Serebrennikov on European Film Awards 2016
Vyacheslav Prokofyev / TASSIl regista Kirill Serebrennikov. Fonte: Vyacheslav Prokofyev / TASS
Uno dei più attesi spettacoli di balletto del 2017, quello sulla vita del ballerino sovietico Rudolf Nureev, è stato rinviato al prossimo anno tra le polemiche. Il Teatro Bolshoj non aveva badato a spese per la preparazione di Nureev, chiamando alla direzione il rinomato regista Kirill Serebrennikov e il noto coreografo Yurij Possokhov, affinché tutto fosse impeccabile.
Anche la partitura del balletto è stata composta appositamente da Ilija Demutskij. Tutti e tre avevano lavorato al balletto "Un eroe del nostro tempo", andato in scena al Bolshoj nel 2015, riscuotendo un enorme successo.
Vladimir Urin, direttore generale del Bolshoj, ha annunciato che la prima si terrà il 4 e 5 maggio del 2018 e non l’11 luglio di quest’anno. La cancellazione è avvenuta ad appena tre giorni dall’inizio della programmazione, e rappresenta il primo caso di annullamento di uno spettacolo del Bolshoj da decine di anni a questa parte.
Il direttore del Teatro Bolshoj Vladimir Urin, a destra, con il direttore del corpo di ballo Makhar Vaziev. Fonte: AP
Il 10 di luglio Urin ha convocato una conferenza stampa per ribadire di non aver subito alcuna pressione da parte del Cremlino. Ha però confermato di essere stato chiamato dal ministro della Cultura Vladimir Medinskij e incaricato di gestire la questione con i giornalisti.
Dopo la conferenza, l’agenzia Tass, citando una fonte vicina al ministro, ha però scritto che lo spettacolo è stato rinviato su ordine personale di Medinskij: "Il ministro della Cultura è rimasto offeso dal fatto che la performance sembra un’opera di propaganda dei valori della sessualità non tradizionale".
Un balletto provocatorio
Fin dall’inizio era chiaro che il balletto sarebbe stato provocatorio. Nureev era apertamente gay e con grande scandalo abbandonò l’Urss nel 1961. Era famoso per il suo genio, ma si garantì una certa fama anche per il comportamento eccentrico.
Rudolf Nureev a Broadway, New York, aprile 1978. Fonte: AP
Secondo il giornale Kommersant, il Teatro ha acquisito i diritti per utilizzare come scenario una foto di nudo di Nureev scattata da Richard Avedon. Era inoltre previsto che dei “travestiti” ballassero in una delle scene, mentre gli artisti del coro sarebbero stati tutti vestiti da donna. Se il balletto non fosse stato cancellato, sarebbe forse stato il segno di un generale cambio di atteggiamento nei confronti degli omosessuali in Russia, nonostante la legge contro la propaganda gay.
Cancellato all’improvviso
Dopo che Urin ha guardato le prove finali di Nureev, l’8 di luglio il Teatro ha deciso di rimpiazzare con il Don Chisciotte tutte e quattro le repliche previste, senza fornire spiegazioni.
Ma, tre giorni dopo aver rimosso il balletto dal cartellone, Urin ha spiegato, nel corso della conferenza stampa, che Nureev è stato spostato all’anno prossimo perché non era ancora pronto: "Dopo le prove del 7 di luglio ci siamo parlati, e anche Yura (il coreografo Jurij Possokhov, ndr) è stato d’accordo".
Urin ha anche affermato di capire quanto questa decisione possa danneggiare la reputazione del Bolshoj, ma ha sottolineato che non ci saranno danni sotto il profilo economico. Avrebbe anche invitato alla conferenza stampa il regista Serebrennikov e il coreografo Possokhov, ma questi non si sono presentati.
Alla fine della conferenza ha rimarcato che la scenografia non subirà modifiche e che le prove riprenderanno nell’aprile del 2018.
Rudolf Nureev nel balletto "Les Sylphides”, in omaggio a Sergej Dyagilev, dicembre 1972. Fonte: AFP
Anna Gordeeva, critica di balletto, ha però scritto sulla sua pagina Facebook che le affermazioni di Urin sono false: "Chiunque abbia preso parte alle prove generali dice che si poteva tranquillamente andare avanti e che la performance era di un livello migliore rispetto a tante altre prime".
Alcuni ballerini del Bolshoj hanno dichiarato a Rbth di non ritenere che la performance fosse ancora allo stato “grezzo”.
"Ci sono stati balletti meno pronti nel passato, ma in ogni caso sono stati messi in scena", ha affermato una persona che ha assistito alle prove. "Avrebbe potuto essere addirittura una delle migliori opere di Possokhov fino a questo momento". Molti ritengono che la prima sia stata spostata per motivi politici.
Il cartellone che annunciava lo spettacolo “Nureev” affisso vicino al Teatro Bolshoj di Mosca. Fonte: AFP
La reazione del regista e del coreografo
L’illustre regista Kirill Serebrennikov ha lavorato senza sosta al balletto da febbraio, nonostante le autorità in maggio abbiano perquisito sia la sua casa che il suo teatro, il Centro Gogol. Ha detto al giornale Vedomosti di non voler aggiungere niente oltre: "È stata una decisione del teatro".
Nel corso della festa per la chiusura della stagione al Centro Gogol, Serebrennikov ha detto che mentre le autorità e i governanti cambiano, l’arte è eterna e la performance avrà un futuro.
Il compositore delle musiche del balletto Ilija Demutskij ha scritto su Facebook: "Non commento la cancellazione/rinvio di Nureev. Presto ci sarà una dichiarazione ufficiale. Amo tutti quelli che hanno lavorato a questo quadro di impressionante bellezza: gli artisti del balletto ai quali dovremmo erigere un monumento e gli orchestrali che mi hanno fatto innamorare della musica che io stesso ho composto. Amore. Ecco cosa provo per le seicento o più persone che hanno preparato un balletto che non esisterà".
Con un comunicato ufficiale inviato all’agenzia Tass, il Ministero della Cultura ha affermato di non aver in alcun modo influenzato la decisione di Urin e di non aver fatto alcuna pressione sul Bolshoj, nonostante si dica d’accordo con questa decisione.
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