1 / Mosca
Cosa non è stato girato nella capitale russa! Persino gli scalcagnati protagonisti di “Scuola di polizia” sono arrivati fin qui per il settimo (e ultimo) film della saga: “Scuola di polizia 7 - Missione a Mosca” (“Police Academy 7: Mission to Moscow”, del 1994). Arnold Schwarzenegger ha recitato in uniforme militare sovietica in posa sullo sfondo della Cattedrale di San Basilio in “Danko” (“Red Heat”, 1988). In “Cast Away” (2000), il personaggio interpretato da Tom Hanks lavorava presso l’ufficio FedEx vicino alla Piazza Rossa, e in seguito l’attore ha ricordato che era stata un’esperienza straordinaria: il gennaio di quell’anno era così caldo che fu necessario portare la neve!
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Un inseguimento lungo Komsomolskij Prospekt, Rozhdestvenskij Boulevard, Piazza Trubnaja e, infine, tra i palazzoni blu e bianchi di Krylatskij appare invece in “The Bourne Supremacy” (2004). Gli alieni attaccano la capitale russa in “L’ora nera” (“The Darkest Hour”, 2011), film d’azione fantascientifico che è stato girato proprio nel centro della città, tanto che alcune scene hanno richiesto diversi giorni.
Il parco VdnKh e l’Ospedale Pirogovskaja, l’Hotel “Ucraina” e l’Hotel “National”, la Cittadella degli artisti e il parco Kolomenskoe sono solo una parte delle location del thriller di spionaggio “La casa Russia” (“The Russia House”, 1990) con Sean Connery, Michelle Pfeiffer e Klaus Maria Brandauer. La pellicola dell’australiano Fred Schepisi fu il primo film straniero interamente girato in Urss. Poiché uno dei personaggi è un editore e grande appassionato di libri, la scena sulla tomba di Boris Pasternak nel villaggio suburbano di Peredelkino è diventata particolarmente cult.
2 / San Pietroburgo
I palazzi di San Pietroburgo e dei suoi dintorni sono la scelta ideale per girare film storici e, naturalmente, adattamenti cinematografici di classici russi. In “Onegin” (1999) di Martha Fiennes, il protagonista cammina lungo la Neva ghiacciata, abbandonandosi alle riflessioni sullo sfondo della guglia dell’Ammiragliato, e con Lenskij va a duello da qualche parte vicino al villaggio di Lisij Nos.
Il film di Giuliano Montaldo del 2008 “I demoni di San Pietroburgo”, mostra per la prima volta l’appartamento dello scrittore in via Malaja Meshchanskaja. Ci sono anche viste del palazzo di Tsarskoe Selo e della Piazza del Palazzo. Secondo la trama, lo scrittore sta lavorando al suo romanzo “Il giocatore” e allo stesso tempo incontra uno dei cospiratori che hanno recentemente ucciso un membro della famiglia reale e stanno progettando di commettere nuovi crimini.
3 / Jalta
Sebbene i crediti di “Mio in the Land of Faraway” includano il regista russo Vladimir Grammatikov, questo film del 1987 è una coproduzione Svezia, Norvegia e Unione Sovietica. Il cast della pellicola è davvero eccezionale. Jum-Jum è interpretato da Christian Bale e il cattivo da Christopher Lee.
Nella storia, il ragazzo Bosse viene portato nella Terra di Fuori, dove deve combattere il malvagio mago Kato, che rapisce i bambini e li trasforma in uccelli. Alcune scene sono state girate a Stoccolma, ma la natura da “fiaba” è stata trovata in Crimea. È facile riconoscere il castello neogotico del Nido di rondine e il Palazzo Vorontsov con il suo ampio parco: erano lo scenario perfetto per la fiaba di Astrid Lindgren.
