MariVanna – New York, Washington, Los Angeles, Londra
“Maria Ivanovna” (abbreviato in “MariVanna”) è un tipico nome da babushka russa che fa subito venire alla mente la squisita cucina casalinga, i bliny appena fatti, i pirozhki, e un sacco di insalate buonissime a base di maionese. Ma queste sono solo alcune delle prelibatezze che potrete trovare da MariVanna! Con ristoranti a Londra, Los Angeles, Washington e New York è una delle più popolari e conosciute catene di ristoranti russi al mondo. È il posto giusto dove potete incontrare qualche celebrità russa che vive all’estero (a noi, per esempio, a Washington, è capitato di imbatterci nel giocatore di hockey Aleksandr Ovechkin), e oltre al buon cibo potrete rilassarvi in un’atmosfera particolarissima. Il design degli interni vi porterà infatti con la mente nella casa di qualche ospitale nonnina russa.
Russian Samovar – New York
Questo leggendario ristorante è apparso anche in Sex and the City, (ecco la scena) grazie al fatto che uno dei suoi comproprietari, il ballerino Mikhail Baryshnikov, recitava il ruolo di Aleksandr Petrovskij, artista e amante di Carrie. In quella puntata la coppia beveva vodka, mangiava patate con l’aneto (e come farne a meno?), aringa e kholodets, la carne in gelatina, e tutto questo fa realmente parte del menu del Russian Samovar. Il ristorante è stato a lungo il posto di ritrovo preferito degli émigrés russi. Fu aperto da Roman Kaplan come posto dove dare il benvenuto ai suoi numerosi amici. Quando ebbe qualche problema finanziario, chiese aiuto a Baryshnikov e, dopo la vincita del Nobel per la Letteratura nel 1987, a Iosif Brodskij. E fu così che il ballerino e il poeta diventarono soci del ristorante.
Café Pouchkine – Parigi
Andrej Dellos, proprietario e fondatore del Café Pushkin, un ristorante di successo che offre una squisita e aristocratica cucina russa a Mosca, ha aperto una brasserie a Parigi con lo stesso nome (solo con lo spelling francese) e anche una pasticceria, la Pouchkinette.
Questo posto vi teletrasporterà nel XIX secolo e vi farà sentire parte dell’alta società in un’atmosfera franco-russa. Tutti i dessert sono ottimi e hanno un aspetto incredibile. Oltre ai pirozhki e al medovik, nel menù ci sono dessert tematici, per esempio nel periodo di Pasqua ci sono delle uova di Pasqua ispirate alle Uova Fabergé.
Pasternak e Datscha – Berlino
Berlino ha un gran numero di ristoranti russi. Uno prende il nome da Boris Pasternak, Premio Nobel per la Letteratura (rifiutato su pressione del governo sovietico) nel 1958 e autore del grande romanzo “Il dottor Zhivago”. L’idea è interessante, e i piatti hanno nomi come “Proletariato”, “Intelligentsia”, i pelmeni si chiamano “Leningrad” e i vareniki “Siberia”. Inoltre è presente una grande varietà di piatti russi e dei Paesi dell’ex Urss, e anche alcune specialità ebraiche. Lo stile degli interni ricostruisce un appartamento sovietico.
Un altro ristorante interessante è il Datscha (spelling tedesco per “dacia”). La dacia è la casa di campagna dove i russi riposano e spesso fanno un po’ d’orto, ed è associata con la felicità e i giochi infantili, quando da bambini si correva senza sosta nel cortile e si rubava qualche mela dall’albero del vicino. Non rubate niente al Datscha, ma non lo lasciate senza aver assaggiato la zuppa soljanka e il manzo alla stroganoff.
Sibiriaki Bugianen – Torino
Non siamo sicuri che i vegetariani apprezzeranno questo posto, ma forse in Siberia i vegetariani non sono ancora così tanti. Se siete in cerca di un’abbuffata di carne, avete trovato il ristorante che da per voi, nel centro di Torino, aperto tutte le sere dalle 19.30. Il nome unisce russo e piemontese, e le porzioni sono enormi e squisite.
Lobster Russian Corner – Forte dei Marmi (Lucca)
Se vi trovate in questa località marittima della provincia di Lucca non perdetevi una lussuosa cena russa. Nel menù ci sono piatti russi consueti (bliny, pelmeni, borsch…), ma accanto a questi inizia la lista del pesce, assolutamente da provare, soprattutto l’aragosta e il caviale. La vista sul pontile è fantastica e basta girare lo sguardo per vedere le montagne bianche di marmo, in cui il regista russo Andrej Konchalovskij ha girato nei mesi scorsi alcune scene del suo nuovo film su Michelangelo “Il peccato. Una visione”.
El Cosaco, Rasputin e Gribok – Madrid
El cosaco è il più antico ristorante russo di Madrid, aperto nel 1969. Lo chef si ispira alla letteratura, alla storia, alla cultura e alla geografia russa e propone piatti come gli antipasti Romanov, il salmone Saratov, l’anatra Chechov. Non esitate, ordinate bliny, golubtsy e manzo alla stroganoff. Provate un’insalata come non l’avete mai sentita prima e, ovviamente, non dimenticate la vodka (la scelta è ampia).
Rasputin è un nome molto ricorrente tra i ristoranti russi e potete trovarne uno in molti Paesi. Del resto, l’oscura e controversa figura del personaggio storico Grigorij Rasputin ha fama un po’ ovunque. Ma il Rasputin di Madrid merita davvero una visita. Non sorprende che il menù abbia un tocco spagnolo (la sangria, per esempio, che non è certo russa), ma lo squisito salmone affumicato e gli affascinanti interni in stile vi faranno sentire come un ricco mercante russo a cavallo tra XIX e XX secolo.
E se siete nei pressi del Parco del Buen Retiro non perdetevi il ristorante Gribok (“funghetto”) di cui si parla un gran bene.
Nikolay – Vienna
Nikolaj è un nome molto diffuso in Russia, nonché il nome dell’ultimo imperatore. A Mosca, Nikolay è anche una catena specializzata in pirozhki con differenti ripieni, e grazie al senso imprenditoriale del businessman russo che la possiede, potete trovare ora un Nikolay pure nella capitale austriaca. Provate alcune delizie da babushka: pirozhki con verza e uova, con funghi e patate, o ripieni dolci con varie bacche. Le colazioni sono la cosa migliore al Nikolay, e vi raccomandiamo di ordinare anche uova fritta e bliny.
Se c’è qualche ristorante russo (non in Russia!) che avete provato, vi piace, e che volete consigliare, scrivetecelo nella sezione commenti qui sotto.