Così Raisa Gorbaciova ha cambiato l'immagine della First Lady sovietica (FOTO)

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È stata l'ultima First Lady dell'URSS. Sofisticata ed elegante, era ammirata dalla stampa estera, ma risultava antipatica in patria

Secondo le idee del Partito Comunista, una donna doveva essere e apparire innanzitutto un “tovarisch”, ovvero una “compagna”, un membro paritario della società, una lavoratrice, una madre... E solo alla fine, come una donna. La femminilità, l'interesse per i bei vestiti, le acconciature e il trucco, sono stati considerati per molto tempo dei capricci dei nemici capitalisti. Ecco perché le mogli dei segretari generali sovietici avevano un aspetto molto modesto. 

La moglie dell'ultimo leader sovietico, Mikhail Gorbaciov, era molto diversa. Elegante e sofisticata, è diventata una sorta di simbolo della perestrojka in termini di moda e stile, e ha ispirato molte donne attente alla moda in tutto il Paese. Ma per le masse in generale, Raisa Gorbaciova non era altro che una persona “irritante”. 

L'ultima First Lady 

Raisa Maksimovna Titarenko nacque nel 1932, in Siberia, nella famiglia di un ingegnere ferroviario. Dopo essersi diplomata con il massimo dei voti, entrò all'Università di Mosca. Fu lì che incontrò il suo futuro marito: Gorbaciov studiava alla facoltà di legge, lei in quella di filosofia. 

Dopo la laurea, ha sacrificato la carriera accademica e gli studi post-laurea nella capitale per seguire il marito nella regione di Stavropol. Lì ha insegnato filosofia presso le università locali e ha dato alla luce la loro unica figlia, Irina. In quegli anni è riuscita anche a conseguire un dottorato di ricerca in filosofia. 

La famiglia tornò a Mosca quasi 20 anni dopo e nel 1985 Mikhail Gorbaciov fu eletto Segretario Generale del Comitato Centrale del PCUS, il che significava che era effettivamente il capo dello Stato (in seguito divenne il primo e l'ultimo presidente dell'URSS). Il suo arrivo inaugurò un'epoca di cambiamenti, passata alla storia come perestrojka. 

Gorbaciov era diverso dai suoi predecessori: era allegro, parlava liberamente, anche con la gente per strada e, cosa forse più importante, era relativamente giovane. A lui si deve l'abbattimento della cortina di ferro e l'apertura dell'URSS al mondo.

A differenza del marito, Raisa Gorbaciova parlava correntemente l'inglese ed era in grado di comunicare con i politici stranieri senza bisogno di un interprete, sia che si trattasse di Margaret Thatcher, della Regina d'Inghilterra o del Presidente degli Stati Uniti. 

Raisa si preoccupava non solo del proprio stile, ma anche dell'aspetto del marito, tenendo d'occhio i suoi abiti e la sua forma fisica. La loro relazione andava spesso oltre il protocollo: quasi tutta l'URSS era a conoscenza del loro grande amore. Gorbaciov definì questo amore addirittura come una debolezza, ritenendo che la moglie governasse sia lui che il Paese. 

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Il mito di una vita lussuosa

Raisa Gorbaciova non suscitava molta simpatia alle donne sovietiche comuni: all'epoca tutti quei suoi look sgargianti erano considerati uno spreco. Inoltre circolavano voci sul fatto che acquistasse diamanti e vestiti costosi all'estero. 

"Si sentono un sacco di leggende e speculazioni sulla mia straordinaria passione per le ville, le dacie, gli abiti di lusso e i gioielli", ha dichiarato la stessa Gorbaciova in un'intervista. 

Tra l'altro, contrariamente a quanto si crede, non era Yves-Saint Laurent (verso il quale lei nutriva una grande ammirazione) a confezionare gli abiti per lei, ma la stilista sovietica Tamara Makeeva, scelta dalla stessa Gorbaciova. "Raisa Maksimovna amava molto le camicette di seta con i fiocchi o i colletti morbidi abbinati ad abiti austeri. Aveva le sue preferenze, per esempio in fatto di colori: le piacevano molto il bordeaux e il grigio", si legge sulla versione russa di Vogue.

Anche il suo attivo impegno sociale è stato più volte criticato: Raisa ha sostenuto una serie di progetti umanitari e ospedali, e ha creato la Fondazione per la cultura sovietica, che ha finanziato molti musei durante alla fine degli anni Ottanta. "Vogliamo essere utili al nostro Paese", ha detto la Gorbaciova dopo che il marito aveva lasciato l'incarico.

È morta nel 1999 dopo una lunga malattia. Avrebbe compiuto 90 anni nel 2022. 

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