4 / Kaliningrad
Nel 2003, il finlandese Mika Kaurismäki, fratello maggiore di Aki Kaurismäki, ha girato “Honey Baby”, trasformando l’antico mito greco di Orfeo ed Euridice in un road movie ambientato a Kaliningrad, in Russia. Il personaggio principale, il musicista non di successo Tom, sogna di fare un tour a Parigi, ma invece finisce a Kaliningrad. Lì conosce Natasha, che è scappata dal suo fidanzato, e gli innamorati se ne vanno in giro con un circo itinerante, mentre dei teppisti guidati dall’ex fidanzato di Natasha li inseguono. L’obiettivo del regista ha ripreso tutti i punti principali della città: il ristorante Atlantika, la Casa dei Soviet e l’allora incompiuto Secondo ponte a traliccio, che ha collegato le rive del fiume Pregolja solo molti anni dopo.
5 / Penisola di Kola e regione di Murmansk
Da più di sessant’anni circolano varie ipotesi sulla raccapricciante morte del gruppo di alpinisti guidato da Igor Djatlov, dalle teorie del complotto a quelle più razionali. Nel 2013 è uscito il film del finlandese Rennie Harlin “Il passo del diavolo” (“Devil’s Pass”), in cui i protagonisti ripetevano il percorso del gruppo per cercare di scoprire cosa era successo. Le riprese non si sono svolte sugli Urali, ma sui Khibiny, una catena montuosa della penisola di Kola. Il regista ha spiegato la scelta con il fatto che aveva bisogno di uno scenario innevato e allo stesso tempo di condizioni meteorologiche non troppo dure. Il ruolo delle cittadine di Ivdel e Vizhaj della regione di Sverdlovsk è stato “recitato” da Kirovsk, nella regione di Murmansk.
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Il regista, che è anche autore di “58 minuti per morire - Die Harder” (in inglese: “Die Hard 2”), ha raccolto le versioni più eccentriche di quegli eventi e le ha mixate, ottenendo uno strambo risultato pieno di misticismo, esperimenti segreti, e persino teletrasporto e viaggi nel tempo.
6 / Lago Bajkal
“Dans les forêts de Sibérie” di Safi Nebbu è una versione cinematografica del libro di Sylvain Tesson “Nelle foreste siberiane”. Per sei mesi Tesson ha vissuto sulle rive del lago Bajkal ghiacciato in una semplice capanna. Nelle vicinanze si trova la foresta di pini (cedri) siberiani della Riserva Bajkal-Lenskij. Tesson si rifugiò qui perché era stanco del caos della vita parigina e voleva liberarsi di “tutto ciò che è superfluo”.
“Volevo vivere semplicemente, lentamente, in modo che il più importante rimanesse”, dice Teddy, il personaggio principale dell’adattamento cinematografico. Per prima cosa, dopo essersi sistemato nella capanna, taglia la tenda della finestra in modo che nulla gli impedisca di vedere Bajkal in qualsiasi momento. La vita quotidiana è la più semplice: l’acqua viene ricavata da pezzi di ghiaccio sciolto, la luce la dà una semplice candela di stearina. Per intrattenersi, gioca a scacchi da solo, legge libri che ha portato con sé e suona la tromba proprio sul ghiaccio, con la musica che viene trasportata per molti chilometri.
Lo stesso Tesson ha detto del suo viaggio che gli ha permesso di reimpossessarsi del tempo. Il protagonista del film impara ad ascoltare se stesso e a vedere la bellezza racchiusa in ogni momento della vita.
7 / Vladivostok
Il film del 2013 di Kiyoshi Kurosawa “Seventh Code” dura solo un’ora. È un road movie o un thriller con tratti comici, con al centro giochi di spionaggio, che corrono per gli infiniti cortili di Vladivostok, e una storia su un business fallito (vendere caviale rosso e miele al Giappone non è una buona idea).
La città stessa funge da “confine del mondo”, da dove è così conveniente iniziare un viaggio, lasciandosi alle spalle vecchie case sovietiche, nebbia fitta, e un parco abbandonato con edifici fatiscenti e vecchie statue.
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