Di solito vi raccontiamo il meglio della banja russa, glissando sull’altro lato della medaglia. Ma abbiamo deciso che era tempo di far cadere i veli. La tradizione russa di andare alla banja non è sempre solo questione di “relax” e di “igiene”.
No, cari amici, non si tratta di un’espressione figurata; alla banja verrete davvero frustati. Il lavoro attivo con il “venik” (una speciale fascina di rami si betulla, tiglio, ontano e altre piante medicinali) è forse la caratteristica principale della banja russa, che la distingue da procedure analoghe, come per esempio la sauna finlandese. Questo non è un accessorio appeso per bellezza al muro nello spogliatoio, è uno strumento di tortura usatissimo. Non c’è banja senza venik. Dicono che qualsiasi stress e forma di depressione siano eliminati dalle frustate; c’è persino chi sostiene che il venik uccida i batteri e chi afferma che dopo il tempo passato alla banja “tutto il corpo sembra suonare” (qualunque cosa ciò significhi). Per questo, alla banja pubblica esiste anche un servizio speciale: persone che picchiano le altre persone con le fascine di rami (tali figure sono dette “banshchik”). L’addetto alla banja conosce esattamente la potenza del colpo e non si fa certo impietosire dalle urla dei clienti. Non resta che sdraiarsi nudi sulla panca e mettersi nelle sue mani.
Vi piace l’idea di stare per ore con altri uomini / altre donne nudi, spesso poco conosciuti o estranei e sudare con loro? No? Ma se volete andare alla banja, dovrete tollerarlo. Niente costume. Niente bikini. L’unica cosa che si può indossare è uno speciale copricapo di feltro per protegge la testa dal surriscaldamento. Ma sotto il cappello niente.
Questa è la realtà che vi circonderà alla banja. Così, anche se deciderete di portarvi un asciugamano e di avvolgerlo in vita per coprire le pudenda, non solo sembrerete degli adolescenti complessati, ma in ogni caso non sarete in grado di nascondere ai vostri occhi la nudità di tutti quelli che vi circondano. I russi non si preoccupano di tutte queste sciocchezze e neanche troppo dello spazio personale: saranno nudi e saranno ovunque. Vedrete tutti i tipi di corporature umane. Probabilmente a pochi centimetri da voi.
E qui andiamo direttamente al punto successivo. La banja non è certo un luogo in cui dopo ogni visitatore tutto viene sanificato. E non sai mai chi si è seduto o sdraiato sulla panca prima di te. Né se quella pozzanghera è acqua o sudore altrui… E anche il venik mica è monouso. Ci frustano tante persone. Insomma, la banja non è un’attrazione per schizzinosi.
Ci sono poi gli amanti delle temperature estreme, che anche andando all’inferno direbbero: “Fa un po’ freschino, qui, meglio dare un po’ più vapore!”. Iniziano così a versare acqua sulle pietre calde, provocando una nube di vapore bollente. Questi “estremisti” sono clienti abituali della banja, e se il comune mortale ha già insopportabilmente caldo, loro dicono che è appena “tiepido”. Entrando, iniziano immediatamente a innalzare i gradi, a spostare l’aria più calda vicina alla stufa con un asciugamano verso le panche, a versare acqua sulle pietre ardenti e chissà cos’altro per fare in modo che la stanza chiusa si avvicini ai 100 gradi e diventi una tortura per tutti gli altri. Sfortunatamente, tali personaggi sono ospiti frequenti della banja, ed è difficile evitarli. Si deve o resistere o ritirarsi alla velocità di un missile.
Di per sé la banja russa è fantastica. Tuttavia, farla con i russi è una lotta per la sopravvivenza; un maledetto rituale che contiene al suo interno un sacco di altri piccoli rituali. Se sei un russo in una banja russa, beh, hai la possibilità di scegliere cosa fare o non fare. Ma se sei uno straniero,
che i russi hanno invitato banja, sono guai. Vorranno mostrarti tutti i gironi dell’inferno. Il pesce secco sotto sale è la migliore prelibatezza alla banja… Vuoi non provarlo? Delle frustate con il venik abbiamo già detto. Poi ti toccherà saltare nella neve o nell’acqua fredda uscendo accaldatissimo direttamente dalla banja (spesso nudo). Con la neve dovrai anche massaggiarti tutto il corpo. E poi ci sono le competizioni: per esempio quella a chi resiste più a lungo sulla panca più in alto (dove ovviamente fa più caldo). Sì, può essere pericoloso, quindi vi consigliamo di rifiutare risolutamente le proposte più strane e rischiose.
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A parte questo ecco alcune controindicazioni che dovrebbero essere prese sul serio. Meglio evitare di andare alla banja in caso di:
– Febbre e malattie infettive.
– Malattie oncologiche, asma, malattie cardiovascolari.
– Intossicazione da alcol (sebbene molti trascurino questa regola, è pericoloso combinare forti bevute e grande calore).
È poi meglio:
– Non mangiare pesante subito prima della banja ma anche non andarci a stomaco vuoto.
– Evitare i forti sbalzi di temperatura (cioè, non saltare immediatamente dalla banja caldissima in acqua gelida).
Il manuale della banja: la guida completa per farla come un russo
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