Tolstoj adorava questi pan di zenzero russi con le mandorle chiamati “zhamki” (RICETTA)

Olga Brovkina
Questa delizia è nata nella cucina della moglie di Lev Tolstoj, Sofja Andreevna Tolstaja, e ci è stata tramandata grazie al suo libro delle ricette. Ovviamente, come richiedeva il marito, è vegetariana

Jasnaja Poljana è la celebre tenuta di uno dei più grandi scrittori russi del XIX secolo, Lev Tolstoj (1828-1910). Tra la sua bellezza idilliaca e la sua serenità, egli scrisse alcuni dei più grandi capolavori letterari del mondo, studiò la pedagogia e, naturalmente, trascorse molto tempo con la sua famiglia. 

Un’alimentazione corretta era una priorità nella tenuta di Tolstoj. Ad esempio, ogni giorno la famiglia mangiava sempre alla stessa ora. E ogni giorno la moglie dello scrittore, Sófja, stabiliva il menù che il cuoco doveva preparare per il giorno successivo. A volte, però, doveva mettersi lei stessa ai fornelli per tutta la famiglia.

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Sofja era una padrona di casa cordiale ed entusiasta. Comprava utensili da cucina costosi per l’epoca, si abbonava a riviste di economia domestica e scrisse persino un suo libro di cucina, che purtroppo non fu mai pubblicato durante la sua vita. È rimasto nell’archivio di famiglia per più di cento anni e solo recentemente è stato reso noto al pubblico.

Il libro contiene 162 ricette. Sono considerate un modello di alimentazione domestica equilibrata e corretta. Dopo che Lev Tolstoj diventò vegetariano, Sofja dovette adattare la dieta familiare. Quella dei zhamki (жамки) è una delle ricette del libro di cucina di Sófja Tolstája adatta a una dieta vegetariana.

Nella regione di Tula con il termine “zhamki” si indica del pan di zenzero di piccole dimensioni. Questo nome deriva dal verbo “premere“ (in russo: “жать”; “zhat”), per via del processo di preparazione di questa dolce delizia: a differenza del famoso pan di zenzero di Tula, prodotto con degli stampi, il prjanik, questo piccolo pan di zenzero veniva fatto lavorando l’impasto con le mani.

Come è noto, il miele agisce come conservante naturale e qualsiasi dolce preparato con esso si conserva più a lungo. 

Così, il vero pan di zenzero al miele può rimanere fresco e gustoso per mesi, se non lo si divora subito, ovviamente! 

Oggi prepareremo dei deliziosi “zhamki” secondo una versione adattata dell’antica ricetta del libro di cucina di Sofja Andreevna Tolstaja. 

Ingredienti (per 20 zhamki):

  • Farina – 560 g
  • Miele chiaro – 275 g
  • Miele scuro – 275 g
  • Zucchero – 1 tazza 
  • Rum – 1 cucchiaio
  • Mandorle – 125 g
  • Frutta candita – 50 g
  • Limone – 1
  • Un po’ di cannella, cardamomo e chiodi di garofano

Preparazione:

Prima di tutto, è necessario mescolare i due tipi di miele in una casseruola; farlo sciogliere e raffreddare a temperatura ambiente.

Quindi grattugiate la scorza di limone su una grattugia fine.

Nella casseruola con il miele, aggiungete la scorza di limone, lo zucchero e il rum e mescolate accuratamente.

Tritate finemente i canditi e le mandorle.

Aggiungete i canditi, le mandorle e le spezie tritate finemente nella casseruola con il miele, e mescolate bene.

Aggiungete gradualmente la farina e mescolate fino a ottenere un impasto denso. Quando vi sembra che abbia raggiunto la compattezza necessaria, mettetelo sul piano di lavoro e formate una palla.

Mettete l’impasto in un sacchetto o in una ciotola coperta, e riponetelo in frigorifero per un giorno o almeno per tutta la notte.

Lasciate che l’impasto si riscaldi dopo averlo tolto dal frigorifero e poi stendetelo con della farina o con un sacchetto di plastica sopra.

Ritagliate le figure desiderate dall’impasto, direttamente sulla carta da forno o, come faceva Sofja Tolstaja, schiacciando le palline di pasta con le mani. Mettete tre mandorle su ogni pan di zenzero, quindi infornate a 180-200 °С per 10-15 minuti. Togliete i dolcetti dalla teglia solo dopo che sono raffreddati.

Ed ecco che i vostri zhamki sono pronti! Potete conservarli per diversi mesi in un barattolo ermetico. Ma siamo pronti a scommettere che li spazzolerete tutti in pochi giorni!

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