Chi era l’amante dell’ultimo zar che oggi scatena la polemica in Russia?

La ballerina Matilda Kshesinskaja

La ballerina Matilda Kshesinskaja

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Sono passati più di cento anni, ma la relazione di Nicola II con la ballerina Matilda Kshesinskaja (complice un film in uscita) è uno dei temi più caldi degli ultimi mesi nella società russa

Nella primavera del 1890, in occasione del ballo di fine anno della celeberrima Scuola Imperiale di Balletto di San Pietroburgo, mentre la famiglia dei monarchi russi assisteva alle danze, capitò un incontro fatale capace di infiammare le discussioni ancora oggi, a oltre 120 anni di distanza (come dimostrano le polemiche per il film del regista Aleksej Uchitel in uscita a fine ottobre).

Fu lo stesso imperatore Alessandro III a presentare al figlio Nicola II, 22 anni ancora da compiere, una delle più promettenti allieve della scuola, la diciassettenne Matilda Kshesinskaja. Probabilmente il monarca voleva far divertire un po’ l’erede, con un’avventura galante giovanile.

La ballerina Matilda Kshesinskaja

“Era una pratica comune nella famiglia imperiale far frequentare all’erede al trono e ai suoi fratelli attrici e ballerine prima del matrimonio, affinché si facessero un’esperienza sessuale”, spiega a Russia Beyond Vladislav Aksenov, ricercatore dell’Istituto di Storia russa.

Ma il sensibile erede non dimenticò mai la sua infatuazione, nemmeno con la separazione che seguì la prima conoscenza con la ragazza, perché Nicola partì per un lungo viaggio in Oriente (Indie, Cina e Giappone, dove subì un attentato da parte di un samurai che lo costrinse al rientro). 

La Piccola K.

Per due anni interi, dopo il loro primo incontro, l’erede al trono tentò di riprendere il suo rapporto con la ballerina. Mandò anche un confidente dalla Kshesinskaja, chiedendole una foto. Lei era felice di sapere che Nicola non l’aveva dimenticata neanche dopo la lunga separazione e, a quanto pare, si rese conto di avere una certa influenza sul futuro imperatore.

“Non posso descrivere quello che mi è successo quando sono arrivata a casa. Non potevo mangiare e sono scappata nella mia stanza. Piangevo e il cuore mi doleva. Per la prima volta ho sentito che questa non era solo un’infatuazione, come pensavo prima, ma che amavo il principe dolcemente e profondamente e che non sarei mai stata in grado di dimenticarlo”, scrisse la Kshesinskaja nel suo diario, dopo che i due finalmente poterono incontrarsi in un teatro nel gennaio del 1892.

I pensieri del principe erano altrettanto occupati dalla ballerina. I suoi diari invernali del 1892-1893 sono pieni di resoconti brevi ma affascinanti dei loro frequenti incontri, in cui Nicola affettuosamente chiama la Kshesinskaja “Piccola K.”

Lo zar Nicola II e la ballerina Matilda Kshesinskaja

L’amore rapidamente colmò i loro cuori e presto Nicola chiese alla Kshesinskaja di trasferirsi dalla casa dei suoi genitori in un nuovo palazzo che aveva acquistato per lei. Il padre della ballerina in un primo momento protestò, ma successivamente cedette ai desideri di sua figlia, e la Kshesinskaja si trasferì in un luogo in cui poteva incontrare il futuro zar senza ostacoli. 

Un figlio illegittimo?

“25 Gennaio 1893. Lunedì. La sera sono andato dalla mia M.K. e ho trascorso la migliore serata con lei, finora. Sono sotto choc, la penna mi trema tra le dita”, scrisse Nicola dopo un incontro. Questa pagina di diario più tardi ha dato luogo a speculazioni sull’esistenza di un figlio illegittimo che, se reale, potrebbe essere l’unico discendente dell’ultimo Imperatore russo ad essere sopravvissuto alla Rivoluzione.

Una neonata, in effetti, apparve nella famiglia Kshesinskij, ma molto più tardi, nel 1911, e si diceva che fosse figlia del fratello della Kshesinskaja, Iosif Kshesinskij.

La bambina, di nome Tselina, rimase in Russia dopo la Rivoluzione ed ebbe un figlio, Jurij Sevenard, che è stato un politico comunista e che corse anche, nel 1991, per la carica di sindaco di Leningrado (pochi mesi prima che la città cambiasse nome, tornando San Pietroburgo), sconfitto da Sobchak.

E il nipote di lei, Konstantin Sevenard, ha fatto una missione di vita del fatto di convincere la pubblica opinione russa che c’è ancora un erede diretto dell’ultimo imperatore russo, vale a dire lui stesso.

Iosif Kshesinskij e Matilda Kshesinskaja

Konstantin Sevenard dice di credere che la neonata (sua nonna) sia stata figlia di Nicola e Matilda, ma sia stata adottata dal fratello di lei per evitare lo scandalo, in quanto l’imperatore era già un uomo sposato in quel periodo.

“Se Matilda avesse dato alla luce un figlio di Nicola II, l’Imperatore e la corte lo avrebbero saputo. Matilda era una donna molto ambiziosa, che sapeva quello che voleva e usava sempre i suoi legami personali in modo efficace. Se avesse avuto un asso nella manica come un figlio dell’imperatore, lo avrebbe indubbiamente utilizzato, con tutte le conseguenze immaginabili”, ha detto lo storico Aksenov, confutando le affermazioni del sedicente erede in una conversazione con la Russia Beyond.

E gli storici concordano sul fatto che Nicola II fosse un uomo di famiglia modello, come testimoniano i suoi diari. Tranne, forse, questo paragrafo di autoanalisi: “È un fenomeno molto strano quello di cui mi accorgo: non avevo mai pensato che due sentimenti identici, due amori, potessero allo stesso tempo convivere in un’unica anima”.

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