L’edificio residenziale sulla Kotelnicheskaja naberezhnaja (lungofiume) è una delle “Sette sorelle” di Mosca, volute da Stalin. La costruzione del grattacielo ebbe inizio nel 1937. Per 16 anni dentro il cantiere ci fu un vero e proprio gulag segreto, a soli 900 metri dal Cremlino!
Oltre ai detenuti, nell’area, circondata da un recinto alto tre metri, vivevano anche prigionieri di guerra. Tutti erano sorvegliati dai “cekisti” (uomini della polizia segreta politica) che una volta pronto il grattacielo vi sarebbero andati a vivere. L’edificio sarebbe stato emblematicamente battezzato “casa per soli amici” (del regime, si intende).
Agli inquilini gli appartamenti si consegnavano già arredati. I mobili erano del design più moderno e costoso. L’unica cosa che gli inquilini non potevano fare era ristrutturare: gli “amici”, infatti, erano permanentemente spiati, e nel corso dei lavori c’era sempre il rischio di manomettere qualche cavo o microfono.
D’altra parte, fra gli “amici” figuravano anche molti fisici nucleari (quelli che crearono l’atomica dell’Urss), alti ufficiali e parecchi intellettuali. A questi ultimi, come ricordavano i testimoni, la casa veniva assegnata per la loro popolarità nel Paese: in tal modo si mirava ad esaltarne lo status.
Fra i suoi inquilini più illustri, l’edificio residenziale della Kotelnicheskaja naberezhnaja ha visto il poeta Evgenij Evtushenko, le attrici Faina Ranevskaja e Nonna Mordjukova, l’attore Aleksandr Shirvindt, gli scrittori Konstantin Paustovskij, Vasilij Aksjonov e tante altre celebrità.
Il grattacielo è molto amato dai cineasti che l’hanno filmato parecchie volte. Lo si vede nei film “Mosca non crede alle lacrime”, “Brat-2”, “Hardcore” e diversi altri.
Al piano terra del grattacielo si trova il cinema “Illjuzion”, il più noto cinema d’essai della capitale.
PER SAPERNE DI PIÙ: Le Sette Sorelle di Stalin: entriamo nel grattacielo più vicino al Cremlino
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