Jurij Vlasov, storia del sollevatore di pesi sovietico che fu fonte d’ispirazione per Schwarzenegger

Arnold Schwarzenegger e Jurij Vlasov a Mosca, 1988

Arnold Schwarzenegger e Jurij Vlasov a Mosca, 1988

Mashatin/Sputnik
È stato molto di più di un eroe sportivo collezionista di medaglie e record. Ha scritto tanti libri, è entrato in politica, e ha avuto incontri ravvicinati con personalità del calibro di Jurij Gagarin e Fidel Castro (che sollevò come una piuma)

Nel febbraio del 2021, la superstar di Hollywood ed ex governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha scritto dei messaggi su Twitter in occasione della morte di Jurij Vlasov, dicendo che era stato fonte d’ispirazione per lui, quando era un giovane sollevatore di pesi. La storia della vita di Vlasov spiega perché Schwarzenegger abbia detto che “è per via di persone come lui che mi rifiuto di definirmi un self-made man”.

Primi anni di vita

Jurij Vlasov nacque nel 1935 a Makejevka, una piccola città dell’Urss, nel Donbass. Ebbe un’infanzia difficile, il che rende i suoi successi – tra cui 31 record mondiali di sollevamento pesi e oltre 15 romanzi, oltre a vari libri sullo sport e autobiografici – ancora più ammirevoli.

I genitori di Vlasov erano considerati intellettuali. Sua madre, che aveva radici cosacche, era a capo della biblioteca di Makejevka. Suo padre, discendente di contadini di Voronezh, era un ufficiale dell’intelligence sovietica e fu un diplomatico in Cina durante la Seconda guerra mondiale.

Durante la guerra, Jurij Vlasov era bambino e fu evacuato in Siberia, insieme a sua madre e a suo fratello. Lì, vide immagini orribili di persone ferite, e soffrì una fame estrema. Era così gravemente malnutrito che, nel 1943, perse i capelli all’età di otto anni, come ha raccontato nel suo libro “Stechenie slozhnykh obstojatelstv” (“Стечение сложных обстоятельств”; ossia “Una combinazione di difficili circostanze”). Si può solo immaginare quanto sarebbe stato più forte in età avanzata, se non fosse stato esposto a tali privazioni in così giovane età.

Un superman dello sport

Alla fine della Seconda guerra mondiale, Jurij andò a studiare alla Scuola Militare “Suvorov” di Saratov. La frequentò dal 1946 al 1953 e lì riacquistò rapidamente le forze. Da giovane cadetto, iniziò a praticare sport con i suoi compagni di scuola. Presto divenne chiaro a tutti che non aveva rivali tra i suoi coetanei nella lotta, nelle flessioni, nelle trazioni e nei salti in lungo.

Vlasov, 1957

Dopo aver terminato la scuola militare, proseguì gli studi presso l’Accademia di Ingegneria Aeronautica “Zhukovskij” di Mosca. Lì iniziò a sollevare pesi, ma non si innamorò subito di questo sport. Vlasov ha scritto nel suo libro “Spravedlivost sily” (“Справедливость силы”; ossia “La giustizia della forza”): “Trovavo respingente il sollevamento del kettlebell. Cosa c’è di affascinante nel monotono pompaggio dei muscoli? Che testa bisogna avere per provare piacere in tali esercizi autocompiacenti!”

Vlasov fu campione olimpico dei pesi massimi nel 1960

Ciononostante, continuò ad allenarsi: “Durante i primi mesi di allenamento guardavo da vicino il bilanciere, standogli timidamente davanti. Ho iniziato a fare senza sforzo piegamenti con duecento chilogrammi sulle spalle. Potevo aumentare la forza delle gambe a qualsiasi livello. Non importa quanto mi allenassi, non è mai successo che mi sia imbattuto nel limite delle mie forze”, ha scritto Vlasov.

Un battitore seriale di record

Jurij Vlasov, 1960 circa

Col passare del tempo, Vlasov si diplomò con lode e il suo corpo si trasformò in quello di un vero “orso russo”. Proprio come Schwarzenegger, anche Vlasov aveva un idolo: il gigante americano Paul Anderson, che aveva più chilogrammi di peso che centimetri di altezza. Nel 1955, il giovane Vlasov vide come Anderson batté i record mondiali davanti a un pubblico di 12.000 persone a Mosca, sollevando un totale di 518 chilogrammi. Vlasov ha ricordato che gli americani verso la fine degli anni Cinquanta scherzavano: “Voi avete un satellite artificiale e noi abbiamo Anderson!”

Un anno dopo la sua vittoria a Mosca, Anderson divenne il campione olimpico a Melbourne. Vlasov, ispirato dal suo eroe, era determinato a battere i record di Anderson, ma, sfortunatamente, una resa dei conti tra i due titani non avrebbe mai avuto luogo. Anderson lasciò lo sport poco dopo le Olimpiadi del 1956.

