Sono stati scritti molti libri sul legame tra Dostoevskij e Nietzsche e sul fatto che lo scrittore russo abbia anticipato l’idea della distruttività del concetto di “superuomo” con l’esempio di “Delitto e castigo” e altre opere.
Nel suo libro filosofico “Il crepuscolo degli idoli”, Nietzsche ammette di avere un profondo legame con Dostoevskij e di considerarlo “l’unico psicologo da cui ho potuto imparare qualcosa”. Nietzsche definisce inoltre la conoscenza dell’opera dello scrittore russo “l’evento più felice della mia vita, ancor più della scoperta di Stendhal”.
E, a differenza di molti altri, Nietzsche non ammirava più di tutto “Delitto e castigo” o “I fratelli Karamazov”, ma “Memorie dal sottosuolo”.
LEGGI ANCHE: I cinque più grandi capolavori di Dostoevskij, che sono raffinatissimi trattati di psicologia
Per il padre della psicoanalisi, Dostoevskij era un oggetto di ricerca. Non a caso Freud dedicò un intero saggio, “Dostoevskij e il parricidio” (“Dostojewski und die Vatertötung”), nel 1928, a un’analisi della personalità dello scrittore. Lì parlava del “complesso di Edipo” che spinge il protagonista de “I fratelli Karamazov” a uccidere il padre.
Freud sembra dissezionare Dostoevskij, criticandolo (soprattutto come moralista). Eppure inizia il suo articolo riconoscendo che Dostoevskij è un grande scrittore, al pari di Shakespeare: “‘I fratelli Karamazov’ è il più grande romanzo mai scritto, e ‘Il grande inquisitore’ è uno dei più alti risultati della letteratura mondiale, che è impossibile sopravvalutare. Purtroppo la psicoanalisi deve deporre le armi di fronte al problema della creatività scrittoria”.
LEGGI ANCHE: “Vi racconto quel genio di Dostoevskij, che anticipò Freud e credeva nel riscatto delle persone”
In una lettera del 1948 a un vecchio compagno di scuola, Mann scrisse del suo “devoto apprezzamento per la letteratura russa”. Rimpiangeva di non aver avuto il tempo e l’energia di imparare il russo per leggere le poesie di Pushkin in originale, e che non sarebbe riuscito a scrivere “I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia” se non avesse letto costantemente Tolstoj. “È inutile dire quanto io adori Gogol, Dostoevskij, Turgenev. Ma vorrei citare Nikolaj Leskov, che non è conosciuto, pur essendo un grande maestro, quasi pari a Dostoevskij".
Diversi studiosi hanno più volte sottolineato che Dostoevskij ha avuto una grande influenza sul romanzo americano. Anche Theodore Dreiser parlava di Dostoevskij con grande affetto.
“Gli piacevano soprattutto ‘I fratelli Karamazov’ e ‘L’idiota’. Quest’ultimo romanzo era la sua opera preferita di tutta la letteratura mondiale. Non riusciva a comprendere il carattere di Myshkin, ma parlava con entusiasmo della semplicità e della veridicità di questo personaggio”, ha scritto Marguerite Tjader, la segretaria personale di Dreiser.
LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere su “L’idiota” di Fjodor Dostoevskij: breve riassunto
“Dostoevskij, con il suo cuore enorme e accattivante per tutti, l’ho sempre amato più degli altri europei”, scriveva Francis Scott Fitzgerald a Hemingway. Alla figlia scrisse: “Se vuoi studiare il mondo emotivo […] leggi ‘I fratelli Karamazov’ di Dostoevskij. E vedrai come può essere un romanzo”.
Fitzgerald può essere definito un discepolo di Dostoevskij e uno degli scrittori occidentali più vicini a lui. Almeno così pensa il critico cinematografico e saggista Boris Lokshin. Lokshin definisce la scena de ‘Il grande Gatsby’ all’Hotel Plaza, dove avviene il principale chiarimento dei rapporti tra i personaggi principali del libro, assolutamente dostoevskiana nella sua essenza. “Una tale isteria generale e una terribile lacerazione. In generale, Fitzgerald, come Dostoevskij, è un maestro dell’isteria in uno spazio chiuso”.
L’autore de “Il Piccolo Principe” ha letto tutti i libri di Dostoevskij da adolescente. In un suo scritto afferma: “A quindici anni avviai la lettura di Dostoevskij e fu per me una vera rivelazione: sentii subito di aver toccato qualcosa di enorme, e mi precipitai a leggere tutto quello che aveva scritto, libro dopo libro, come prima avevo letto Balzac”.
