Perquisizioni al Centro Gogol, il teatro all'avanguardia di Serebrennikov

Россия. Москва. 23 мая 2017. У театра "Гоголь-центр", где проходят обыски в рамках дела о хищении бюджетных средств в 2014 году.

Россия. Москва. 23 мая 2017. У театра "Гоголь-центр", где проходят обыски в рамках дела о хищении бюджетных средств в 2014 году.

Dmitry Serebryakov/TASS
Uomini armati coperti dai passamontagna, ingresso bloccato e proteste. Ecco cosa sta accadendo in queste ore nel teatro "più libero e progressista" di tutta la Russia, diretto dal celebre regista Kirill Serebrennikov, premiato lo scorso anno a Cannes

Il Centro Gogol dove sono in corso le perquisizioni. Fonte: Dmitrij Serebryakov / TassIl Centro Gogol dove sono in corso le perquisizioni. Fonte: Dmitrij Serebryakov / Tass

Durante la mattinata del 23 maggio sui social si è diffusa la notizia di una perquisizione nel teatro di Mosca “Centro Gogol” e nell’appartamento del suo direttore artistico Kirill Serebrennikov, premiato l’anno scorso al Festival di Cannes. Gli inquirenti del Comitato investigativo non erano soli; secondo una versione erano accompagnati dagli agenti dell’FSB (Agenzia federale di sicurezza), secondo un’altra si trattava di agenti dell’OMON (Unità speciali della polizia). L’ingresso al teatro è stato bloccato da uomini coperti dai passamontagna, gli attori e gli impiegati sono rimasti bloccati dentro l’edificio e hanno dovuto spegnere i cellulari. Al momento della perquisizione il regista Serebrennikov si trovava nel suo appartamento e non ha potuto mettersi in contatto con i giornalisti. Si sa però che era insieme al suo avvocato.

Le perquisizioni

Il Comitato investigativo della Federazione russa ha rilasciato una spiegazione ufficiale secondo cui le perquisizioni sono state effettuate nell’ambito dell’inchiesta del 2014 legata al furto di finanziamenti statali concessi dal governo per la diffusione dell’arte.

Si tratterebbe di circa 200 milioni di rubli (3,5 milioni di dollari) trafugati da “persone ancora ignote”, ma facenti parte della dirigenza dell’associazione “7 studiya”, il gruppo teatrale fondato da Serebrennikov alla fine del corso per attori e registi che aveva tenuto nel 2012. In seguito la troupe si è trasferita al “Centro Gogol” diventando uno dei gruppi residenti del teatro. Fino a oggi Kirill Serebrennikov è stato coinvolto nelle indagini in qualità di testimone e non è ancora chiaro se nelle prossime ore il suo stato cambierà. Il regista è stato portato via per essere interrogato.

Le persone coinvolte

Nel comunicato del Comitato investigativo si precisa che stanno avvenendo simili perquisizioni “di una serie di persone in altri luoghi del Paese”. Fonti anonime tra le forze dell’ordine assicurano che nella giornata sono stati perquisiti almeno una quindicina di indirizzi, tra cui gli appartamenti degli altri impiegati del teatro, il centro di arte contemporanea Vinzavod (dove “7 studiya” aveva messo in scena i suoi primi spettacoli) e le abitazioni di alcuni ex funzionari del comune di Mosca che all’epoca erano responsabili dei finanziamenti.

Due anni fa al “Centro Gogol” su richiesta del comune di Mosca era stato effettuato un controllo fiscale secondo il quale il teatro risultava in debito di 60 milioni di rubli (1 milioni di dollari), mentre il comune aveva dichiarato che erano 80 milioni (1,4 milioni di dollari). Il direttore del Dipartimento culturale del comune Aleksandr Kibovskij aveva definito il “Centro Gogol” un teatro in perdita, rovesciando tutte le accuse su Serebrennikov che esigeva un numero esagerato di costose première (il direttore artistico non risponde delle finanze del teatro che sono a carico del direttore del centro, in quel momento Aleksej Malobrodskij, ndr).

