Cinque buoni motivi per fare nuove amicizie in Russia

Irina Baranova; Legion Media
Nonostante la fama ingiustificata di essere dei rudi musoni che non ridono mai, i russi sanno godersi la vita, e con i loro amici veri daranno il meglio. Provare per credere!

1 / Ti diranno sempre la verità

No, i russi non sono scortesi, come a volte si dice. Ma sono molto onesti e disprezzano il politically correct, vedendovi qualcosa di insincero, che dovrebbe essere evitato, almeno tra amici. Ti diranno sempre quello che pensano in modo molto diretto, che si tratti della tua nuova pettinatura o del tuo vestito. E diranno sempre cosa stai facendo di sbagliato secondo la loro opinione, perché pensano che QUESTO sia il motivo per cui si sente il bisogno di avere degli amici: per sentirsi dire la verità da loro.

L’americano Benjamin Davis, che vive da diversi anni a San Pietroburgo, ricorda che una volta, arrivato nell’appartamento del suo amico Ivan, il padrone di casa gli chiese di entrare in cucina e all’improvviso gli disse: “Non vuoi lavarti le mani? Sei stato fuori, là è sporco…”. Benjamin, un po’ piccato, rispose qualcosa tipo: “Mica mi sono messo a strofinarle ovunque…”. 

Ora è arrivato il coronavirus a globalizzare questa tendenza, ma prima quella del costringere le persone a lavarsi le mani quando entrano in casa era una cosa tipicamente russa.

Ma allora il Covid non c’era qualcosa e “Ivan scosse la testa e mormorò qualcosa sugli americani”, ricorda Benjamin. “È stato allora che ho capito cosa è molto diverso tra gli americani e i russi. Un americano non ti direbbe mai di lavarti le mani se entri in casa sua, come aveva fatto lui. Stranamente, gli americani non ti dicono quasi mai quello che vogliono che tu faccia. Gli americani fanno supposizioni e anche quando non soddisfi quello che si aspettavano da te, non ti dicono direttamente che sono delusi. Si apre allora una danza psicologica. Un valzer passivo-aggressivo in cui passi il resto della serata a chiederti quale nervo scoperto tu abbia calpestato, perché qualcosa è visibilmente cambiato in loro, ma non sai dove hai sbagliato”.

Anche l’attore britannico Andrew Byron, che ha molti amici russi, è stupito dal fatto che i russi ti dicano sempre se pensano che tu stia facendo qualcosa di sbagliato. “Se arrivo a casa dei miei amici russi e mi vedono vagare in calzini, mi diranno di andare a mettermi delle pantofole [che di solito sono predisposte in gran numero per gli ospiti, all’ingresso, ndr]. O se fischio [cosa che si ritiene “porti male” se fatto in un luogo chiuso] potrebbero dirmi di chiudere la bocca! Cosa che un inglese non farebbe mai, chiedendo solo a bassa voce: ‘Ti dispiacerebbe non farlo?’ Mentre un russo ti dirà risolutamente ‘Falla finita!’.”

2 / Ti spalancheranno la porta di casa loro

Il livello di ospitalità mostrato dai russi è impressionante, e per molti stranieri persino sorprendente. I russi sono molto premurosi e ti chiederanno se hai soggiornato in un bell’albergo, se hai mangiato bene e se ti senti a tuo agio. E quello che gli piace davvero fare è invitare gli amici a casa. Cucineranno del cibo appositamente per te (anche se di solito non lo fanno per sé), apparecchieranno la tavola e non ti lasceranno andare finché non sarai pieno come un uovo. Il prossimo invito sarà alla dacia, dove incontrerai i loro genitori e nonni e starete tutti insieme a tavola, bevendo e mangiando, affrontando discussioni di politica per poi intonare canzoni piene di sentimento.

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Aðalsteinn Kjartansson viene dall’Islanda e ha avuto uno choc culturale per l’ospitalità russa: “La sera prima della mia partenza per tornare in Islanda, una delle russe che avevo incontrato pochi giorni prima mi chiese quali fossero i miei piani per il viaggio. Quando si rese conto che avrei fatto una breve sosta in Lettonia (e che non avevo prenotato un hotel) chiamò immediatamente i suoi genitori, che si erano trasferiti in Lettonia, per organizzare il tutto. Ha voluto che venissero a prendermi all’aeroporto, mi preparassero la cena, mi ospitassero per la notte, e mi riaccompagnassero all’aeroporto il giorno successivo… Questa inaspettata ospitalità è stata completata dai genitori che si sono fermati sulla strada per l’aeroporto per farmi assaggiare un pezzo della loro torta preferita prima che partissi.”

