Cinque buoni motivi per vedere “The Silver Skates” su Netflix

Michael Lockshin/Central Partnership, 2020
Questo melodramma ambientato in una splendida San Pietroburgo invernale di fine Ottocento mette insieme romanticismo e denuncia sociale, immagini da action movie sui pattini e scene da fiaba disneyana

1 / L’atmosfera natalizia di San Pietroburgo

Il protagonista di “The Silver Skates”/“Serébrjanye konkì” (“Серебряные коньки”; ossia: “I pattini d’argento”), Matvej, una specie di corriere di delivery del 1899, deve consegnare con urgenza una torta alla casa di una famiglia aristocratica. Invece di un monopattino elettrico, come i suoi colleghi di oggi, il giovane ha dei pattini d’argento ereditati da suo padre, un lampionaio. Matvej esce da una pretenziosa pasticceria con colonne dorate, si fa abilmente trascinare da una carrozza, salta con sicurezza da essa sulla Neva e si precipita dai clienti.

Da questo momento, lo spettatore è immerso nella bellezza dell’inverno di San Pietroburgo, che permea tutto il film. C’è un mercatino di Natale sul ghiaccio del fiume Neva, e i ponti di San Pietroburgo sono addobbati di ghirlande; ad ogni passo ci sono maestosi edifici storici, chiese e cattedrali, i cui tetti sono coperti da una coltre di neve. In questa fiaba “alla Disney” in salsa russa ogni fotogramma con l’architettura e gli interni dei veri palazzi di Gatchina, di Marmo e Sheremetev andrebbe messo in pausa per godersi più a lungo la loro bellezza.

2 / Le scene d’azione di pattinaggio sul ghiaccio

A causa della sfortuna, Matvej perde il lavoro, ma ha urgente bisogno di soldi, non per se stesso, ma per suo padre, che si è ammalato di tubercolosi e ha bisogno di un intervento chirurgico all’estero. In cerca di denaro, il protagonista contatta una società segreta di marxisti, i cui membri sostengono un cambio di governo e, allo stesso tempo, scippano soldi ai cittadini benestanti proprio alla fiera del ghiaccio.

In generale, nel film, tutte le cose più interessanti si svolgono sul ghiaccio, compresi gli allenamenti, gli inseguimenti, i combattimenti e le danze. Ciascuno degli attori ha completato un corso di pattinaggio sul ghiaccio di tre mesi e l’attore Fjodor Fedotov (1995-), che interpreta Matvej, non ha avuto certo problemi sul ghiaccio, grazie al suo passato sulle piste di hockey.

Tutte le scene sul ghiaccio sono girate in modo dinamico, con slow-motion nei posti giusti: inseguimenti e combattimenti ricordano lo “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie e le danze sono degne delle migliori fiabe Disney.

3 / I fantastici costumi

L’attività illegale nel gruppo di marxisti porta Matvej a incontrare la giovane aristocratica Alisa, di cui si innamora perdutamente. E se i marxisti possono permettersi solo semplici cappotti grigi e maglioni di lana, Alice e il suo entourage sfoggiano abiti elaboratissimi, con pizzi, fiori e piume, pellicce bianche, molti cappelli (a volte stravaganti), kokoshnik russi tradizionali e uniformi militari blu con gli stemmi imperiali ricamati in oro

Molti costumi sono stati realizzati a mano in un unico esemplare. Galina Solodovnikova, scenarista e costumista del film, si è ispirata sia alle opere degli stilisti che fornivano abiti alla corte imperiale di Nicola II, sia dalle collezioni di case di moda di fama mondiale come Dior, Alexander McQueen e Yves Saint Laurent, scrive “Vogue Russia”.

“Il compito era quello stilizzare, in modo tale da creare immagini che, pur con una certa fedeltà all’epoca dei fatti, fossero percepite come di lusso e raffinate oggi”, ha spiegato la Solodovnikova alla rivista.

Durante la progettazione dei costumi, i realizzatori chiaramente non hanno badato a un’elevata accuratezza storica. Di conseguenza, le vesti ricordano più dei costumi in maschera di un carnevale in stile russo che veri abiti dell’epoca, ma nel contesto dell’atmosfera generale sembrano appropriati.

4 / L’opportunità di apprendere fatti storici reali e dettagli sulla vita quotidiana della Russia imperiale

Nonostante il fatto che “The Silver Skates” sia principalmente un film leggero e divertente con una grande fetta di eventi favolosi e fantastici, i realizzatori hanno trasmesso alcuni eventi e dettagli della vita della Russia pre-rivoluzionaria in modo molto accurato.

