Nonostante la sua sede, la Compagnia di ballo Panfilov non è affatto un gruppo di provincia. Nella scena dominata dal balletto russo classico Panfilov è stato uno dei primi coreografi a voler creare degli spettacoli attingendo al linguaggio contemporaneo della danza. Ha liberato le ballerine dai tutù di tulle e dai pizzi rosa, ha bandito le scarpette da punta, costringendo i corpi a flettersi in movimenti prima impensabili seguendo i dettami della tecnica contemporanea. Per un danzatore russo di oggi Panfilov non è solo un pioniere, ma anche un mago in grado di elargire doni regali. Uno showman che ha traumatizzato i colleghi trasformando un'arte sublime in uno spettacolo sconvolgente ed elevando il pop a livelli di raffinato virtuosismo. Ossessionato dal lavoro, è stato tra i primi a convertire il pubblico russo alla danza contemporanea, transitando coi suoi artisti dai circuiti indipendenti amatoriali al primo teatro statale di danza contemporanea.

Il suo è il tipico destino di un pioniere della danza contemporanea. Fino all'età di vent'anni Panfilov è vissuto senza sapere cosa fosse il balletto. Arava l'orto nel suo villaggio natale nella regione di Arkhangelsk, faceva il bullo a scuola, ha servito nell'esercito ed è stato espulso dall'accademia militare. E successivamente è entrato all'Istituto universitario di Cultura di Perm dove ha scoperto la danza.

Sono ormai una ventina d'anni che Panfilov emoziona la Russia, l'Europa e gli Stati Uniti con le sue produzioni, quasi un centinaio. Tra queste, la performance minimalista ed essenziale di "Aspettami" e lo spettacolo ispirato al dramma di Bulgakov "La fuga", le sue rivisitazioni romantiche e sperimentali di "Cenerentola. Parte seconda e ultima", "La nave dei folli" e lo "Schiaccianoci".

Da molti anni il teatro sopravvive ormai senza il suo fondatore (Panfilov è stato ucciso nel 2002) e a guidarlo è il suo ex primo ballerino Sergej Rajnik che cerca di mantenere vive le creazioni più belle della compagnia e di arricchire il repertorio con l'apporto di giovani coreografi.

La compagnia russa più celebre di contemporary dance è stata costituita negli anni '90 e oggi è legata al nome della coreografa Tatjana Baganova, che faceva parte del corpo di ballo e che a distanza di qualche anno è diventata il suo direttore artistico. Benché il gruppo collabori felicemente anche con altri coreografi, il suo stile è stato forgiato sugli spettacoli creati dalla Baganova, con le sue coreografie e soluzioni registiche severe e allegoriche.

Questa abilità nel costruire gli spettacoli come fossero edifici architettonici le ha valso numerose vittorie ai festival e l'invito a collaborare con il Teatro Bolshoj: la Baganova resta fino ad oggi l'unico coreografo russo di danza contemporanea ad aver allestito uno spettacolo per conto del più prestigioso teatro russo. Si tratta dell'allestimento della "Sagra della primavera" creato per il centennale della prima messinscena del balletto di Stravinskij.

Le architetture d'acciaio delle sue coreografie celano un'anima lirica, molto apprezzata soprattutto all'estero, dove la compagnia di Chelyabinsk si esibisce più spesso che in Russia.

Oltre a essere una coreografa, Olga Pona è anche un'insegnante che ha formato generazioni di danzatori che per il loro virtuosismo non hanno eguali in Russia. Molti di loro hanno già lasciato Chelyabinsk per lavorare a Mosca, Pietroburgo ed Ekaterinburg.

Per alcuni, come Konstantin Kejkhel, Ekaterina Kislova, Larisa Aleksandrova e Marija Grejf, che già collaborano con prestigiose compagnie e coi loro spettacoli sono stati per due volte finalisti al premio "Zolotaja maska", lavorare con Olga Pona è stato determinante sul piano della ricerca artistica personale.

Il Balletto di Mosca, che oggi è una delle compagnie più interessanti sulla scena dell'avanguardia moscovita, si è formato negli anni della perestrojka. Allora erano in pochi a poter davvero spiegare cosa fosse la contemporary dance, ma in parecchi aspiravano a danzare "in uno stile diverso da quello del Bolshoj", inclusi alcuni artisti dello stesso Bolshoj.

Alcuni di loro hanno anche rinunciato al loro status per intraprendere un'eccitante avventura professionale. La Compagnia del balletto da Camera Mosca, come allora si chiamava il gruppo, fu uno tra i primi non solo a invitare degli insegnanti per dei brevi workshop, ma anche ad avviare delle collaborazioni con i coreografi europei. L'arrivo dell'olandese Paul Selwyn Norton, ex ballerino del Corpo di ballo di Francoforte di William Forsythe, e il suo allestimento di "Hacking", che combinava il dinamismo del movimento alla staticità dell'arte giapponese, ebbero un effetto dirompente: allora la collaborazione con i coreografi stranieri era una novità assoluta persino per il Bolshoj e il Marinskij.

Da allora il Balletto di Mosca ha subito una serie di metamorfosi, cambiando persino nome. Spettacoli creati dai francesi Régis Obadia e Rashid Ouramdane, dalla coreografa belga Karine Ponties e dal maestro russo Aleksandr Pepeljaev sono entrati a far parte del suo repertorio e ora la copresenza in cartellone di spettacoli così eterogenei non fa più scalpore e offre perdipiù al pubblico russo la possibilità di assistere alle creazioni di prestigiosi coreografi contemporanei.

La compagnia di Kostroma è l'unica tra quelle più importanti di contemporary dance a essersi formata dopo i fervidi anni della perestrojka. È stata istituita nel 2002 quando due giovani attori di teatro, Evgenij Kulagin e Ivan Estegneev, hanno deciso di rivoluzionare la propria vita.

Gli spettacoli di Kulagin ed Estegneev combinano la forza della regia con uno stile di esecuzione rude, brutale, calamitando l'attenzione del pubblico. Grazie a ciò la compagnia ha trovato a Mosca una nuova sede al "Centro Gogol" e si è esibita al Teatro delle Nazioni, diventando a Kostroma il fulcro di un nuovo habitat che le si è sviluppato intorno e che ha dato vita alla piattaforma artistica "Stantsia".