Storia e segreti dei discorsi di Capodanno dei capi di Stato russi

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Riascoltarli è un riassunto di storia, e ormai le parole del presidente fanno parte integrante dei riti tradizionali delle celebrazioni della notte del 31 dicembre

Il discorso di Capodanno alla nazione è una tradizione iniziata in Russia già durante il periodo sovietico. Il primo a tenerne uno fu Mikhail Kalinin (1875-1946), quando era presidente del Comitato esecutivo centrale dell’Urss (lo fu dal 1922 al 1938, quando questo organo fu soppresso). Tenne un discorso il 31 dicembre 1935 alla radio, ma venne trasmesso solo agli esploratori polari. Il successivo discorso di Kalinin, del 31 dicembre 1941 (la sua carica era ora quella di Presidente del Presidium del Soviet Supremo dell’Urss) fu in questo caso rivolto a tutto il popolo sovietico ed era dedicato agli eventi della guerra in corso (il Paese era stato aggredito dalla Germania nazista il 22 di giugno di quell’anno).

Mikhail Kalinin

Kalinin mantenne la sua tradizione fino alla morte, nel giugno 1946, dopodiché fu interrotta. Nel 1954 e nel 1957 gli auguri per il nuovo anno vennero fatti dal maresciallo Kliment Voroshilov (1881-1969), allora presidente del Presidium del Soviet Supremo dell’Urss. Dopo di che, tutti i discorsi vennero generalmente fatti dalla più alta carica de facto del potere sovietico, il segretario generale del Pcus.

L’era della televisione

Il pioniere dei discorsi televisivi al popolo sovietico fu il segretario generale del Pcus Leonid Brezhnev (1906-1982). Tenne il suo primo intervento di fine anno nel 1970, e non aveva la forma a cui siamo abituati ora: il discorso di Brezhnev era più simile a un dettagliato rapporto annuale che a degli auguri di buon anno nuovo. 

Alla fine degli anni Settanta, a causa della malattia di Brezhnev, i discorsi furono letti da un famoso annunciatore della tv, Igor Kirillov (per oltre trent’anni fu co-conduttore del telegiornale di prima serata, “Vremja”). In seguito, sia Jurij Andropov che Konstantin Chernenko non sarebbero apparsi direttamente in tv per il discorso del 31 dicembre. 

A fine 1985, il segretario generale Mikhail Gorbachev cambiò le cose, e dalla tv entrò nelle case dei russi. Ma i discorsi di Capodanno nel 1986 e 1988 furono piuttosto straordinari: Gorbachev si scambiò di posto con Ronald Reagan, così il leader sovietico parlò alla nazione americana e il presidente degli Stati Uniti ai sovietici. Questo voleva simboleggiare la fine della Guerra Fredda. Ecco il doppio discorso di Gorbachev e Reagan del 31 dicembre 1988:

La Russia post-sovietica

Il successivo discorso insolito avvenne nel 1991. Il 25 dicembre dello stesso anno Gorbachev si era dimesso, e l’Urss aveva cessato di esistere. Il discorso di Boris Eltsin (1931-2007), presidente della Federazione Russa, venne mostrato il 30 dicembre, quindi il discorso di Capodanno vero e proprio (che in Russia di solito inizia pochi minuti prima di mezzanotte) non venne fatto dal Capo dello Stato, ma da un famoso autore satirico, Mikhail Zadornov (1948-2017). Zadornov parlava in diretta e si dilungò un po’, quindi gli spettatori festeggiarono il nuovo anno con un minuto di ritardo. Questo è il discorso di Eltsin del 30 dicembre:

E questo quello satirico di Zadornov del 31 dicembre: 

Dall’anno successivo, Eltsin parlò ogni 31 dicembre, finché rimase in carica. Teneva il discorso dal suo ufficio al Cremlino e, nel 1994, al termine del discorso, sollevò una coppa di champagne. Nessuno lo aveva mai fatto prima. Nel 1997, Eltsin era persino accompagnato dalla sua famiglia. Nel 1999 accadde una cosa inaspettata: il discorso di Eltsin fu mostrato a mezzogiorno e il presidente non si limitò ad augurare buon anno nuovo ai russi, ma annunciò le sue dimissioni. Il discorso venne ritrasmesso anche nell’orario tradizionale, prima della mezzanotte.

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Nella versione serale, il discorso di addio di Eltsin venne immediatamente seguito da un discorso di fine anno di Vladimir Putin, presentato nella grafica come “Presidente facente funzioni”. Ecco il doppio discorso:

Da allora in poi, i presidenti russi che si sono succeduti, Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev, hanno sempre tenuto un discorso di fine anno

Come viene registrato l’intervento

Nel 2015, Dmitrij Peskov, portavoce di Vladimir Putin, ha scherzato sul fatto che il presidente tradizionalmente pronuncia il suo discorso alla mezzanotte di Capodanno. Tuttavia, non è un segreto che il discorso venga registrato in anticipo. La Russia ha undici fusi orari, quindi non c’è altro modo. Le riprese si svolgono in una delle serate della seconda metà di dicembre, in esterna: la data effettiva dipende dalle condizioni meteorologiche e dagli impegni del presidente. E non c’è bisogno di aspettare fino a mezzanotte: le riprese iniziano non appena fa buio (che a Mosca di solito è intorno alle 15.30 a fine dicembre!).

