Ma la lingua russa è difficile anche per i russi stessi?

Alena Repkina
Molti stranieri incontrano grandi difficoltà nell’apprendimento, ma come se la cavano i madrelingua? Sono sgrammaticati? Fanno tanti errori? Ecco cosa li confonde di più

In Russia, gli studenti hanno lezioni di lingua russa dalla scuola elementare fino alla laurea, ma, nonostante ciò, non tutti sanno parlare e scrivere senza errori, e alcuni di questi strafalcioni fanno rabbrividire gli altri russi! Gli stranieri sono spesso confusi dalle molte diverse desinenze delle parole, dai casi, dalla pronuncia della lettera “ы”, dalle parole lunghe con molte consonanti di seguito. I russi non vedono nulla di insolito in nomi di strade come vicolo Spasoglinishchevskij (“Спасоглинищевский”) o via Krzhizhanovskogo (“Kржижановского”), eppure ci sono degli elementi del russo che sono molto difficili anche per i madrelingua. Vediamo quali.

Una o due “n” nel suffisso?

Uno dei punti più difficili della grammatica russa sono gli aggettivi e i participi con la lettera “n” (“н”) nel suffisso, perché possono richiederne una o due. In alcuni casi, bisogna solo memorizzare l’ortografia, in altri dipende dal contesto e dalla funzione grammaticale della parola. Per esempio, la “patata fritta” è “жареная картошка” (“zharenaja kartoshka”) con una “n”. Così pure se vogliamo dire “patate fritte con i funghi” diremo “жареная картошка с грибами” (“zharenaja kartoshka s gribami”) sempre con una “n”. Ma si può anche scrivere “жаренная с грибами картошка” (“zharennaja s gribami kartoshka”), con due lettere “n”. Pensate che siano equivalenti? No. Il diavolo è nei dettagli. Nella prima frase si intende che le patate sono state prima fritte (“zharenaja” qui è un aggettivo basato sul verbo “zharit”) e poi sono stati aggiunti dei funghi, mentre nel secondo caso significa che le patate vengono fritte insieme ai funghi (qui “fritto” è un participio).

“Per me, questa è la cosa più difficile nella lingua, perché ricordo solo visivamente come scrivere una parola e, in questo caso, ci sono due opzioni”, afferma la editor fotografica moscovita Darija Sokolova.

Naturalmente, ci sono anche regole extra ed eccezioni a tutto questo. Ad esempio, la parola “ветреный” (“vetrenyj” che significa “ventoso”) è sempre scritta con una “n”, ma se aggiungi “bez” (“senza”) allora si scrive con due e diventa “безветренный” (“bezvetrennyj”; significa “senza vento”).

Dove mettere le virgole?

“Per me, madrelingua russa che vive nell’era della comunicazione nelle app si messaggistica, i segni di punteggiatura sono la difficoltà maggiore”, afferma la linguista Tamara Grigorieva, di Mosca. “Nelle condizioni di non conformità generale alle regole di formattazione del testo, c’è una perdita significativa nell’uso della punteggiatura e delle lettere maiuscole”.

In russo, ci sono molte regole su quando usare e non usare le virgole, e non è sufficiente ricordare solo le parole che devono essere “separate”. Anche il contesto è importante.

Prendete, ad esempio, la parola “как” (“kak”, ossia “come”). Nella frase “она прекрасна, как майская роза” (“one prekrasna, kak majskaja roza”; “è bella come una rosa di maggio”) abbiamo bisogno obbligatoriamente di una virgola. Ma nella frase “у нее волосы вьются как у ее матери” (“u nejo volosy vjutsa kak u ejo materi”, che significa “ha i capelli ricci come sua madre”) non bisogna mettere la virgola. Questo è solo un esempio, e potete immaginare quanti ce ne siano in russo!

La punteggiatura è un tema molto complesso. Oltre alle virgole, esistono anche segni di punteggiatura più difficili. Come fare a sapere quando usare punto e virgola, trattino e parentesi? Oltre alla punteggiatura comune, ci sono poi anche i cosiddetti segni d’interpunzione d’autore. E alcuni scrittori russi sono grandi appassionati di frasi lunghe con varie subordinate.