Il regista Kirill Serebrennikov. Fonte: Alex Yocu/Centro GogolIl regista Kirill Serebrennikov. Fonte: Alex Yocu/Centro Gogol

Kiboskij ha poi comunicato all’agenzia Tass di non aver alcuna informazione su un’eventuale legame tra l’inchiesta e i funzionari del proprio ufficio e ha chiesto di attendere la fine dell’inchiesta prima di trarre qualsiasi conclusione.

Ma una perquisizione improvvisa, senza l’approvazione del tribunale, è legale? Sì, l’articolo 165 del Codice processuale lo permette, ma “in casi eccezionali”, cioè “quando l’inchiesta non può subire ritardi”. In tal caso l’inquirente può semplicemente avvisare il giudice e il procuratore. Una volta effettuate le perquisizioni o le altre azioni investigative previste il giudice verifica che siano state condotte nei termini di legge.

La fama del Centro Gogol

Nei blog specializzati il “Centro Gogol” è definito “il cuore del teatro libero e progressista”, un luogo che suscita sempre molti dubbi tra le autorità per le sue coraggiose messe in scena.

“Abbiamo dovuto difenderci dalle accuse più disparate, anche anonime. C’è chi ci ha tacciato di estremismo nello spettacolo ‘Otmorozki’ tratto dal romanzo di Zakhar Prilepin "Sank’ja". Ad altri non sono andati già i nudi presenti in una serie di spettacoli, qualcuno si è lamentato con gli inquirenti dicendo che stiamo tradendo la tradizione del teatro psicologico russo”, ha riferito a Gazeta.ru l’ex direttore del teatro Malobrodskij che ha parlato anche di richieste di controlli arrivate da alcuni deputati. “Andavo in procura come al lavoro”, a rimarcare il fatto che per ogni denuncia del Comitato investigativo o della procura era necessaria una verifica preliminare.

Nel 2016 Kiril Serebrennikov ha ricevuto il premio “Un certain regard” al Festival di Cannes per il film “The Student” (Uchenik) (inizialmente era la messa in scena della pièce di Marius von Mayenburg). Nel 2015 il suo film “The Betrayal” (Izmena) era stato candidato al Leone d’oro di Venezia.

La politica del teatro dietro alle perquisizioni?

Nell’indagine si parla di truffa aggravata e si cita Kirill Serebrennikov, non il suo teatro. L’ispezione è stata condotta sul luogo di lavoro del regista. Tuttavia chi lavora nel mondo dello spettacolo e della letteratura ha visto in queste perquisizioni l’intenzione di fare pressioni sul teatro e sul regista a causa della sua attività artistica. “In tutta onestà non ne ho le prove, quindi posso soltanto fare ipotesi, ma penso che Kirill, in quanto artista che critica apertamente molti aspetti della nostra vita, abbia attirato l’attenzione delle autorità e delle forze dell’ordine”, ha dichiarato alla stazione radiofonica Ekho Moskvy il regista Vladimir Mirzoev. “Ma è una mia supposizione”, ha aggiunto.

“Ma quali soldi? Che cosa c’entrano? Chi ha rubato a chi? Qui cercano soltanto di toglierci quello che abbiamo di più prezioso in questo Paese: la cultura”, ha commentato la scrittrice Lyudmila Ulitskaya.

L’amministrazione del “Centro Gogol” ha chiesto a tutti gli interessati di scendere in strada e protestare davanti al teatro.

Intanto al Cremlino negano che ci siano motivazioni politiche dietro all’accaduto e sottolineano che “il Cremlino non se ne sta occupando”. “Non c’è niente di politico, non c’è alcun motivo perché si debba informare il Cremlino”, ha detto Dmitrij Peskov, il portavoce del Presidente russo. Si tratta di un sospetto di truffa ai danni del bilancio federale, come aveva annunciato il Comitato investigativo. “Non c’è di mezzo nessuna politica o attività artistica”, ha concluso Peskov.

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