Cinque celeberrime protagoniste delle fiabe russe (FOTO)

Dominio pubblico
È uno stereotipo diffuso che le donne russe siano belle, modeste e attive nelle faccende domestiche. Si potrebbe immaginare che il folklore russo rifletta questo modello. Ma ci sono dei colpi di scena…

5 / Marjushka (da: “Finist, falco lucente”)

Questa storia ruota attorno a una giovane e graziosa ragazza di campagna di nome Mariushka, che riceve in dono dal padre la piuma magica del falco Finist. La piuma la aiuta a chiamare a sé Finist, il bel principe che si trasforma in falco e visita Marjushka ogni notte passando per la finestra. 

Quando le sorelle di Marjushka, gelose, fissano dei coltelli affilati alla finestra, il falco si ferisce e vola lontano, gridando a Marjushka di andare a cercarlo. Così, la ragazza intraprende un viaggio difficile per ritrovare il suo amore. Lungo la strada si fa aiutare da diversi animali e streghe e, alla fine, trova il suo amato, stregato da una pozione soporifera e sposato con una regina. Ma ormai è troppo tardi per fermarsi: Marjushka persevera, vince in astuzia la regina e riesce a svegliare il principe e a rompere l’incantesimo. Happy end!

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4 / Marja Morevna (da “Marja Morevna”)

Questo personaggio è piuttosto femminista. Marja Morevna (dall’omonima fiaba) è una regina guerriera che prende in simpatia il principe Ivan Tsarevich, che si è imbattuto nell’accampamento dell’esercito di lei. I due si innamorano e lui diventa un marito “casalingo”, mentre la moglie parte per l’ennesima campagna bellica. A lui viene affidata la gestione della casa, ma gli viene proibito di entrare nella cantina dove, a quanto pare, è rinchiuso il malvagio Koshchej. 

Naturalmente, la curiosità di Ivan ha la meglio, e ha compassione di Koshchej, dandogli dell’acqua. Questa, a sua volta, dà al personaggio malvagio l’energia sufficiente per evadere e fuggire, portando Marja con sé nel suo regno lontano. Era stata lei a rinchiudere Koshei? Se così fosse, probabilmente potrebbe farlo di nuovo, essendo una regina guerriera… In ogni caso, Ivan non delude la moglie: riesce a riconquistarla e a uccidere il personaggio malvagio, assicurando loro un futuro pacifico e felice.

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3 / “La principessa cigno” (da: “La fiaba dello zar Saltan”)

Un’altra bellezza che, all’inizio, si presenta in forma animale è la Principessa Cigno (o Zarevna-Cigno) de “La fiaba dello zar Saltan”. Nel corso della storia, l’eroe principale, il principe Gvidon Saltanovich dal cuore gentile, salva il cigno da un nibbio, conquistando così la sua gratitudine (poiché il nibbio, in realtà, era uno stregone malvagio). 

La donna aiuta il principe in ogni modo immaginabile: costruisce un’intera città su un’isola disabitata, gli dona uno scoiattolo magico e un esercito di 33 “cavalieri del mare” che si rivelano essere suoi fratelli. Alla fine, rivela la sua vera forma umana di bellissima principessa e sposa Gvidon. 

2 / Vasilisa la Bella (da: “Vasilisa la Bella”)

Vasilisa la Bella (dall’omonima fiaba) ha una storia molto diversa. Da bambina, la madre morente le regala una bambola magica che protegge e aiuta Vasilisa in ogni modo. Dopo che il padre si risposa, Vasilisa riceve il classico pacchetto amaro di matrigna con incluse sorellastre cattive, che fanno del loro meglio per rovinare il suo bell’aspetto costringendola a lavori durissimi, ma senza riuscirci.

Alla fine, la mandano direttamente dalla malvagia Baba Jaga, divoratrice di bambini, nella speranza che la strega si sbarazzi della giovane. Ma, con l’aiuto della sua bambola magica, Vasilisa riesce a superare in astuzia la strega e se ne va non solo illesa, ma con un regalo: un teschio umano incantato con un fuoco all’interno. Quest’ultimo, in pratica, “brucia” i parenti dal cuore nero di Vasilisa durante la notte. 

Dopodiché, tutto fila liscio: Vasilisa trova una brava signora anziana con cui vivere, inizia a confezionare gli abiti più belli per lo zar, che si innamora di lei e la sposa! Un altro lieto fine!

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1 / Vasilisa la Saggia (da “La Principessa ranocchia”)

Chi vorrebbe sposare una rana? Nessuno, giusto? Eppure, nella popolare fiaba russa “La principessa ranocchia”, una rana si rivela essere niente meno che una principessa bella e intelligente che può anche fare cose magiche.

La storia inizia quando lo zar ordina ai suoi tre figli di trovare le loro future mogli scagliando una freccia in una direzione a caso e vedendo dove finisce. Il principe più giovane, Ivan Tsarevich, è così “fortunato” da mandare la sua freccia in una palude dove vive una ranocchia. Ivan è sul punto di tornare indietro senza una sposa, ma la rana gli dice di sposarla comunque. “Non te ne pentirai”, assicura. A quanto pare, una rana parlante era all’ordine del giorno nell’antica Russia… 

Effettivamente, la rana non lo delude. Ogni notte si trasforma nella bella e giovane donna Vasilisa la Saggia e vince ogni sfida che le tre mogli devono affrontare per impressionare lo zar: cucina il miglior pane karavaj, tesse il tappeto più bello e si esibisce nella migliore danza (nella sua forma umana). 

Tutto va bene finché Ivan non decide di bruciare la pelle di rana della moglie. Vasilisa non può stare senza, così si trasforma in un cigno e vola via, dicendo a Ivan di andare a ritrovarla nel regno dei Koshchej (che, a quanto pare, è il responsabile dell’incantesimo).

Tutto finisce bene, naturalmente: Ivan sconfigge il malvagio stregone e riporta Vasilisa a casa.


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