“La punteggiatura, soprattutto quando si tratta dei segni d’interpunzione d’autore, è molto difficile”, afferma Valentina. “Prendete Lev Tolstoj o qualsiasi altro appassionato delle frasi ampie”.

Naturalmente, nella comunicazione online i russi di solito non usano sempre un linguaggio formale o del tutto corretto, spesso saltano i segni di punteggiatura e aggiungono parentesi per esprimere le emozioni.

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Accenti ingannevoli

“La cosa più difficile in lingua russa sono gli accenti”, afferma invece l’economista Svetlana Kotans, di Mosca. “Spostiamo gli accenti in molte parole perché ci torna meglio, ma questo è sbagliato”.

L’esempio più comune è la parola “красивее” (“krasivee” o “più bella”). Sulla base della parola “красивый”, con l’accento su “и”, è corretto dire “красИвее” (“krasívee”). Tuttavia, molti russi dicono “красивЕе” (krasivée) perché suona meglio o in qualche modo “più russo” per loro.

In generale, in russo l’accento non solo può cadere su qualsiasi sillaba, ma può anche cambiare il significato della parola. Ad esempio, la parola “зАмок” (“zámok”) significa “castello”, mentre “замОк” (“zamók”) è la “serratura”. “ЖаркОе” (“zharkóe”) è uno “stufato”, mentre “жАркое” (“zhárkoe”) significa caldo. “МукА” (“muká”) è “farina”, mentre “мУка” (“múka”) significa “sofferenza”.

Adesso cambiamo le regole!

Inoltre, i madrelingua hanno problemi con la coniugazione dei verbi, soprattutto nello scegliere se si scrivano con la “Е” o la “И” (“E” o “I”) forme come il verbo “vai” (“едЕшь” o “едИшь”?) o il verbo “vedi” (“видИшь” o “видЕшь”?). E ancora, spesso non sanno decidere se  separare e tenere unita l’ortografia delle particelle (“также” oppure “так же”; “заодно” oppure “за одно”). E ancora, una difficoltà sta nello scegliere nella scrittura tra la А e la О (che se non accentata ha un suono quasi del tutto simile alla A). Per esempio: “симпатичный” o “симпотичный”? 

E tutto questo senza tener conto di come le regole cambino continuamente. Il russo, come qualsiasi altra lingua, è in continua evoluzione e si arricchisce di nuove parole e nuove regole. Anche chi conosce bene il russo, difficilmente potrà capire una storia scritta nel XVIII secolo poiché a quel tempo le persone usavano parole diverse e persino lettere diverse.

Ancora a metà del XX secolo, i russi scrivevano “придти” (“pridti”) invece del moderno “прийти” (che significa “venire”) e “диэта” invece di “диета” (“dieta”). 

Una fonte di frequente confusione è se la parola “caffè” (“кофе”), inteso come la bevanda e non il locale, sia maschile o neutra (spoiler: è maschile).

“Penso che per un madrelingua, la lingua russa non presenti particolari difficoltà se viene utilizzata solo per la comunicazione quotidiana”, afferma la linguista e autrice di Russia Beyond Natalia Kikilo, che insegna russo agli stranieri. “E anche se russi e stranieri commettono spesso gli stessi errori (il genere del caffè, per esempio), questi errori sono motivati da fatti completamente diversi. Per i madrelingua, il livello di correttezza grammaticale rivela l’istruzione, il loro campo di attività e il loro background. Cosa che non si può dire per gli stranieri che parlano russo”.

Oggi i linguisti stabiliscono regole generali per scrivere nuove parole come “blogger” e “instagrammer” in russo, poiché ci possono essere diverse opzioni nella traslitterazione. Ma nuove parole stanno apparendo sempre più velocemente!

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“Recentemente ho scoperto cos’è il ‘merch’. [“prodotti di merchandising”, ndr] E ho dovuto cercare su Google cosa vuol dire quando i ragazzini dicono che qualcuno è il loro ‘crush’”, [“la cotta”, “la persona che piace”, ndr] racconta di Tamara. “I bambini di 10 anni o poco più generalmente parlano una sorta di lingua di TikTok. Anche la nuova parola “trend” ha già cambiato significato. Ora questa non è più una “tendenza” in generale, ma specificamente un concetto da social network: qualcosa che sta andando di moda e che va ripetuta a casa, ballando davanti alla telecamera. È difficile da tradurre in russo”.


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