Jurij Vlasov, 1963

Solo un anno dopo, all’età di 22 anni, l’ancora sconosciuto Vlasov batté tutti i record, sia nel “lancio” che nello “strappo”. E sebbene i suoi risultati fossero presto superati, divenne chiaro che una nuova stella era sorta nel mondo del sollevamento pesi.

Vlasov ha detto durante un’intervista che il suo allenatore era “avido di nuovi record”. Non lo avrebbe deluso: negli anni seguenti, Jurij vinse quattro titoli mondiali, stabilì 31 record mondiali e vinse 11 medaglie d’oro olimpiche, dominando anche a Roma 1960. Il prezzo per il duro allenamento e le vittorie fu un infortunio alla colonna vertebrale che lo avrebbe tormentato per tutta la vita e che avrebbe quasi ucciso Vlasov durante un intervento chirurgico nel 1986.

Il membro del Consiglio Supremo Semjon Bujonnyj conferisce al sollevatore di pesi sovietico Jurij Vlasov l'Ordine di Lenin al Cremlino, 1960

Due superstar

Alla Coppa del Mondo del 1961 a Vienna, Vlasov fu avvicinato da un ragazzo incerto e magro mentre riposava durante la gara. Vlasov era infastidito dal fatto che il giovane fan lo stesse disturbando durante la competizione. “Ma abbiamo parlato e sembrava trarre ispirazione da me”, ha dichiarato Vlasov. A quanto pare, Jurij avrebbe apprezzato la storia di come quel ragazzo magrolino si allenasse anche nei fine settimana, mettendo una scala a pioli contro il muro e arrampicandosi attraverso la finestra. Il suo nome era Arnold Alois Schwarzenegger.

Quando Schwarzenegger sarebbe poi venuto in Russia per girare il film “Danko” nel 1988, voleva fare due cose: comprare una pelliccia per sua moglie e stringere la mano al suo idolo, che lo aveva spinto verso la celebrità di Hollywood.

Arnold incontra il suo idolo, Vlasov, nel 1988 a Mosca

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Arnold non è stata l’unica superstar che ha incrociato la strada di Vlasov. Alla fine del 1961, il presidente Khrushchev lo invitò al Cremlino per la festa di Capodanno. All’improvviso, un altro Jurij, più famoso di lui, andò a cercare Vlasov. Era Jurij Gagarin. Si avvicinò al sollevatore di pesi con una bottiglia di vodka e disse: “Jur, berrò con te!”. Come ricordò Vlasov: “Tutti sono rimasti sbalorditi! Abbiamo passato tutto il Capodanno seduti insieme a bere”, ha ricordato Vlasov.

Un altro incontro straordinario ebbe luogo quando Fidel Castro ricevette una delegazione sovietica, che includeva Vlasov. Castro stava prendendo in giro Vlasov finché questi non decise di sollevare il líder máximo, che pesava circa 90 kg, afferrandolo sotto le ascelle e mettendolo da parte. Castro rimase offeso da questa mossa, e durante la cena di gala continuò a fare battutine piccate, dicendo che non importava quanto cibo si metteva nel piatto di Jurij, comunque non sarebbe stato abbastanza per lui, e che ci sarebbe stato bisogno di un camion per portarlo in giro.

Giornalismo e politica

Jurij Vlasov lavorando al suo libro, 1968

Le storie su Jurij Vlasov possono riempire libri. E infatti ne ha scritti molti. Vlasov era conosciuto non solo come un uomo muscoloso, ma anche come una potenza intellettuale. Riteneva la letteratura la cosa più bella della vita. In un’intervista del 2021, sua figlia ha dichiarato: “Ha scritto molto. […] Papà voleva essere uno scrittore più che un atleta”. Vlasov ha pubblicato oltre 15 romanzi e ha scritto numerosi articoli giornalistici e storie di fantasia. Si è immerso anche negli archivi e nei diari del padre defunto, pubblicando anche poi materiali documentali di storia sovietica.

Jurij Vlasov, 1994

Inoltre, Vlasov si candidò alla presidenza della Russia nel 1996 come avversario di Eltsin, che criticava aspramente. In seguito, in un’intervista, ha detto che le sue vittorie di alto profilo nello sport avevano reso possibile questo passo, ma a causa di alcune “circostanze”, sapeva che non avrebbe mai potuto vincere le elezioni. In effetti Vlasov prese solo lo 0,2%, addirittura meno di Mikhail Gorbachev (0,5%).

Jurij Petrovich Vlasov è morto per cause naturali, all’età di 86 anni, il 13 febbraio 2021. Poteva ancora sollevare 185 kg dopo i settant’anni. Ma ha lasciato molto più dei suoi record nel sollevamento pesi. Ha lasciato libri e pensieri che continuano a essere fonte d’ispirazione per tante  persone in tutto il mondo.


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