Com’era la Russia nel 1932 (FOTO)

Il regime di Stalin era in ascesa e lo Stato sovietico promosse il rapido sviluppo dell'industria, dell'agricoltura e della vita urbana. In questo periodo vennero scritte anche alcune delle pagine più oscure della storia russa

Negli anni ‘30 la Russia sovietica si era ormai lasciata alle spalle la guerra civile; anche i turbolenti anni ‘20 appartenevano ormai al passato e le nuove autorità sovietiche lavoravano per “creare” l’uomo “nuovo”. Un uomo forte, atletico e dedito al lavoro.

Tra gli obiettivi più importanti c’era lo sviluppo dello sport. Per questo in Piazza Rossa a Mosca venivano organizzate regolarmente imponenti parate. 

Le parate coinvolgevano migliaia di persone, che sfilavano sotto gli occhi attenti di Stalin e dei leader sovietici seduti nella tribuna sopra il mausoleo di Lenin. 

Il popolo sovietico veniva spinto a fare esercizio quotidianamente per mantenersi in salute e poter quindi studiare e lavorare. Un modo, insomma, per servire la società. 

La propaganda dell’epoca promuoveva infatti l’immagine di un uomo sano, che veniva mostrato attraverso innumerevoli manifesti e fotografie. 

Tutti i cittadini sovietici, poi, dovevano essere pronti a difendere la Madre Patria.

Qui sotto, una cucina da campo dell'esercito.

Il nuovo modello di “uomo sovietico” veniva coltivato fin dall’infanzia: per questo i bambini venivano spinti a unirsi all’organizzazione giovanile dei Pionieri.

Giovani pionieri durante alcune esercitazioni ginniche.

Kliment Voroshilov e Lazar Kaganovich, stretti collaboratori di Stalin, applaudono durante una conferenza dell'organizzazione giovanile Komsomol.

Stalin e Voroshilov incontrano i marinai sovietici.

In questo periodo si lavora attivamente alla ricostruzione della capitale sovietica. Nella foto, l’asfaltatura di una strada di Mosca.

Qualche anno più tardi molte chiese e monasteri iconici di Mosca sarebbero stati demoliti; l’iniziativa fu giustificata ufficialmente con la necessità di creare spazio per costruire strade più ampie. In realtà, si trattava di una dura campagna antireligiosa. Nella foto, il monastero di Strastnoj, che sarebbe stato demolito nel 1937.

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Piazza Teatralnaja davanti al Teatro Bolshoj di Mosca (nella foto, il teatro è fuori dall’inquadratura).

Nel 1932 si iniziò a costruire il progetto più ambizioso del Paese: la metropolitana di Mosca. 

Ben presto, via Mjasnitskaja (nella foto sotto) sarebbe stata rinominata via Kirova (oggi è stato ripristinato il nome storico della strada). 

Un tram in via Arbat (la linea del tram in questa via centrale di Mosca ha smesso di funzionare nel 1974).

Nel 1932 fu realizzato, ancor prima del previsto, il primo “piano quinquennale” sovietico. Tra gli obiettivi vi era il rapido sviluppo delle industrie. In questo articolo vi abbiamo raccontato come avvenne l’industrializzazione a tappe forzate dell’URSS. Nella foto, automobili nel cortile dello stabilimento automobilistico GAZ.

I sovietici cominciarono a costruire gigantesche centrali idroelettriche e megafabbriche. Nella foto, l'inaugurazione della stazione idroelettrica sul Dnepr.

Stalin lanciò il sistema di fattorie collettive (kholkhoz), che cambiò radicalmente il volto dell’agricoltura e della vita contadina. 

Questa politica causò però fame, povertà e molti morti. Per saperne di più, clicca qui.

A volte, i contadini cercavano di nascondere il grano e il pane per non doverli dare alle autorità. Ma queste loro azioni venivano brutalmente punite. Nella foto sotto, gli agenti della polizia segreta estraggono il grano nascosto da alcuni contadini. 

La polizia segreta OGPU nacque per difendere le nuove idee rivoluzionarie e l'ideologia comunista, ma si rivelò essere un covo di carnefici.

Cocomeri del Territorio di Krasnodar selezionati prima di essere trasportati in altre località del Paese.

Tra gli anni ‘30 e ‘50, milioni di persone in URSS finirono nel tritacarne delle rappresaglie politiche e furono deportate nei luoghi più remoti del Paese. Qui vi abbiamo spiegato perché Stalin deportò con la forza intere etnie all’interno dell’Urss. Nella foto, le baracche costruite per i deportati negli Urali. 

All'inizio degli anni '30, il canale Mar Bianco-Baltico fu costruito dai prigionieri del Gulag in tempo record. 

Il monastero di Kaljazin, risalente al XV secolo (nella foto, sullo sfondo) venne poi sommerso dal bacino idrico di Uglich, formatosi a seguito della costruzione della diga della stazione idroelettrica locale.

Nonostante le difficoltà e i drammi del periodo, questi furono anche anni pieni di sogni e speranze per una vita migliore: molte persone delle classi meno privilegiate sentirono di avere finalmente una nuova possibilità di realizzarsi. 

I bolscevichi riuscirono a fare una cosa fino a prima impossibile: eliminare l'analfabetismo a un ritmo molto rapido. Negli anni ‘30, 40 milioni di persone sapevano leggere e scrivere.

Le ex tenute zariste e nobiliari in Crimea furono trasformate in sanatori e resort, dove molti lavoratori andavano per le vacanze estive. 

Lavoratori prendono il sole nudi in Crimea.

Una famiglia in dacia nella regione di Leningrado.

Il parco Gorkij di Mosca.






 



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