Autoritratto (Immagine gentilmente concessa da Sotheby’s)
Un incontro tardivo. Che ha condizionato l'arte del '900. I primi anni della vita di Kazimir Malevich, nato nel 1879 a Kiev, non hanno avuto niente a che fare con la pittura. Suo padre voleva che Kazimir seguisse la sua stessa strada ed entrasse nel business della lavorazione della barbabietola da zucchero. Sua madre, però, aveva delle tendenze artistiche, scriveva poesie e, in seguito, è stata una delle poche persone che ha sostenuto le aspirazioni come pittore di Malevich. Da bambino, Malevich ha visto il dipinto di una ragazza che pelava delle patate ed è rimasto colpito da come le bucce fossero rappresentate in maniera accurata. È stato quell’incredibile realismo che ha messo in moto il percorso artistico di uno dei padri dell'astrattismo del 20° secolo, che verrà celebrato questa estate in una retrospettiva presso la Tate Modern di Londra.
Se Malevich è spesso associato al suo capolavoro suprematista noto come Quadrato nero, il suo vasto lavoro realizzato nel corso degli anni rivela un artista versatile ed eclettico.
Primavera. Giardino in fiore (Immagine gentilmente concessa da Sotheby’s)
Primavera. Giardino in fiore (1904) Si tratta di una delle prime opere di Malevich. All’epoca, i suoi quadri trasudavano spirito impressionista. Una fase che hanno attraverso quasi tutti gli artisti d'avanguardia. Un insegnante privato che ha dato a Malevich lezioni di disegno era un grande fan di Paul Cezanne.
Autoritratto (1910) Dal puro impressionismo, Malevich si è spostato sull’arte d’avanguardia, prendendo parte alle mostre di vari gruppi artistici, tra cui il Fante di quadri. Lentamente si è orientato verso il cubismo e uno stile di pittura alogico (Alogismo) con le sue opere che sono gradualmente diventate più geometriche e primitive.
Contadine in Chiesa (Immagine gentilmente concessa da Sotheby’s)
Contadine in Chiesa (1912) Questo è un dipinto appartenente al cosiddetto "primo ciclo contadino". I principali soggetti raffigurati sono contadini ritratti nei campi, nelle chiese e in primo piano. In questa fase le figure di Malevich sono diventate più grandi, voluminose e statiche.
Bozzetto del costume del nemico (Immagine gentilmente concessa da Sotheby’s) |
Bozzetto di costume del Nemico (1913) Malevich ha lavorato a stretto contatto con altri artisti dell'avanguardia russa ed era molto amico del musicista, artista e poeta Mikhail Matushin Aleksey Kruchenykh. Insieme hanno elaborato l'idea di un’opera futuristica, dal titolo la Vittoria sul Sole, che doveva essere interamente basata sull’Alogismo artistico. Malevich si è occupato di disegnare gli abiti.
Dipinto suprematista (con trapezio nero e quadrato rosso) (1915) Questo dipinto è stato realizzato lo stesso anno del celebre Quadrato nero e appartiene alla scuola suprematista, della quale Malevich è il più celeberrimo esponente, nonché padre fondatore e principale ideologo. Nel Manifesto del Suprematismo, Malevic ha dichiarato i suoi principi artistici essenziali: il rifiuto dell’accademismo e il trionfo della rivoluzione delle idee e dei metodi. "Attraverso questo Manifesto noi dichiariamo noi stessi liberi creatori, in opposizione ai liberi artisti del mestiere accademico", ha scritto.
Donna con rastrello (1930-1932) Nel suo secondo ciclo contadino Malevich si è spinto ulteriormente nel mondo del primitivismo, anche se lui preferiva riferirsi a questo stile come "neoimpressionismo".
Verso la fine della sua vita si è dato alla pittura realista. Difficile da credere, ma il creatore del Quadrato nero ha terminato la sua carriera dedicandosi ai dipinti di paesaggi semplici, ordinari e piuttosto concreti.
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