Perché i russi continuano a vivere in case piccolissime?

Russia Beyond (Legion Media)
Papà, mamma e quattro bambine in 22 metri quadrati. Una coppia lavora da casa e si divide 20 metri con una gatta (un po’ depressa). Una single dimostra a se stessa, quasi per sfida, di poter vivere in 13 metri… Monolocali e miniappartamenti sono tutt’altro che casi isolati, in Russia, anzi sono sempre più una tendenza obbligata nelle megalopoli

I russi sanno bene cosa voglia dire dover vivere in spazi stretti. In Urss molte famiglie dovettero accontentarsi di una sola stanza in un appartamento in condivisione, la cosiddetta “kommunalka”. Altri vivevano addirittura in un dormitorio (“obshchezhitie”) o nelle baracche in legno provvisorie (spesso rimaste a lungo stabili). C’erano anche i cosiddetti appartamenti di tipo alberghiero (“kvartiry gostichnogo tipa”) con metrature ridottissime, dai 12 ai 25 metri quadrati.

Il boom edilizio della Russia post-sovietica sembrava poter mettere fine alla vita in appartamenti angusti. E invece no. Negli ultimi anni, nelle megalopoli russe sono molto richieste nuove case di qualità rispettabile ma con metrature minime: dagli 11 ai 25 metri quadrati. Ma perché c’è così tanta richiesta per queste soluzioni? 

Sei persone in 22 metri quadrati

Mamma, papà e quattro figlie abitano in soli 22 metri quadrati. “Non avremmo mai pensato di vivere così, ma volevamo trasferirci a Mosca, non avevamo soldi per un alloggio adeguato alle dimensioni della famiglia, e abbiamo deciso di comprare almeno un piccolo posto tutto nostro”, spiega mamma Julija.

Si è posta la questione di come alloggiare tutta la famiglia in un tale spazio risicato. Nella stanza grande hanno messo due grandi divani pieghevoli e un lettino. C’è rimasto spazio per una scrivania dove i bambini fanno i compiti. Lo stretto corridoio ospita un armadio, un piccolo frigorifero e una stretta unità di cucina. Qui sono stipate tutte le cose dei bambini e degli adulti, ma ciononostante gli scaffali sono semivuoti.

“Sono una minimalista, e questo ci salva”, dice Julija. “Compriamo solo un minimo di articoli e in questo modo risparmiamo oltre allo spazio anche denaro. Le cose che servono solo per una stagione le teniamo nella casa al villaggio, e tutto ciò che è in eccesso viene spietatamente buttato via.

Sulla vita in sei in un monolocale Julija gestisce un popolare blog sui social media, dove dà consigli su come ottimizzare lo spazio vitale. “Per esempio, cerco di impilare tutti i miei vestiti in verticale nella cassettiera per renderli più compatti. I giocattoli dei bambini sono conservati in scatole sotto il divano. E mettiamo sempre al loro posto le cose!”

La famiglia ha già comprato un appartamento più grande, ma vivono nel monolocale mentre lo stanno ristrutturando. Hanno intenzione di affittare la loro piccola casa in futuro. 

Due persone in 20 metri quadrati

Svetlana vive con suo marito e il suo gatto in un monolocale di 20 metri quadrati nella Regione di Mosca. “Prima abbiamo vissuto in vari appartamenti in affitto, risparmiavamo per poter prendere un mutuo e non avevamo intenzione di comprare un monolocale. Ma poi un giorno abbiamo visto un poster che pubblicizzava la vendita di un monolocale in un palazzo in costruzione nella Regione di Mosca per soli 1,5 milioni di rubli (17.400 euro) e abbiamo pensato ‘perché non comprarlo come investimento?’; dopotutto i prezzi degli immobili aumentano continuamente. Alla fine abbiamo comprato 20 metri quadrati senza prendere alcun mutuo, e abbiamo avuto anche abbastanza soldi per arredarlo come volevamo. Siamo qui da quasi un anno”.

“Molte delle nostre cose abbiamo dovuto buttarle via o portarle alla dacia. Le biciclette le teniamo nell’ingresso del palazzo. Per sistemare i mobili necessari, abbiamo rinunciato ai fornelli e al forno: al loro posto abbiamo un piccolo piano cottura e un fornetto. L’aspirapolvere è verticale, perché occupa meno spazio. Invece di un grande frigorifero, ci siamo dovuti accontentare di uno basso”.

