La Russia è un Paese misterioso, pieno di persone dalle strane abitudini, persino nelle piccole cose. Un utente croato di Twitter, denis, si è chiesto perché i russi mettano sempre una parentesi chiusa in fondo a qualsiasi cosa scrivano. Proprio così)
“Sempre”, in realtà, è un po’ eccessivo. Certo non troverete la parentesi) in un documento ufficiale o in una ricerca scientifica))) Ma nei testi informali, chat, sms, email, allora sì, i russi amano chiudere con una parentesi. O più parentesi. Ecco perché
Padri nobili
Le parentesi chiuse sono imparentate con la faccina, con lo smiley. Uno dei più grandi scrittori russi, Vladimir Nabokov (1899-1977) è stato tra i primi a concludere che l’uomo ha bisogno di emoticon. Quando nel 1969 gli fu chiesto dove si sarebbe inserito tra gli autori più importanti della storia, Nabokov rispose umilmente e con grande spirito.
“Penso spesso che dovrebbe esistere un segno tipografico speciale per il sorriso; una specie di segno concavo, una parentesi tonda sdraiata, che vorrei ora tracciare in risposta a questa domanda”. Vi sembra familiare? Sì, è il buon vecchio smile!
Nabokov, tuttavia, non passò dall’idea alla pratica. I segni del buon umore furono probabilmente usati per la prima volta a fine anni Settanta, e nel 1982 l’informatico Scott Fahlman propose di usarli, digitando questi caratteri :-)
Progressivamente, in Occidente, si è trasformato in :) Ma i russi hanno raggiunto un livello successivo di semplificazione, perdendo non solo il trattino del naso, ma anche i due punti che stanno per gli occhi, limitandosi alla parentesi.
Un punto piùeducato
Ogni russo ha un modo diverso di spiegare perché preferisce le parentesi tonde. Alcuni dicono semplicemente “è più breve, si fa prima”. Ma non si tratta solo di sintesi o pigrizia. Le parentesi hanno un altro significato: nell’usarle i russi mostrano di essere amichevoli, educati e a loro agio nella conversazione. Non significa necessariamente che qualcosa è divertente.
E Anastasia Vozhakova, uno degli utenti di TheQuestion.com (la versione russa di Quora), definisce la parentesi, “un punto educato”. Intendendo il fatto che i russi sono così abituati a mettere le parentesi, che ora se qualcuno non le usa nei messaggi informali l’interlocutore può pensare che sia arrabbiato o scortese. Gli emoji, secondo lei, sono invece troppo emotivi.
Le incomprensioni degli stranieri
Questa parentesi è così comune in Russia che viene usata quasi inconsciamente, non avendo idea che gli stranieri non sono abituati a vederla e quando la incontrano pensano “Che diavolo è?” Alcune persone si confondono, per questo, nel comunicare con i russi.
Ad esempio, nel 2009 Edmund Harris della Bbc ha scritto: “Un mio vecchio amico mi ha scritto mentre ero diretto a casa sua, qualcosa come ‘Comprami un pacchetto di sigarette e la birra)’. Le sue emoticon non hanno occhi né naso per qualche ragione. Come dovrei interpretarlo?”
Possiamo rispondergli ora. Non dovresti interpretarlo affatto, Edmund! Basta comprare al ragazzo la sua dannata birra e le sigarette! Le parentesi tonde non significano in realtà nulla; sono solo un modo per apparire più gentili.
La netiquette della parentesi
Bisogna poi aver presenti alcune sfumature. Il numero delle parentesi è importante: una ) è solo cortesia. Due )) denotano che la persona con cui vi scrivete, trova qualcosa divertente. Tre ))) significa che sta ridendo ad alta voce. E se ricevete qualcosa come )))))))))))), lui o lei stanno davvero esagerando. Normalmente, le persone che hanno familiarità con la cultura di Internet e la netiquette non ne usano così tante.
Fate attenzione con parentesi tonde, emoticon ed emoji: l’uso eccessivo può essere sgradevole. Un altro autore russo (a differenza di Nabokov, contemporaneo), Viktor Pelevin, ha definito lo smiley “deodorante visivo”. Ha scritto con ironia: “Di solito le persone emettono smiley quando pensano di avere un cattivo odore”. Bel paragone, no?)
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email