Anton Romanov
La regione di Magadan si trova ai margini dell'Eurasia ed è bagnata dal Mare di Okhotsk. È un territorio enorme e scarsamente popolato, frastagliato da catene montuose e bagnato da ampi fiumi. Qui ci sono molti luoghi remoti - dove l’uomo difficilmente riesce a mettere piede - e tante ricchezze della natura, come oro, argento, stagno e tungsteno. Per proteggere la flora e la fauna, nel 1982 è stata istituita la Riserva naturale di Magadan, oggi una delle 10 riserve più grandi della Russia (si estende su una superficie di 883.817 ettari).
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La riserva è composta da quattro aree remote non collegate tra loro: qui non ci sono né strade né villaggi. È possibile raggiungere queste zone in barca sui fiumi o attraverso il Mare di Okhotsk.
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Il simbolo della riserva di Magadan è l'aquila di mare di Steller, un uccello rapace che vive nell'Estremo oriente russo e in alcuni Paesi asiatici.
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Nella riserva di Magadan si contano più di 180 specie di uccelli rari.
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Attualmente, nella riserva sono state catalogate 40 specie di mammiferi: tra queste ci sono orsi bruni, lepri e topi muschiati.
Ekaterina Vasyagina (CC BY-SA 4.0)
Sull'isola di Matykil, una delle isole Yam nella baia di Shelikhov, si trova la colonia di leoni marini di Steller più settentrionale della Russia. È possibile ammirare questi animali solo in estate, visto che in inverno il mare di Okhotsk si congela. I leoni marini vengono osservati e sorvegliati con delle telecamere nascoste.
Ekaterina Vasyagina (CC BY-SA 4.0)
Le Isole Yam sono semplicemente sorprendenti: si tratta di un arcipelago di piccole isole-rocce, dove non c'è praticamente alcuna forma di vita vegetale. Queste rocce ospitano grandi colonie di uccelli, tra le più grandi della Russia (gli scienziati hanno contato qui almeno 6 milioni di uccelli).
Ekaterina Vasyagina (CC BY-SA 4.0)
La riserva di Magadan non solo differisce in termini di territorio (la tundra si alterna a paludi, foreste e rocce), ma anche di clima: le temperature variano molto, nonostante il territorio non sia poi così grande.
Kirill Uyutnov (CC BY-SA 4.0)
La Riserva Naturale di Magadan è un luogo molto accogliente per gli orsi, che si cibano dei tanti salmoni che vivono nel Mare di Okhotsk.
Ekaterina Vasyagina (CC BY-SA 4.0)
La penisola di Koni è probabilmente la parte più misteriosa e rocciosa della riserva. Gli archeologi hanno trovato dei resti che testimoniano la presenza dell’uomo in questa zona ben 1.500 anni fa. Lungo la costa sono state rinvenute le tracce di sei antichi villaggi, che fanno pensare che gli antenati dei Coriachi (un gruppo etnico asiatico) vivessero proprio qui.
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E questo luogo è abitato ancora oggi: ecco due dipendenti del faro di Capo Taran, costruito nel 1958. Nel tempo libero, esplorano le coste rocciose e coltivano ortaggi.
Strannik 18 (CC BY-SA 4.0)/Legion Media
Anche se è difficile visitare la Riserva Naturale di Magadan, non è un’impresa del tutto impossibile. Gli addetti hanno sviluppato diverse rotte marittime per i turisti che vogliono vedere con i propri occhi tutta la bellezza dell'aspro Mare di Okhotsk. Il centro turistico che organizza visite alla riserva si trova nella città di Magadan, la capitale della regione, a una distanza compresa tra 100 e 650 km dai territori della riserva.
Kirill Uyutnov (CC BY-SA 4.0)
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