“Abbiamo un solo piano di lavoro in cucina, dietro l’angolo dove abbiamo collocato la zona di lavoro”, dice Svetlana. Lavora da casa e avere un posto adeguato per il suo computer è molto importante per lei. Anche il tavolo da pranzo è insolito: è su ruote per poterlo spostare. “Avevamo anche pensato di mettere la televisione in un armadio, ma abbiamo finito per trovarle un posto nell’angolo”. 

L’aria nello studio era molto secca e soffocante. Un umidificatore e un condizionatore hanno risolto questo problema.

Tuttavia, lo spazio limitato è diventato uno stress dopo alcuni mesi. Si è scoperto che entrambi i coniugi avevano bisogno del proprio spazio, in modo da non interferire con il lavoro e gli amici dell’altro. “Anche la gatta è diventata un po’ depressa, non aveva posto per poter correre e saltare un po’”. Ora la coppia sta progettando di trasferirsi in un appartamento più grande.

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Venti metri quadrati e un ripostiglio

Anche Natalija vive con suo marito in un appartamento di 20 metri quadrati e tiene un blog sulla vita in un monolocale. Sono qui da meno di un anno. “Io sono di Mosca, mio marito è di un’altra città e ha detto che voleva un posto tutto suo. Non potevamo accendere un mutuo, quindi abbiamo racimolato i soldi per un monolocale”, racconta Natalia. “Ma ci piace molto, anche se alcune persone pensano che siamo completamente pazzi. A volte ricevo commenti ironici come ‘lo spazio personale ha lasciato la chat’”. 

@nathalie_princesse Reply to @nshatrovella если нет возможности ставить полноценную кровать, то рекомендую присмотреться к диванам-аккордеонам👌🏼#ремонтныйлайфхак♬ оригинальный звук - Идрисова Наталья

Tuttavia, la giovane famiglia non sembra farsi di questi problemi: “Anche prima passavamo tutto il tempo insieme sul divano o in cucina e andavamo in camera solo per dormire. Natalija lavora sul mobile bar, suo marito sul divano, e nessuno disturba nessuno. “Se litighiamo con mio marito, non andiamo in angoli diversi, ma al contrario risolviamo il problema immediatamente”.

La coppia ha trovato una soluzione interessante per lo spazio per dormire: un ampio divano che ha una testiera come un letto. E per lo stoccaggio delle loro cose, hanno affittato uno spazio-cantina. Ci tengono sci, pattini, monopattini e abiti stagionali. “A casa teniamo solo i vestiti che indossiamo. Se compro qualcosa, butto via la roba vecchia o la regalo a qualcuno”.

Non molto tempo fa, hanno comprato un altro monolocale, questa volta di 17 metri quadrati, nel centro di Mosca. Dicono che non potevano rinunciare al prezzo allettante e hanno deciso di investirci per affittarlo in seguito. Adesso lo stanno ristrutturando e stanno riflettendo se viverci per un po’, visto che ormai sono fiduciosi di poter stare anche in uno spazio ulteriormente ridotto.

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La sfida di vivere in 13 metri quadrati

Valentina ha vissuto per due mesi in un appartamento moscovita di soli 13 metri quadrati e lo considera un esperimento di vita. “Una volta ho vissuto in una tenda per due mesi e in generale mi piace staccarmi dalle condizioni abituali; fa bene, ride. Ma sottolinea che ha vissuto lì temporaneamente mentre cercava un appartamento più adatto.

I soffitti alti e lo spazio sapientemente organizzato sono stati un grande vantaggio, dice. “La disposizione è la seguente: finestra, divano, tavolo da cucina con fornello e lavello, lavatrice, frigorifero e microonde, poi uno stretto corridoio con doccia e toilette”. Se guardate le foto, non sembra nemmeno che siano solo 13 metri!

Si possono aprire la porta e la finestra allo stesso tempo per ventilare la stanza. Valentina di solito non cucinava a casa e usava solo il microonde e il bollitore.

“Era accogliente per una persona sola, ma sono rimasta molto sorpresa dal fatto che c’era un’intera famiglia con bambini che viveva al piano superiore in un micro appartamento simile!”, racconta. 

Valentina ora vive in un grande appartamento e dice che a volte si sente come una “vera signora”. “Là non potevo nemmeno vedere come mi stavano i vestiti perché non c’era uno specchio a figura intera. Ma ora ho molti specchi. E mi ci guardo un sacco!”.


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