Il Volga, il fiume dei fiumi

Turismo
ELEONORA GOLDMAN
È il corso d’acqua più lungo d’Europa e collega 15 regioni della Russia, garantendo loro approvvigionamento idrico, elettricità e rotte commerciali. Ecco perché è soprannominato “il fiume dei fiumi”

Il fiume più lungo d'Europa

Il Volga nasce nella regione di Tver (circa 400 km a nord di Mosca) e sfocia ad Astrakhan (nella Russia meridionale), attraversando 15 regioni del Paese: non a caso è il fiume più lungo d'Europa e uno dei più grandi del mondo. La sua lunghezza è di ben 3.530 km e il bacino, insieme a 200 affluenti, occupa un terzo del territorio europeo della Russia. Il punto più largo del suo corso misura 40 km (vicino a Samara).

Il Volga attraversa tre ecosistemi terrestri: la foresta boreale, la foresta-steppa e la steppa. Più della metà della portata del Volga è alimentata dallo scioglimento della neve, un altro terzo dalle acque sotterranee e solo il 10% dalle piogge.

Pensate che è il più grande fiume interno del mondo a non essere collegato all'oceano; sfocia infatti nel Mar Caspio, che si trova all'interno dell'Eurasia.

“Il fiume dei fiumi”

Il nome “Volga” deriva dalla parola slava “vologa” che significa “umidità”. A proposito, esistono parole simili in altre lingue slave: in Polonia, per esempio, esiste il fiume Wilga. 

Tuttavia, i popoli di lingua turca che storicamente vivono sulla costa del Volga (ciuvasci, baschiri, tatari) usano una parola completamente diversa: “Itil” e i suoi derivati: “Atal”, “Idel”, “Izel”, “Edil”. Significa “il fiume dei fiumi”, o più semplicemente “il fiume”. Fino al X secolo, c’era anche una città che portava il nome di “Itil”: era la capitale del Khanato di Khazaria, nella regione del basso Volga (molto probabilmente, questa città si trovava a sud dell’attuale Astrakhan).

La principale rotta commerciale

I russi spesso chiamano il Volga “la madre”, poiché è il fiume principale per tutta la parte europea del paese. Fin dai tempi antichi, la rotta commerciale Volga-Baltico collegava non solo i territori slavi, ma consentiva anche agli scandinavi e ai Khazari l’interscambio di merci. Naturalmente, ciò ha reso le rive del Volga un luogo molto attraente per vivere: lì sono nate rapidamente varie città.

Oggi nella regione del Volga si contano quattro città con più di un milione di abitanti (Samara, Nizhnij Novgorod, Kazan e Volgograd), oltre a grandi città con un passato “mercantile”: Saratov, Kineshma, Tver, Rybinsk e molte altre. I tragitti turistici sul Volga ovviamente comprendono la visita di queste città.

L’evoluzione del corso d’acqua 

Il Volga è uno dei fiumi più antichi del Pianeta. Ha cominciato a formarsi cinque milioni di anni fa e da allora molte cose sono cambiate. Nella metà del XX secolo, gli scienziati sovietici giunsero alla conclusione che il Volga ha cambiato il suo corso durante i periodi di alternanza delle ere glaciali: nella parte centrale correva circa 80 km più a est, mentre la sua parte superiore si snodava 10-15 km a nord. 

Inoltre, il Volga ha cambiato significativamente la sua lunghezza quando sono stati costruiti lungo il suo corso dieci grandi serbatoi e otto grandi centrali idroelettriche. Come risultato, si è accorciato di circa 160 km.

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Il primo serbatoio è apparso nel XIX secolo, ma la costruzione principale ha avuto luogo nella seconda metà del XX secolo. In senso stretto, è possibile vedere il Volga nella sua forma “naturale” solo sopra Tver, altrimenti appare come un sistema di serbatoi e centrali idroelettriche.

Una delle conseguenze dell'intervento umano è stata la quasi totale scomparsa dello storione nel sud. Tuttavia, i benefici delle centrali idroelettriche e la sicurezza per i residenti locali durante le inondazioni sono difficili da sopravvalutare.

Quale fiume si immette nell'altro?

Vicino alla città di Sviyazhsk, in Tatarstan, c'è una spettacolare confluenza di due fiumi, il Volga e il Kama, che sembra un mare. I fiumi si incontrano sul monte Lobach, uno dei punti più alti del Volga (136 metri). Qui Ilja Repin dipinse il suo famoso quadro “I trasportatori di barche del Volga” (o “Burlaki”, trasportatori di barche). E questo è senza dubbio uno dei luoghi più belli del Volga.

“Una distesa incredibile si apriva davanti a noi, un mare infinito e traboccante”, ha scritto la blogger Maria Mitrofanova nel 2020, condividendo le sue impressioni su questi luoghi. 

Il fiume Kama inizia a nord del territorio di Perm (negli Urali) ed è considerato il più grande affluente del Volga (1.805 km). Durante le lezioni di geografia, gli studenti russi imparano che il Kama sfocia nel Volga e poi il Volga si sposta ulteriormente verso il Mar Caspio. Ma, nella comunità scientifica, ci sono ancora numerose discussioni su quale fiume sia più importante: vengono avanzate varie argomentazioni, dall'età dei fiumi all'angolo di inclinazione del loro corso alla confluenza. Esistono infine alcune teorie a dir poco esotiche, secondo le quali il Volga sarebbe in realtà un affluente del piccolo fiume Urali Vishera, che sfocia nel Kama.

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