Ad esempio, il pattinaggio sul ghiaccio era davvero uno degli intrattenimenti più popolari di quel tempo: la “gioventù dorata” e gli aristocratici pattinavano su una pista di pattinaggio nel Giardino di Tauride, mentre i pietroburghesi comuni amavano la pista del Giardino Jusupov, ha raccontato un’intervista al sito web del cinema online “Okko” la professoressa e storica Tatjana Volodina. Era sul ghiaccio del Giardino Jusupov che si tenevano balli, mascherate e feste. Inoltre, negli anni Sessanta e Settanta del XIX secolo, in questo luogo fu attiva una scuola di pattinaggio di figura, dove si formò anche il primo campione olimpico russo di pattinaggio artistico, Nikolaj Panin-Kolomenkin.

Il padre del protagonista del film riempie e spegne le lanterne a cherosene in città: era davvero un lavoro duro: una sola persona doveva prendersi cura di 50 lanterne in giro per la città ogni giorno. E l’illuminazione elettrica era ancora qualcosa di esotico, e la gente comune ci avrebbe messo molto tempo a farci l’abitudine: nel film, la serva della protagonista Alisa è più a suo agio con le candele.

Esistevano anche i corsi femminili di istruzione accademica, ai quali Alisa sognava di iscriversi, che a San Pietroburgo si chiamavano Corsi Bestuzhev, ed era effettivamente impossibile entrarvi senza il permesso del marito o del tutore. E risponde alla verità storica che il famoso scienziato russo Dmitrij Mendeleev, che appare in diverse scene del film, tenne una conferenza lì.

C’erano anche balli in stile russo a San Pietroburgo, il più brillante dei quali ebbe luogo nel 1903 nel Palazzo d’Inverno e fu programmato per coincidere con il 290° anniversario della Casa dei Romanov. Le donne indossavano i costumi delle mogli dei boiardi del XVII secolo, i prendisole e i kokoshnik delle contadine, e gli uomini erano travestiti da arcieri e falconieri. Si ballavano danze popolari russe, che gli ospiti avevano studiato in anticipo.

LEGGI ANCHE: Cos’è lo “stile russo” e com’è apparso? 

5 / È una storia romantica con una contestualizzazione socio-politica

Intorno alla metà del film, lo spettatore si rende conto che questa non è solo una favola di Capodanno.

Matvej è un corriere povero e senza potere che viene imbrogliato al lavoro, e il suo unico modo per fare soldi è eseguire gli ordini di un gruppo di rivoluzionari che fa furti per sovvenzionarsi.

Il personaggio di Alisa nel film è responsabile della linea narrativa del femminismo e dell’uguaglianza. L’intera società le dice che una donna non ha bisogno di educazione e l’unica felicità “femminile” è il matrimonio. E ogni altra donna nel film crede nella magia e nei sensitivi, dimostrando una profonda ignoranza.

Nella Russia pre-rivoluzionaria, mostrata in “The Silver Skates”, la società è estremamente classista: per i ricchi di San Pietroburgo possono chiudere il passaggio nelle strade, mentre a togliere le pericolose stalattiti di ghiaccio dalle case iniziano solo quando una cade sul sindaco. I funzionari sono corrotti, si bruciano i libri indesiderati al potere e la devastazione del paese è presentata come una cosa positiva: “Le buche sulle strade sono il nostro vantaggio strategico sui partner occidentali”. Uno spettatore attento alle notizie russe moderne vedrà facilmente una satira in relazione alla Russia di oggi.

E i paralleli non finiscono qui. La distanza tra ricchi e poveri nel Paese sta diventando sempre più evidente nel Paese. E uno dei personaggi principali, il principe Trubetskoj, con il quale vogliono far sposare Alisa, è un crudele ufficiale dei servizi segreti la cui unica vera passione sono il potere e il denaro. In un momento afferma che la gente dovrebbe avere paur di un “poliziotto con una sciabola”, e in un altro dichiara con sicurezza: “Sarà difficile per te crederci, ma io sono un liberale” (che nella Russia moderna è sinonimo di “oppositore”).

“The Silver Skates” richiama certi film epici come “Titanic”, ma qui la divisione di classe e i problemi socio-politici vengono mostrati con un sapore russo pre-rivoluzionario unico. Il film piacerà sia ai fan delle commedie romantiche che ai fan delle storie sulla vittoria della libertà sulla crudeltà e sull’ingiustizia.


Cinque film russi degli ultimi anni che non dovete perdervi su Netflix 

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie