Mosca sostiene le scuole russe all’estero

Alcuni cartelli appesi all’interno di una scuola di Anchorage, in Alaska, invitano i ragazzi e gli insegnanti a comunicare in lingua russa.

Alcuni cartelli appesi all’interno di una scuola di Anchorage, in Alaska, invitano i ragazzi e gli insegnanti a comunicare in lingua russa.

AP
Promuovere la conoscenza della lingua di Tolstoj con i metodi educativi della Federazione. Questo e non solo, nel nuovo documento firmato dal Presidente Putin, con il quale si offrirà sostegno metodologico e logistico agli istituti fuori dai confini nazionali, oltre alla realizzazione di corsi di formazione e perfezionamento

Rossotrudnichestvo è pronta a sostenere le scuole russe all'estero. Nel mese di novembre, il Presidente Vladimir Putin ha firmato un documento che prevede l’introduzione di un sistema di sostegno per le scuole russe fuori dai confini nazionali: un provvedimento volto a far sì che la gente abbia la possibilità di imparare la lingua di Tolstoj e familiarizzare con gli standard del sistema educativo russo. Anche lontano dalla Terra dei Cremlini.

Secondo quanto si legge sul documento, verrà fornito un sostegno informativo e metodologico, verrà garantito un supporto logistico e si lavorerà per la formazione professionale e la realizzazione di corsi di perfezionamento di chi opererà nelle scuole.

Verrà inoltre creato un registro speciale dove verranno inserite tutte le scuole. Per essere presenti sulla lista, gli istituti dovranno condurre lezioni in lingua russa “e/o in conformità con gli standard educativi della Federazione Russa”. A poter usufruire di questi corsi saranno sia cittadini russi sia cittadini stranieri.

Secondo il Ministero degli Esteri russo, solo nei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti risiedono attualmente circa 17 milioni di cittadini e compatrioti russi. I principali Paesi dove si registra una forte presenza di cittadini e compatrioti russi sono: Germania (circa 4 milioni di persone), Stati Uniti (più di 3 milioni), Israele (più di 1,5 milioni), Lettonia (circa 750mila), Estonia (circa 400mila), Canada (circa 400mila), Grecia (oltre 350mila), Argentina (più di 300mila), Lituania (circa 220mila), Australia (più di 200mila), Regno Unito (circa 200mila), e Giordania (circa 120mila).

In ognuno di questi Paesi sono presenti scuole russe, aperte in diversi periodi. Il loro numero varia a seconda delle ondate migratorie e l’istruzione viene condotta o secondo vecchi standard o mediante programmi indipendenti elaborati dal corpo insegnanti. Il sostegno a queste scuole, sebbene non di natura sistemica, veniva fornito finora da Rossotrudnichestvo e dal fondo "Russkiy Mir".

Come ha spiegato a RBTH il responsabile dei programmi educativi della fondazione “Russkiy Mir”, Viktor Buyanov, è difficile stabilire il numero esatto di scuole in lingua russa. “Non esistono statistiche precise. Ad esempio, solo in Germania, secondo varie stime, vi sarebbero circa quattrocento scuole in cui la didattica viene condotta in lingua russa - spiega Buyanov -. Anche la questione insegnanti non è molto uniforme in queste scuole. Ci sono educatori e insegnanti professionisti, ma nella maggior parte delle piccole scuole, comprese quelle domenicali, l’istruzione è condotta dai genitori, che vogliono che i loro figli continuino a coltivare la conoscenza della lingua russa. L’istruzione e la formazione professionale di questi ultimi può essere molto varia".

In tutti i Paesi ci sono istituzioni scolastiche di un certo peso con una infrastruttura importante e sviluppata (si parla di scuole, asili, ecc.), nonché piccoli "centri di interesse", precisa Buyanov. "Va sottolineato che il livello di insegnamento della lingua russa è maggiore nei Paesi in cui essa gode di status ufficiale, come, ad esempio, in alcune regioni della Germania, in Austria, o in alcuni Paesi CSI", ha continuato Buyanov.

Il rappresentante di "Russkiy Mir" ha poi spiegato che molte di queste scuole si mantengono grazie al sostegno finanziario dei genitori stessi. Tuttavia, se il centro educativo cresce e assume lo status di scuola, riceve lo stesso finanziamento che ricevono le altre scuole pubbliche. "Ci sono poi casi di scuole che vengono finanziate da imprenditori russi che vivono all'estero", ha concluso Buyanov.

Lyubov Glebova, direttrice di Rossotrudnichestvo, commentando il documento ha spiegato che, durante la sua attuazione, si terranno in considerazione le specificità di ciascun Paese.

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