Quelle righe che hanno fatto la storia

Le righe contraddistinguono le divise dei militari russi da oltre 140 anni (Foto: Itar Tass)

Le righe contraddistinguono le divise dei militari russi da oltre 140 anni (Foto: Itar Tass)

Esattamente 140 anni fa questa maglia, grazie a un editto dell'imperatore, divenne ufficialmente un elemento dell'uniforme dei militari della marina russa

In Occidente, questo capo d'abbigliamento viene chiamato breton shirt (camicia bretone). I russi invece lo chiamano “telnjàshka. I russi conobbero per la prima volta le maglie a righe nella seconda metà del XVII secolo, quando a Kholmogory e ad Arkhangelsk cominciarono ad approdare le navi mercantili olandesi. I lupi di mare dei Paesi Bassi, insieme agli inglesi, dettavano moda in tutto ciò che riguardava l'equipaggiamento dei marinai. Non a caso Pietro il Grande mutuò l'intera uniforme dei marinai olandesi per vestire la nascente flotta russa. Vero è che a quel tempo non venne adottata la breton shirt. Essa cominciò ad apparire sporadicamente in Russia negli anni '40 e '50 del XIX secolo: le maglie a righe venivano sfoggiate dai marinai della flotta commerciale, che le scambiavano con le proprie o le compravano nei porti europei. 

Secondo una leggenda, nel 1868 il Gran Principe e ammiraglio della marina Konstantin Nikolaevich Romanov ricevette a palazzo l'equipaggio della fregata General Admiral. Tutti i marinai della nave si presentarono all'udienza con le maglie a righe acquistate in Europa. I lupi di mare ne lodarono a tal segno la funzionalità e la comodità che di lì a qualche anno, nel 1874, il principe sottopose alla firma dell'imperatore un editto per cui la maglia a righe entrava ufficialmente a far parte dell'uniforme della marina.   

 
I sottomarini militari russi 

Solo in seguito, però, la telnjashka divenne un indumento "di culto". Dopo la fine della guerra russo-giapponese i marinai smobilitati riempirono le città russe. Essi ballavano danze come la "Jablochka", raccontavano come avevano combattuto per conquistare Port Arthur, e andavano in cerca di avventure. Il principale attributo esteriore di questi marinai era la maglia a righe, che proprio in quegli anni prese il nome di "anima marinaresca". Proprio allora l'"anima del mare" venne in contatto per la prima volta con l'anima popolare russa.

Perché i paracadutisti hanno la maglia a righe?

La maglia marinara è da sempre legata all'elemento acquatico, non al cielo. Come e perché i paracadutisti dal berretto azzurro hanno iniziato a indossare la maglia a righe? In forma non ufficiale la maglia bretone fece la sua comparsa nel guardaroba dei paracadutisti nel 1959. In quel periodo si cominciò a consegnarla in premio a chi si lanciava con il paracadute sull'acqua. Il principale fautore della maglia a righe nelle truppe dei paracadutisti fu l'allora comandante dei parà Vasilij Margelov. Grazie al suo entusiasmo, la maglia a righe entrò ufficialmente a far parte della dotazione dei paracadutisti. 

La "prima" ufficiale della maglia a righe azzurre coincise con gli avvenimenti di Praga nell'agosto del 1968: proprio i paracadutisti sovietici con le maglie a righe ebbero un ruolo decisivo nel soffocare la primavera di Praga. Si ipotizza che la passione per le righe orizzontali venisse al comandante dei nostri paracadutisti dal successo avuto presso l'élite militare sovietica dal film britannico "This Sporting Life".

 
L'addestramento delle forze armate

Questo tristissimo film drammatico parlava del duro mondo dei rugbisti inglesi. L'opera cinematografica, uscita nel 1963, per qualche misterioso motivo divenne di culto tra gli ufficiali dell'esercito. Molti comandanti delle truppe in quel periodo promossero la creazione di squadre di rugby sotto l'egida del ministero. Margelov decise addirittura di inserire il gioco del rugby nel programma di addestramento dei paracadutisti. Su di lui aveva prodotto una profonda impressione una delle scene più crude del film, in cui un giocatore della squadra avversaria feriva di proposito il protagonista. Quel giocatore avversario indossava una maglia a righe che ricordava quella dei marinai.   

Che cosa rappresentano le righe?

Le righe orizzontali creano l'illusione ottica di un numero di combattenti maggiore di quello effettivo. È interessante il fatto che i tedeschi chiamavano i marinai e i soldati della fanteria marina sovietici che presero parte alle battaglie sulla terraferma durante la Seconda guerra mondiale "i diavoli a righe". Questo epiteto non fu dovuto solo alle impressionanti capacità belliche dei nostri combattenti, ma anche agli archetipi diffusi nell'Europa Occidentale. In Europa gli indumenti a righe erano stati per molti secoli l'uniforme dei "dannati": erano costretti a indossarli i boia, gli eretici, i lebbrosi e altri emarginati dalla società, privati dei diritti civili. L'apparizione dei marinai sovietici con le maglie a righe sulla terraferma suscitava nella fanteria tedesca, che non se l'aspettava, un terrore ancestrale.

Oggi praticamente tutti i corpi delle forze armate in Russia indossano maglie a righe di uno specifico colore. Le maglie a righe nere sono indossate dai fanti di marina e dagli equipaggi dei sottomarini; quelle a righe verde chiaro contraddistinguono le guardie di frontiera; le maglie a righe rosse appartengono ai corpi speciali del ministero dell'Interno; quelle a righe blu fiordaliso sono indossate dai militari del reggimento presidenziale e dai corpi speciali dell'FSB; quelle a righe arancioni dagli agenti della Protezione Civile, e così via.

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