Un’ora prima, falchi addestrati spazzano via tutti i corvi che abitano il Cremlino. Ce ne sono abbastanza da gracidare abbastanza forte da assordare il discorso del presidente, quindi è stata presa questa misura.

Un falco del Cremlino

I preparativi iniziano prima che il presidente arrivi sul posto. La troupe sistema l’attrezzatura alla presenza del portavoce del presidente, che prende parte a una piccola prova per controllare la location. Il presidente arriva quando tutto è pronto. Di solito ha bisogno di qualche prova. Ma non deve imparare il discorso a memoria, visto che il testo viene mostrato su un gobbo come quelli che i giornalisti televisivi usano nei notiziari. Di solito il lavoro di registrazione dura solo circa una ventina di minuti.

Il contenuto dei messaggi presidenziali

Nel discorso di Capodanno, il presidente riassume spesso l’intero anno, e parla dei progressi che il Paese ha fatto. Ad esempio, nel 2004, Vladimir Putin ha sottolineato i successi economici e, il 31 dicembre 2014 ha ricordato i Giochi Olimpici di Sochi. Inoltre, il presidente fa gli auguri al Paese e al popolo. Dmitrij Medvedev ha sempre augurato ai russi amore e felicità; nel 2009 era certo che il Paese avrebbe superato le difficoltà incontrate. Vladimir Putin, nel 2015, ha augurato alla Russia prosperità e benessere. Dopo il discorso del presidente, suonano le campane della Torre Spasskaja. C’è la tradizione di esprimere un proprio desiderio durante quel suono. Quindi parte l’inno nazionale della Russia. Ecco, per esempio, il discorso di Putin del 31 dicembre 2004:

I luoghi che fanno da sfondo

A differenza dei loro predecessori, Putin e Medvedev hanno sempre lasciato il loro ufficio per filmare il discorso di Capodanno. Hanno posti tradizionali per farlo. Putin di solito parla sulla piazza Ivanovskaja del Cremlino. Qui può cambiare lo sfondo: a volte vediamo il Palazzo di Stato del Cremlino e la Torre della Trinità come nel 2001-2007, o il Senato del Cremlino e la torre Spasskaja, come in discorsi più recenti. Ecco il discorso del 31 dicembre 2018:

Medvedev, mentre era presidente, tenne i suoi discorsi nel 2008-2011 dal Ponte dei Patriarchi, con l’intero Cremlino come sfondo. Nel 2009, il suo discorso venne registrato troppo presto e il fiume Moscova non era ancora congelato. Le sue acque correnti erano perfettamente visibili nel video, mentre nella realtà di quella sera c’era del ghiaccio immobile. Nel 2011, la registrazione venne effettuata dopo le 21 del 28 dicembre. L’accesso delle auto agli edifici della fabbrica “Krasnyj Oktjabr” (“Ottobre Rosso”) rimase però bloccato tutto il giorno, fin dalle ore mattutine. Ecco il discorso di Medvedev del 31 dicembre 2009:

A volte, Putin cambia il posizionamento. E nel 2013, ha persino cambiato la città: era andato a Khabarovsk (6.140 chilometri a est di Mosca) per sostenere le persone che avevano sofferto per le inondazioni catastrofiche in Estremo Oriente nell’autunno di quell’anno. Durante le celebrazioni del Capodanno nel Palazzo della Cultura di Khabarovsk registrò nuovamente il suo discorso. Il motivo era che due atti terroristici, costati la vita a 34 persone, erano avvenuti a Volgograd il 29 e 30 dicembre, e il suo discorso iniziale era stato registrato prima. Si decise di menzionare nel discorso sia le inondazioni che gli attacchi terroristici. L’intero Paese vide la nuova versione, ad eccezione di alcune regioni dell’Estremo Oriente, come la Kamchatka, che a causa della differenza di fuso orario vide il primo video. Ecco il discorso del 31 dicembre 2013 registrato a Khabarovsk:

Un altro cambiamento di posizione è avvenuto il 31 dicembre 2014. La Torre Spasskaja era in fase di restauro, quindi era coperta da impalcature, e si decise così di registrare il discorso di Putin dalla Cattedrale di Cristo Salvatore. Questo permetteva di avere sullo sfondo una visione dell’intero Cremlino con i suoi dintorni, tra cui via Mokhovaja e il lungofiume Kremljovskaja, come sfondo del presidente. Ecco quel discorso:

Nel 2018, si stima che il discorso di Vladimir Putin su “Pervyj Kanal” (“Primo Canale”) sia stato visto dal 15,1% del Paese. Questo significa che il discorso di Capodanno del presidente è diventato lo “spettacolo” di Capodanno più popolare mai trasmesso dalla tv russa. E la tradizione di assistere al discorso del presidente prima del brindisi di Capodanno è più forte che mai!


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