Il pluripremiato studio giapponese SANAA restaurerà la nuova sede del Museo Garage di Mosca

Ufficio stampa
Con il lavoro degli architetti nipponici tornerà a risplendere il fantastico Padiglione esagonale sovietico del Gorky Park, in rovina da trent’anni

Il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca ha iniziato la sua storia nel 2007 appunto in un garage: la rimessa degli autobus Bahkmetevskij, un gioiello dell’architettura d’avanguardia

Tuttavia, dal 2012, il museo ha sede nel celebre Gorky Park di Mosca, all’interno del quale ha contributo al restauro di diversi vecchi edifici sovietici. Architetti stranieri di spicco, come l’archistar olandese Rem Koolhaas e il suo studio OMA, hanno partecipato all’operazione.

Nel novembre 2021, il Garage ha annunciato l’intenzione di restaurare un altro edificio di Gorky Park, il cosiddetto “Shestigránnik”; il Padiglione esagonale. L’edificio è stato costruito nel 1923, inizialmente come “Padiglione delle macchine e degli utensili” all’interno della 1ª Mostra agricola, artigianale e industriale di tutta la Russia. Progettato dagli architetti sovietici Ivan Zholtovskij, Viktor Kokorin e Mikhail Parusnikov, in seguito è stato utilizzato come mensa e sala da ballo, ma negli ultimi trent’anni è stato abbandonato ed è andato in rovina.

L’edificio sarà riportato all’antico splendore nei prossimi cinque anni dagli architetti giapponesi dello studio SANAA (Sejima and Nishizawa and Associates), vincitori del Leone d’Oro della Biennale di Venezia 2004 e vincitori nel 2010 del Pritzker Architecture Prize. I 9.500 metri quadrati del Padiglione esagonale ospiteranno un palcoscenico, uno spazio espositivo, una biblioteca, una sala polivalente e una caffetteria.

“Vogliamo assicurarci che il nostro edificio rifletta la nostra continua indagine sulla funzione, lo scopo e la responsabilità del museo moderno”, ha affermato Dasha Zhukova, co-fondatrice del museo.

Preservando gli aspetti storici dell’edificio, il Museo amplierà il suo programma architettonico. “Con ciascuno dei suoi edifici (la rimessa Bakhmetevskij, il Café ‘Vremena Goda’…), il Garage ha aperto un nuovo capitolo nel suo programma di revisione e riuso del patrimonio architettonico, restituendolo al contesto contemporaneo”, ha concluso Anton Belov, direttore del museo.

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