“L’esponente dell’alta società Anna Karenina, moglie del futuro governatore di San Pietroburgo, inizia una storia d’amore che le cambia la vita con Vronskij, l’affascinante erede di un impero dell’alluminio. […] Ambientato tra la cosmopolita Mosca, la storica San Pietroburgo e l’aspra campagna russa, il dramma esplora i temi della passione, della lealtà, e di quella verità inconfutabile che nessuna ricchezza materiale può salvarci dalla capacità dell’amore di liberarci o condurci al nostro destino”. Così viene ufficialmente descritta la trama della prima serie televisiva russa che sarà girata appositamente per Netflix, “Anna K”. A produrla sarà la 1-2-3 Production, che già ha sfornato grandi successi come “Pereval Djatlova”/“Dead Mountain” (2020), “Epidemija”/“To The Lake” (2019) e “Avanpost”/“The Blackout” (2019). Il ruolo della famosa protagonista del romanzo di Lev Tolstoj sarà interpretato dall’attrice russa trentottenne Svetlana Khodchenkova.
LEGGI ANCHE: Sette fatti su Lev Tolstoj che molto probabilmente non conoscete
Svetlana Khódchenkova è nata a Mosca nel 1983, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza nella città di Balashikha, vicino a Mosca, da sola con sua madre, dato che i suoi genitori avevano divorziato presto. A scuola, secondo l’attrice, era considerata “stravagante ” e “secchiona”. Lei sognava di diventare un’attrice, ma fallì al primo casting. Quindi decise di abbandonare quella carriera e di diventare una veterinaria, ma presto si rese conto che aveva terribilmente paura del del sangue. Dall’età di 15 anni, iniziò a lavorare come modella per sbarazzarsi dei complessi.
“Avevo paura delle persone, avevo paura di alzarmi e parlare, avevo paura di chiedere l’ora o la via per strada. La vita da modella in qualche modo ti dà disciplina, ti matura. Inoltre, ho dovuto lavorare molto tempo all’estero, da sola, senza mia madre: i primi tre mesi in Francia, e poi sei mesi in Giappone. E la cosa ha dato i suoi frutti“, ha ricordato la Khodchenkova in un’intervista.
Dopo la scuola, su consiglio di sua madre, Svetlana si iscrisse all’Istituto di economia mondiale e informatizzazione. Ma presto lo lasciò e si trasferì all’Accademia di Natalija Nesterova presso la Facoltà di pubblicità. Dopo poco, si rese però conto di aver nuovamente commesso un errore. Ricordando il vecchio sogno, entrò all’Istituto teatrale Boris Shchukin, e nel 2003 fece il suo debutto cinematografico, interpretando il ruolo da protagonista nel melodramma militare “Blagoslovite zhenshchinu”/“Bless the woman”.
Dopo il diploma, Svetlana iniziò ad apparire in film drammatici, commedie e serie tv russe, e nel 2011 debuttò nel thriller franco-britannico “La talpa”, che ebbe un grande successo di pubblico e critica e ricevette tre nomination all’Oscar, con Gary Oldman, Colin Firth, Tom Hardy e Benedict Cumberbatch… Nel film, la Khodchenkova interpretava il piccolo ruolo dell’ufficiale dell’intelligence sovietica Irina, che si innamorava di un agente segreto britannico.
“L’unica cosa di cui avevo paura era che non volevo interpretare l’ennesima bionda russa”. Non so perché, ma gli attori e le attrici russi sono usati a Hollywood e in Occidente solo in due ruoli: banditi e prostitute. Fortunatamente, in questo caso, le mie paure non erano giustificate”, ha detto sulla sua partecipazione al film.
Un anno dopo, nel 2013, ha recitato nel ruolo della malvagia Ophelia Sarkissian/Viper nel film “Wolverine - L’immortale”, con Hugh Jackman. A quanto racconta la Khodchenkova, lei stessa non ha mai capito perché esattamente sia stata scelta per questo ruolo. Hugh Jackman ha dichiarato in un’intervista a GQ che la Russia dovrebbe essere orgogliosa di Svetlana.
“È un’attrice di incredibile talento. Non so se lo sapete, ma Svetlana è anche una specie di mutante genetico con un incredibile superpotere: può addormentarsi ovunque e in qualsiasi momento. Nei cinque minuti di pausa tra le riprese, nelle posizioni più scomode, sulle superfici più dure. La svegliavano e lei in un attimo era pronta, e via, faceva la scena in modo perfetto, mozzafiato”, ha ricordato l’attore riguardo alle riprese con Svetlana.
Da allora, l’attrice non ha più recitato a Hollywood, ed è stata impegnata solo in film russi. I più importanti tra loro sono stati il film biografico sullo scrittore Sergej Dovlatov, “Dovlatov - I libri invisibili”, acclamato alla Berlinale del 2018, e la serie tv “Khozhdenie po mukam”/“The Road to Calvary”.
Inoltre, la Khodchenkova ha recitato in vari spettacoli teatrali, è apparsa in clip musicali, incluso un videoclip della popolarissima band russa “Leningrad”, per la canzone “Ekstaz”/“Ecstasy”.
Nel suo tempo libero, Svetlana ama la pole dance e nel 2018 si è interessata al cucito.
Il primo matrimonio della Khodchenkova, con l’attore Vladimir Jaglych, è durato cinque anni, dal 2005 al 2010. Stava per sposarsi una seconda volta con l’uomo d’affari moscovita Georgij Petrishin, ma le nozze sono saltate poco prima della data prevista.
In futuro, l’attrice prevede di interpretare ruoli complessi di personaggi negativi.
“Un personaggio di quel tipo è sempre interessante… quando ha una doppiezza, quando fa del male… è sempre bello scavare in questo, lavorarci su”, spiega Svetlana.
Il cast completo di “Anna K.” e la data della première su Netflix saranno resi pubblici in un secondo momento.
LEGGI ANCHE: Cinque film russi degli ultimi anni che non dovete perdervi su Netflix