Cinque bei documentari esteri utili per capire meglio la Russia e i russi

Legion Media
Da una mitica squadra che ha fatto la storia dell’hockey su ghiaccio alla Perestrojka, dalle avanguardie russe all’uomo che salvò il mondo dall’apocalisse nucleare, fino alle persone che preferiscono vivere nella taiga. Non perdetevi questi film

1 / Red Army (2014)

Quando l’America e l’Unione Sovietica erano nemici ideologici, lo sport era solo un altro modo di combattere. Questo brillante documentario ricostruisce la storia dell’ascesa e della caduta della “Red Machine” (“la macchina rossa”), come la squadra di hockey su ghiaccio sovietica era conosciuta nei Paesi di lingua inglese.

L’Unione Sovietica adottò un sistema unico e brutale per incoraggiare i giocatori di hockey a “schiacciare” i loro avversari dal blocco capitalista. Nei campi di allenamento sembrava che i giocatori si stessero preparando alla guerra, più che per una partita di hockey.

“L’individuo non aveva voce in capitolo”, afferma uno dei personaggi del film, sottolineando in che misura il lato personale era sacrificato sull’altare dell’ideologia, al culmine della Guerra fredda. La straziante storia di un giocatore di hockey a cui è vietato di andare a vedere per l’ultima volta suo padre morente prima di una partita è solo un esempio del sistema che formò campioni del mondo a raffica, senza tenere in minima considerazione la vita delle persone che componevano quelle squadre.

Spionaggio, propaganda, il fascino di grandi somme di denaro, orgoglio nazionale, confronto ideologico, Kgb e scelte personali: questo straordinario documentario pluripremiato, scritto, prodotto e diretto dallo statunitense Gabe Polsky (1979-), e in cui c’è lo zampino anche di Werner Herzog, è assolutamente da non perdere per gli appassionati di sport, storia e Russia.

2 / “The Man Who Saved the World” (2015)

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Quando il sistema di prevenzione degli attacchi nucleari sovietico riferì erroneamente un lancio nucleare contro l’Unione Sovietica proveniente dagli Stati Uniti, Stanislav Petrov, l’ufficiale sovietico in servizio quella notte, dovette prendere una decisione difficilissima. Rispondere al fuoco, causando milioni di morti?

Stanislav Petrov sospettava che qualcosa non andasse nel sistema e riuscì a convincere i suoi superiori a non lanciare un attacco nucleare contro gli Stati Uniti in risposta all’allerta del sistema.

In quest’opera del regista danese Peter Anthony viene combinato il documentario dell’intervista a Petrov, che è morto nel 2017, con ricostruzioni recitate da attori di quel momento drammatico del 1983.

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3 / “Happy People: A Year in the Taiga” (2013)

Questo acclamato documentario è il risultato di una collaborazione tra il leggendario regista Werner Herzog, autore di film memorabili e acclamati lungometraggi documentari come “Grizzly Man”, “Into the Abyss”, “Encounters at the End of the World” e il regista russo Dmitrij Vasоukov (1958-).

Nella taiga siberiana, c’è un piccolo villaggio sul fiume Enisej, dove vivono circa 300 persone escluse dalla civiltà. Sopravvivono nel duro ambiente della foresta eterna e hanno fatto pace con la natura attraverso una lotta continua. Il documentario segue i cacciatori siberiani e racconta la storia di una società non toccata dalla modernità. Werner Herzog, con la sua splendida voce, è il narratore del film.

4 / “Revolution - New Art For A New World” (2016)

Il documentario della britannica Margy Kinmonth è uscito in vista del 100º anniversario della Rivoluzione russa del 1917. Come suoi soggetti principali, la regista britannica ha scelto gli artisti russi che divennero i simboli della nuova era post-rivoluzionaria.

“Revolution - New Art For A New World”, racconta la storia dell’avanguardia russa, un movimento artistico che ha radicalmente rotto con le tradizioni. Un nuovo Paese aveva bisogno di una nuova arte, e questi artisti dettero al popolo sovietico quello di cui aveva bisogno.

Qui vengono raccontate le storie delle vite di Chagall, Kandinsky, Malevich e altri pionieri delle avanguardie russe con le voci dei loro discendenti e di esperti d’arte. Questi artisti hanno creato una nuova arte per un nuovo mondo e sono fioriti… fino a quando non sono diventati sgraditi a quel sistema che avevano contribuito a far crescere.

5 / “My Perestrojka” (2011)

Cosa succede quando vite ordinarie incontrano eventi straordinari? Questo è ciò che si chiede questo documentario molto apprezzato, che cerca di capire come fu per la gente comune crescere negli ultimi giorni dell’Urss e poi, improvvisamente e irrevocabilmente, trovarsi in un Paese totalmente diverso, guidato da nuovi principi e da una nuova ideologia.

Il documentario della regista Robin Hessman racconta storie personali di cinque compagni di classe: un punk rocker, una madre single, un imprenditore e due insegnanti sposati. Appartengono all’ultima generazione che crebbe dietro la cortina di ferro, appena prima che crollasse all’improvviso. Le cinque persone si trovarono nella necessità di reinventarsi e trovare un loro posto in una Mosca completamente diversa da quella che conoscevano prima.

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