inseguimenti, omicidi e “Vechnaja ljubov” (“Amore eterno”), la canzone che il cantante francese Charles Aznavour ha dedicato all’interprete del ruolo femminile da protagonista, Natalija Belokhvostikova.

Shchit i mech”, 1968

Il protagonista di questo film (“Щит и меч” si può tradurre “Lo scudo e la spada”) in quattro parti su un esploratore che lavora nel cuore del servizio di sicurezza del Reichsführer delle SS ha dei prototipi reali. Si tratta di Rudolf Abel e Aleksandr Svjatogorov, famose spie sovietiche che hanno lavorato illegalmente in Occidente per molti anni.

Nella storia, Johan Weiss riesce a trasferirsi da Riga in Germania prima della guerra e inizia a fare carriera, prima nell’Abwehr e poi nelle SS. Aspetto irrilevante, conversatore piacevole, nient’altro che un servitore eccezionale, come molti. Se non fosse per una cosa: sotto il nome di Weiss si cela Aleksandr Belov: un agente segreto che trasmette informazioni sui piani del nemico.

Per la prima volta nel film risuonò la canzone “S chego nachinaetsa Rodina” (ossia: “Da dove inizia la Patria”), che divenne un enorme successo in Urss. 

Odin iz nas”, 1970

Aprile 1941, spensierata primavera moscovita: la gente balla e passeggia nei parchi, i pionieri marciano per le strade, gli operai vanno al lavoro. Nel frattempo, i sabotatori tedeschi stanno per far saltare in aria la fabbrica in cui si stanno per iniziare a produrre i lanciarazzi Katjusha. Si conosce anche la data in cui ciò avverrà: il 21 giugno 1941. Per sconvolgere i loro piani, l’Nkvd invia loro un comandante di riserva, Sergei Birjukov, che non è diverso da molti altri operai sovietici, “uno di noi”, come il titolo del film (“Один из нас”).  

A prima vista, il film sembra una raccolta di cliché di spionaggio. Ma, in realtà è un bel dramma sul grande gioco dell’intelligence mondiale, al centro del quale si ritrovano persone comuni.

Mjortvyj sezon”, 1968

Мёртвый сезон” (ossia “La stagione morta”) è un suggestivo film in bianco e nero su un agente dei servizi segreti sovietici sotto copertura che cerca di smascherare un criminale di guerra e di impedire che il suo sviluppo di armi di distruzione di massa passi nelle mani degli occidentali. La trama si basa su eventi reali della vita della spia russa Konon Molodoj. Negli anni Cinquanta e Sessanta viveva in Inghilterra con il nome di Gordon Lonsdale, era un rispettabile uomo d’affari e durante la guerra spiava gli scienziati tedeschi che lavoravano per Hitler. La cosa più interessante è che la spia ha fatto anche da consulente per “Mjortvyj sezon”. Forse, tra i tanti film di spionaggio, questo è uno dei più autentici e toccanti.

Oshibka rezidenta”, 1968

La storia stessa delle riprese di questa saga di spionaggio (“Ошибка резидента”; ossia “L’errore della spia in territorio straniero”) sul confronto tra i servizi segreti occidentali e sovietici è come un giallo con un intreccio estremamente contorto. Tra i membri della troupe del film, narra la leggenda, fu trovata persino una vera spia! Le riprese sono state effettuate anche in strutture segrete, come le centrali nucleari. E per incorniciare il tutto in modo autentico, sono stati forniti gli “oggetti di scena” giusti: tra cui una vera e propria macchina della verità.

La storia di una spia dei servizi segreti occidentali, che prima va a caccia dei segreti dell’industria nucleare dell’Urss e poi diventa un agente doppiogiochista, è stata trasformata in quattro film. In “Oshibka rezidenta” sono riuniti tutti gli elementi necessari: una spia affascinante, una trama drammatica, inseguimenti, misteri e complotti.

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Rokirovka v dlinnuju storonu”, 1969

Un cast inaspettato attira immediatamente l’attenzione di qualsiasi russo: il ruolo di un giovane biologo che viene ricattato per lavorare per un’agenzia di intelligence straniera è interpretato da Aleksander Demjanenko, la star delle commedie di Leonid Gajdai. Qui interpreta un coscienzioso cittadino sovietico che denuncia immediatamente di essere stato costretto allo spionaggio, e gli intrusi vengono catturati dal Kgb. Ma il film si è rivelato piuttosto una caricatura del lavoro dei servizi segreti, con tutti i crismi del genere. Il protagonista viene drogato, c’è un viaggio su un sottomarino in Unione Sovietica e un agente demoniaco dei servizi segreti occidentali: tutto troppo eccessivo per sembrare credibile. Il titolo “Рокировка в длинную сторону”, si traduce “Arrocco lungo” e viene dal gergo degli scacchi (è l’arrocco che si effettua sull’ala di donna).

TASS upolnomochen zajvit…”, 1984

Film in più parti tratto da un romanzo di Julian Semjonov basato su eventi reali. La trama di “ТАСС уполномочен заявить…” (ossia “La Tass è autorizzata a dichiarare…”) ruota attorno alla ricerca di una spia della Cia che ha avuto accesso a dati sulla presenza sovietica nel Paese africano immaginario della Nagonia. Gli ufficiali del Kgb vogliono smascherare la rete di agenti e, parallelamente, devono impedire un colpo di stato in un altro continente.

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Smert na vzljote”, 1982

L’etnografa Nora incontra uno scienziato di un istituto segreto in cui si sviluppano nuovi tipi di acciaio per armi. Dopo avergli rotto l’orologio, gliene dà uno nuovo in cambio, che però contiene un piccolo dispositivo di trasmissione. Troppo tardi il protagonista si rende conto di essere diventato l’oggetto dell’interesse dei servizi segreti stranieri e di aver involontariamente fornito informazioni riservate: di conseguenza muore. Il film (“Смерть на взлёте” si può tradurre come “Morte al decollo”) è girato secondo tutte le leggi del genere di spionaggio. La morte dello scienziato non sarà vana e i criminali saranno catturati.

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