1 / To the Lake/Эпидемия (2019)
È la web serie russa più nota all’estero. Uscita su Netflix nel 2020, “To the Lake” alla fine di quell’anno si è piazzata tra le otto serie straniere (non di lingua inglese) più viste dagli utenti della piattaforma. Il successo della serie è stato favorito anche dalle circostanze (la pandemia di coronavirus), ma il vero segreto sta in altro: ottima sceneggiatura, stupende inquadrature, attori bravissimi. Non a caso un grande dell’horror come Stephen King ha scritto su Twitter: “pretty darn good… spaghetti western, only with snow” (“fatto davvero bene… spaghetti western, ma con la neve”).
La storia verte attorno a un virus letale, che provoca una gravissima crisi politica e sociale. I personaggi decidono di fuggire per trovare un luogo sicuro. La serie è stata tratta dal libro “Vongozero” di Jana Vagner. È un po’ strano che questo libro del 2011, menzionato dal “New York Times” fra le principali novità, sia uscito negli Usa soltanto nell’estate 2023 e in italiano non sia ancora stato tradotto!
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2 / Better than Us (Meglio di noi)/Лучше чем люди (2018)
Questa è stata prima serie russa inclusa da Netflix nei suoi “Originals”. Ed è anche il più lungo progetto russo su Netflix: 16 puntate, ciascuna della durata di un’ora.
Concettualmente, “Better than Us” assomiglia in parte a “Io, robot” (2004), tratto dall’antologia di Isaac Asimov, e in parte allo svedese “Real Humans” (2012). La serie è ambientata in un prossimo futuro, nella società in cui gli androidi sono diventati parte della vita quotidiana e sostituiscono gli umani in alcuni lavori. Arisa, il prototipo dei robot di una nuova generazione, finisce nella famiglia di un anatomopatologo. Lei è in grado di provare dei sentimenti: può amare e odiare, può difendersi e, contrariamente alle leggi della robotica di Isaac Asimov, può anche uccidere, cioè, si comporta come un umano…
3 / Chernobyl 1986/Чернобыль (2021)
Danila Kozlovskij, la star del cinema russo, nel mondo è noto per i suoi ruoli nelle serie “Vikings” (Oleg il Profeta), “McMafia”, “Treason” e “Vampire Academy”. Non tutti però sanno che è anche regista.
Il lungometraggio “Chernobyl” è il suo secondo film dietro la macchina da presa. Al film di Kozlovskij ha fatto uno “sgambetto” l’omonima miniserie anglo-americana (“Chernobyl”, 2019), perché è uscita, quando il film russo era ancora in produzione, per cui il lungometraggio oggi sembra una “risposta russa”. In realtà, entrambe le opere sono belle; ci sono parecchie analogie, ma anche delle differenze. Il film russo è la storia del vigile del fuoco di nome Aleksej (interpretato da Kozlovskij stesso), personaggio piuttosto negativo che suo malgrado diventa un eroe.
4 / Major Grom - Il medico della peste/Майор Гром: Чумной доктор (2021)
In Russia i fumetti non sono così popolari come negli Usa o in Europa, ma negli ultimi anni l’industria dei comics sta lavorano a pieno ritmo e già comincia a conquistare il cinema. “Major Grom” è la prima riduzione cinematografica di un fumetto dal budget elevato, che negli intenti dei suoi creatori dovrebbe col tempo costituire un intero universo, come quello di Marvel.
Questo film d’azione è ambientato in una realtà fantascientifica alternativa, dove l’incorruttibile e brutale poliziotto, il maggiore Grom, affronta il genio del male che si fa chiamare Dottore della Peste. Lo schema non è nuovo, ma gli autori puntano sulle bellezze di San Pietroburgo e sugli elementi umoristici.
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Altre due opere consigliate, sono state in passato sul Netflix italiano, anche se al momento non sono più presenti (ma potrebbero tornare!).
5 / Sparta/Cпарта (2016)
Un emozionante thriller su come il mondo virtuale può influenzare il mondo reale. Durante una lezione, una insegnante di scuola si butta già dalla finestra della classe. Un magistrato comincia a indagare, scoprendo che i ragazzi della classe, di cui la vittima era la maestra, giocano a un videogame molto crudele.
La serie, che in parte fa eco a “Ready Player One” di Steven Spielberg e in parte a “Kiss Me First” di Netflix, è stata girata dal regista Egor Baranov, già conosciuto per “Gogol”, biografia in chiave fantasy del classico della letteratura Nikolaj Gogol. Uno dei principali personaggi è interpretato da Aleksandr Petrov, conosciuto dal pubblico occidentale per la sua partecipazione ad “Anna” di Luc Besson. L’attore è stato scritturato anche da Roman Polanski per il suo “The Palace”, in uscita a fine settembre.
6 / Pattini d’argento (The silver skates)/Серебряные коньки/Silver Skates (2020)
Film incredibilmente bello, una vera storia natalizia, molto romantica, che ci porta a San Pietroburgo della fine del XIX secolo. D’inverno, la città, con i suoi innumerevoli fiumi e canali, si trasforma in un labirinto di piste di pattinaggio. Chi è bravo a pattinare, non ha rivali. L’inverno è la stagione “d’oro” per la banda dei borseggiatori, guidata dal marxista Alex, alla quale, a seguito delle circostanze, si aggrega Matvej, figlio di un lampionaio, ragazzo onesto, ma povero. Come sempre accade nelle fiabe, il povero si innamora dell’aristocratica Alisa…
Il film è un adattamento del libro della scrittrice americana Mary Mapes Dodge. La sceneggiatura è stata scritta da Roman Kantor, che ha contribuito anche alla sceneggiatura di “To the Lake”. In questo momento, Kantor e Mikhail Lokshin (regista di “Pattini d’argento”) stanno preparando una nuova versione del “Maestro e Margherita” di Bulgakov! In Italia al momento è presente su Amazon Prime Video e temporaneamente su Rai Play.
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