I paesaggi più belli e irraggiungibili della Russia raccontati da un fotografo di viaggio

@sergeydolya
Le foto di Sergej Dolja ci portano alla scoperta di un paese straordinario e di paesaggi che sembrano usciti da un altro pianeta

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I primi viaggi di Sergej Dolja erano viaggi di lavoro. Prima di diventare fotografo, era un uomo d’affari di successo e la sua attività lo ha portato in giro per diversi luoghi della Russia. Ma gli è piaciuto così tanto fare la valigia, salire su un aereo ed esplorare zone nuove che alla fine ha deciso di organizzarsi per lavorare da remoto. In seguito ha iniziato a viaggiare sempre di più, e si è avvicinato alla fotografia e alla produzione di video. Oggi Dolja è uno dei blogger di viaggio più conosciuti in Russia. 

Una delle sue avventure più lunghe e difficili lo ha portato da Astrakhan a Vladivostok in auto, nell’ambito della spedizione automobilistica “Rossija” (Russia), edizione 2014. 

Abbiamo chiesto a Dolja quali siano oggi i suoi luoghi preferiti in Russia. Non ha avuto dubbi: Manpupuner, le sabbie di Chara e l'isola di Wrangel.

Sono pochi i russi che conoscono Manpupuner, forse a causa della inaccessibilità di questo luogo. Si tratta di sette monoliti eretti sulla sommità del Man-Pupu-nyor, nei Monti Urali settentrionali. Questa formazione rocciosa, situata nella Repubblica di Komi, è raggiungibile in elicottero da Perm o Ukhta, o in otto giorni a piedi. 

Sergej sognava da tempo di visitare questo luogo, ma è riuscito ad arrivarci solo al terzo tentativo. I primi due lo hanno costretto ad abbandonare l’impresa a causa della nebbia e del maltempo. 

Nella lingua locale Mansi, la parola Manpupuner significa “la piccola montagna degli dèi”. In effetti, ogni pilastro è alto come un edificio di 14 piani.

Secondo Sergej, si tratta dell’attrazione naturale più straordinaria della Russia, paragonabile al Grand Canyon o alla Grande Barriera Corallina.

Vi avevamo già parlato di questo straordinario luogo qui.

Per inciso, queste non sono le uniche rocce così insolite presenti in Russia: in Chukotka, ad esempio, esistono dei monoliti altrettanto insoliti chiamati “kekury”. Questa parola, molto probabilmente originaria della lingua Nenets, si traduce approssimativamente come “elevazione”.

E cosa ne dite di questa meraviglia di Madre Natura, l'arco di Capo Velikan sull'isola di Sakhalin?

In questa foto, invece, Dolja ha immortalato i grandi massi affacciati sul fiume Kotuikan, sull’altopiano di Anabar, nella penisola di Taymyr, nel Territorio di Krasnojarsk.

Ecco, invece, l’Arco di Steller della Kamchatka.

Le rocce dei “Tre Fratelli” nella baia di Avacha, in Kamchatka, sono il simbolo di Petropavlovsk-Kamchatskij.

Altri due massi altrettanto straordinari si trovano nella parte opposta della Russia: nella penisola di Kola, nella regione di Murmansk.

Il secondo posto più incredibile della Russia, secondo Sergej Dolja, sono le sabbie di Chara: si tratta del deserto più settentrionale e più piccolo del mondo, situato nel Territorio della Transbajkalia. 

La zona è separata dalla civiltà da un fiume e da una palude insormontabile, ed è accessibile solo per un paio di settimane, in primavera o in autunno. Ai margini del deserto svetta una foresta di conifere, e dalla cima della duna di sabbia si apre una vista su rocce innevate. Un paesaggio incredibile!

La neve nel deserto non è un fenomeno comune, ma qui accade sul serio! Per Sergej, le dune di sabbia assomigliano alle pieghe di una coperta. Raggiungerle ovviamente non è facile.

Un altro dei viaggi più memorabili di Sergej in Russia è stato sull’isola di Wrangel, alla ricerca degli orsi polari: “Sono passati cinque anni da quando ho visto gli orsi, ma me li ricordo ancora”.

L’Artico offre un’attrazione davvero insolita: “cavalcare” un iceberg! 

Sergej ha incontrato gli orsi polari anche in Chukotka. 

In Kamchatka, invece, ha potuto ammirare gli orsi bruni. La penisola è generalmente considerata il paese degli orsi, ma non è sempre facile incontrarli. 

Sergej racconta quella volta in cui ha incontrato un orso: “Ovviamente ci ha visto prima che noi vedessimo lui, ed è scappato via. Più volte ha cercato di arrampicarsi sulla scogliera per allontanarsi, ma senza successo”. Dopo aver scattato qualche foto, Sergej e il gruppo si sono allontanati per non spaventare ulteriormente l’orso.

Anche sulle isole Shantar Sergej si è accidentalmente imbattuto in un orso. E in quell’occasione non aveva né armi né un fischietto a portata di mano per difendersi. Per fortuna l’animale si è girato ed è scappato via. 

Durante i suoi viaggi, Sergej ha osservato molti tipi di animali selvatici, come le balene della Chukotka.

Sull'isola di Wrangel è riuscito a fotografare una megattera, un grosso cetaceo.

Ha anche incontrato la cosiddetta pulcinella di mare, un meraviglioso uccello che popola i mari e le coste dell'Atlantico settentrionale.

Sulle Isole del Commodoro, nell'Oceano Pacifico, orde di gabbiani hanno accompagnato la nave sulla quale viaggiava Sergej.

Le Isole del Commodoro sono un habitat anche per le lontre marine.

E sulle coste della Chukotka Sergej si è imbattuto per caso nella più grande covata di trichechi che avesse mai visto.

“I trichechi vivono in grandi branchi. Mentre il branco dorme, ci sono sempre delle ‘sentinelle’ che fanno da guardia e controllano i dintorni. Quando un predatore si avvicina, per esempio un orso polare, una balena assassina o un essere umano, le sentinelle iniziano a fare rumore”, racconta Sergej. 

Sulle isole Curili, ha incontrato un altro branco, questa volta di curiose foche.

Ecco invece una bella volpe artica.

“Qual è il paese più bello? La Russia, naturalmente! E lo dico non come patriota, ma come qualcuno che ha visto la maggior parte del nostro pianeta - dice Sergej -. Viaggiare in Russia non è sempre facile, ma se riuscite a uscire dai sentieri battuti, sarete immensamente ricompensati da ciò che vedrete”.

Kamchatka

La taiga

La regione dell’Elbrus

Il vulcano Ushishir

L’Isola di Iturup nelle Curili

Il plateau di Putorana

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