3 / Non si preoccupano dei soldi

Se vai ospite da un amico russo, sii pronto al fatto che cercherà di pagare per te ovunque. Potrebbero sentirsi insultati se tu provassi a dar loro dei soldi. Questo è il modo in cui mostrano il loro amore e la loro generosità. Se sei amico di lunga data di un russo e non hai abbastanza soldi, te li daranno sempre senza alcuna esitazione e molto probabilmente non te li chiederanno mai indietro.

Andrew Byron è venuto per la prima volta a Mosca all’inizio degli anni Novanta a trovare il suo amico di penna russo Konstantin, ed è rimasto stupito da quanto fosse incredibilmente generoso questo ragazzo. Konstantin non aveva molti soldi, ma portò l’inglese a fare un giro in barca, poi ai musei e persino al Teatro Bolshoj, e si assicurò che Andrew vivesse una completa esperienza russa a Mosca. Sono ancora grandi amici e ogni volta che Andrew viene a Mosca si ferma a casa di Konstantin, senza pagare nulla, ovviamente.

4 / Amano le conversazioni profonde

I russi odiano le chiacchiere di convenienza, mentre ciò che amano veramente sono i discorsi profondi e molto personali; quelli sul senso della vita, e che vanno dritti al profondo dell’anima. Non molleranno l’osso finché non sapranno tutto sulla tua vita. Possono chiederti apertamente se esci con qualcuno, se hai qualcuno con fai sesso, o di quanto sia aumentato il tuo stipendio dopo aver ottenuto la promozione. E inoltre, ti chiederanno delle tue emozioni e se ti senti a tuo agio. E, a loro volta, ti racconteranno tutti i loro pensieri e sentimenti.

Se bevi un drink con un amico russo, sii pronto: riderai e piangerai e alla fine conoscerai tutti i suoi complicati rapporti con i genitori e i problemi di tutta la sua grande famiglia. Anche se siete colleghi che non dovrebbero diventare amici stretti, se andate a bere con un collega russo, preparatevi a trasformarvi in migliori amici e a pianificare le prossime vacanze insieme.

Benjamin Davis una volta andò in un bar di San Pietroburgo per bere una birra. C’era solo un altro uomo nel locale oltre al barista e si fermò al bancone e lo guardò. “In America, avrei potuto rivolgermi a quell’uomo e dirgli: ‘Come va?’, e lui annuendo e sorridendo mi avrebbe probabilmente risposto qualcosa del tipo: ‘Non male, non male, e poi con il tempo che fa adesso…’. E io avrei detto ‘Eh sì’, e tra noi sarebbe finita la conversazione. Ma quando mi sono rivolto a quest’uomo e ho detto: “Come va?” è successo qualcosa di molto diverso. Cinque ore dopo ero seduto alla festa di compleanno del suo migliore amico. Sapevo che suo padre era stato un generale dell’esercito e che sua madre aveva lasciato suo padre e sapevo che viveva ancora con sua madre e che sicuramente, lei mi avrebbe amato e che sicuramente sarei stato il benvenuto per cena e per restare a dormire…

5 / Ti divertirai un sacco

I russi dipendono molto dal loro umore. Se sono di cattivo umore, possono annullare un appuntamento e spiegarti onestamente il motivo. (Ma poi puoi sempre andare a trovarli con una bottiglia di spumante o dei biscotti per il tè e cambiare subito il loro umore in meglio). Ma se sono di buon umore, sanno come divertirsi. Conoscono centinaia di giochi, possono inventare decine di cose da fare sia essendo attivi che stando sul divano e mostrandoti film classici sovietici, perché una volta scoperto che non ne hai visto nessuno, per loro sarà una questione d’onore.

Quando il britannico Elliot Emery è arrivato a Mosca per lavorare come insegnante, ha trascorso una notte incredibilmente folle che non aveva mai neanche sognato nel suo “sonnolento villaggio del Derbyshire”, nel Regno Unito. Ha incontrato la sua amica di penna russa che si è rivelata essere… una bellissima modella. Hanno girato per bar, bevendo, ballando e divertendosi, tanto che hanno finito solo la mattina, tornando a casa quando già aveva aperto la metropolitana.

Durante un viaggio nella gelida città siberiana di Khanty-Mansijsk, Erwann Pensec, expat francese in Russia, ha stretto amicizia con il tatuatore che gli stava facendo un tatuaggio. Il russo ha invitato Erwann ad andare in slitta nella foresta nel cuore della notte. Ed Erwann ricorda quella notte come una delle migliori che abbia mai avuto in Russia e forse nella vita. ”Sono andato a trovarlo altre tre o quattro volte, e ogni volta è stata un’esperienza pazzesca e fantastica! Abbiamo pescato su un lago ghiacciato, dormito in un’isba di legno con le pellicce addosso e siamo andati alla banja, e beh, devo ammettere che tutto questo non era senza alcol”. Erwann è ancora in contatto con lui.


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