Elena Mrozovskaja, ecco chi era la prima donna fotografa russa

Kira Lisitskaya (Foto: Elena Mrozovskaja; Dominio pubblico)
Sulla sua biografia non si sa molto, ma pare che fosse di origini montenegrine. Studiò a Parigi da Nadar, aprì uno studio a San Pietroburgo e divenne protagonista indiscussa della scena fotografica della allora capitale, immortalando anche la famiglia imperiale, oltre a tutte le star dell’epoca

Elena Mrozovskaja (circa 1875-1941) esordì come fotografa amatoriale, mentre lavorava come insegnante e commessa. Nel 1892 conseguì il diploma dei corsi di fotografia aperti poco tempo prima presso la Società tecnica imperiale russa, dopodiché andò a Parigi ad affinare le sue capacità e imparare ulteriormente. Il suo insegnante nella capitale francese fu il celebre fotografo Nadar.

La biografia di questa donna straordinaria è stata studiata molto poco. I dati frammentari indicano che il suo nome da nubile era Knjazhevich e che era di origine montenegrina. La data esatta della sua nascita resta sconosciuta. In Russia era una mercantessa di seconda gilda, suo marito era un perito industriale nel settore del legno.

Nel 1894, Elena Mrozovskaja divenne la prima donna ad aprire un suo studio fotografico a San Pietroburgo, proprio sulla Prospettiva Nevskij, al civico 20, a pochi minuti a piedi dallo studio fotografico del famosissimo Karl Bulla.

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Lo studio della Mrozovskaja era un luogo abbastanza ben noto a San Pietroburgo. Nel corso di lunghi anni di lavoro, vi furono realizzati i ritratti dei membri della famiglia zarista e dei rappresentanti delle più importanti famiglie principesche, degli attori più noti e di tutta l’élite musicale dell’epoca. Ecco, per esempio il compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov: sul retro del suo ritratto è stampigliato il marchio dello studio di Elena Mrozovskaja.

E qui, ad esempio, c’è la famosa ballerina Matilda Kshesinskaja, che era la passione amorosa del giovane Nicola II. In molte foto posa raffigurando i personaggi degli spettacoli in cui ballava e vestendo i loro costumi.

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Elena Mrozovskaja scattò anche decine di ritratti della famosa attrice Vera Komissarzhevskaja, anche lei in costumi di scena.

E fotografò pure registi, per esempio il grande Konstantin Stanislavskij

Anche il chimico Dmitrij Mendeleev rientrò nell’obiettivo della fotografa.

“... lo studio di Mrozovskaja
Dove sul vetro opaco c’è la nobiltà
E tra di loro anche Severjanin”

Così scrive il poeta-avanguardista Igor Severjanin (1887-1941) nel suo romanzo in versi “Il pianoforte di Leandro”, dove mostra l’intero panorama della vita culturale di San Pietroburgo. 

Nel 1896 Elena Mrozovskaja scattò alcune delle prime fotografie del Conservatorio di San Pietroburgo. E divenne la fotografa ufficiale non solo del Conservatorio, ma anche della Società Musicale Imperiale.

Nel 1903, si guadagnò il posto di uno dei fotografi al ballo in maschera organizzato dalla famiglia dello zar nel Palazzo d’Inverno. In particolare, nel suo obiettivo finirono il Granduca Konstantin Konstantinovich e la principessa Olga Orlova.

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A proposito, la Mrozovskaja fotografò il Granduca Konstantin Konstantinovich anche in un’altra occasione, con la sua famiglia.

E fece anche un suo ritratto su cui lui lasciò l’autografo. 

Invece il ritratto della principessa Olga Orlova in kokoshnik è diventato una delle foto più famose scattate da Elena Mrozovskaja.

È ben conosciuta anche la fotografia colorata “Ritratto di una ragazza in costume della Piccola Russia”.

Le opere di Elena Mrozovskaja partecipavano a importanti mostre internazionali e lei riceveva premi e riconoscimenti. Il suo talento era molto apprezzato anche dai colleghi fotografi. Ad esempio, il pioniere della fotografia a colori, il famoso Sergej Prokudin-Gorskij, ammirava il fatto che lei si perfezionasse costantemente, andando oltre regole e canoni, studiando di continuazione l’essere umano e il movimento. 

Dopo essere stato alla celebrazione del quindicesimo anniversario dello studio della Mrozovskaja nel 1909, lasciò una grande recensione sulla pagina del direttore della rivista “Fotografo Dilettante”:

“Guardando le opere di Mrozovskaja, che adornano in abbondanza il suo studio, l’attenzione si ferma involontariamente sul desiderio costante di riprodurre quasi in ogni scatto il movimento vivo di una persona, che in alcuni casi si ottiene con un’incredibile difficoltà, a volte sacrificando il lato tecnico della questione”.

Dopo la Rivoluzione, lo studio di Elena Mrozovskaja fu chiuso e lei stessa si trasferì in una dacia in campagna. Il suo ulteriore destino è avvolto nella nebbia della storia, si sa solo che morì nel paesino balneare di Kuokkala (oggi Repino), vicino a San Pietroburgo, nel 1941.

Oggi le opere di Elena Mrozovskaja sono custodite all’Ermitage, al Conservatorio di San Pietroburgo e in altri musei e archivi di Stato.

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