Il famoso fisico lesse tutte le opere del classico russo. È noto il fatto che Einstein disse: “Dostoevskij mi ha dato molto, straordinariamente molto, più di Gauss”. E Gauss è noto per essere un matematico, le cui opere hanno spinto Einstein a sviluppare la teoria della relatività. “I fratelli Karamazov” lo definì “il libro più toccante” che gli era mai capitato tra le mani.
Il regista considera Dostoevskij uno scrittore eccezionale e ha più volte ammesso che i suoi romanzi sono scritti in modo brillante e incredibilmente avvincente. “È difficile immaginare qualcuno che si addentri di più nei temi esistenziali e spirituali”, ha detto il regista.
Allusioni e riferimenti diretti a “Delitto e castigo” si trovano nel suo film “Match Point” (2005). Anche il protagonista Chris (Jonathan Rhys Meyers) è appassionato di Dostoevskij. E trova una giustificazione per il suo crimine.
Si rifà alla trama di “Delitto e castigo” anche la commedia poliziesca di Allen “Irrational Man” (2015), ma già in forma più farsesca. Il protagonista, il professore di filosofia Abe Lucas (Joaquin Phoenix), soffre per l’insensatezza della vita e decide che l’unico modo per uscire dalla crisi esistenziale sia uccidere un uomo.
LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere su “I demoni” di Fjodor Dostoevskij: breve riassunto
Uno degli adattamenti più famosi al mondo del romanzo “L’idiota” è stato realizzato da Akira Kurosawa, che in un’intervista ai giornalisti sovietici ha confessato di amare quel suo film più di tutti gli altri.
Il grande regista giapponese ha dichiarato di essere letteralmente cresciuto con i classici russi. “Fin dall’infanzia, Dostoevskij è stato il mio scrittore preferito. Nessuno ha espresso complicità e gentilezza come lui. L’incommensurabile empatia nei confronti del dolore altrui, di cui era capace, trascendeva i confini a disposizione della persona media. […] Dostoevskij ha sofferto con coloro che soffrono. Da questo punto di vista, superava i limiti dell’umanità. C’era un tratto di Dio in lui. Lo ha mostrato nel protagonista de ‘L’idiota’, Myshkin. Il mio punto di vista e la mia psicologia sono simili a quelli dell’eroe de ‘L’idiota’. Forse è per questo che amo così tanto Dostoevskij”.
LEGGI ANCHE: La passione lunga una vita di Akira Kurosawa per la Russia
Murakami ha più volte dichiarato che Dostoevskij è il suo idolo. Sorprendentemente, dai 14 ai 20 anni lo scrittore giapponese ha letto solo letteratura russa. “‘I Fratelli Karamazov’ l’ho letto all’età di 14-15 anni e da allora l’ho riletto quattro volte. Ogni volta è stato bellissimo. Nella mia mente è l’opera perfetta”, ha detto Murakami.
Gli è piaciuto anche “I demoni”, ma ha ammesso che il suo obiettivo è quello di scrivere qualcosa di simile ai Karamazov: “Quello è il picco, il massimo”.
Le foto di Orlando Bloom che legge “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij su una panchina del parco sono diventate un meme. L’attore prova un’intera gamma di emozioni, dalla noia e dalle risate alla disperazione.
LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere su “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij: breve riassunto
Anche un altro attore di Hollywood, Nicolas Cage, si è rivelato essere un fan di Dostoevskij. Nel 2016, in una conferenza stampa a Mosca, ha ammesso che sogna di leggerlo in originale. “Amo Dostoevskij, in particolare ‘I fratelli Karamazov’, ma mi rendo conto di leggerlo in traduzione. Vorrei sapere davvero cosa voleva dire Dostoevskij, tuffami nella poesia delle sue parole”.
Il regista serbo è noto per il suo grande amore per la Russia e la cultura russa. In un’intervista ha ammesso di aver letto più di una volta i romanzi di Dostoevskij e che è il suo scrittore preferito. “Perché è sempre attuale. Tutto ciò che accade nella vita moderna è stato a lungo descritto in dettaglio nei suoi romanzi”.
Ne “I fratelli Karamazov”, secondo il regista, “sono rappresentati tutti i tipi di persone”. Inoltre, l’opera dello scrittore “espone una filosofia della vita stessa, con al centro l’uomo cristiano”.
LEGGI ANCHE: Chi sono i più grandi ammiratori stranieri di Tolstoj?
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email