L’Università Mgu di Mosca, uno degli atenei russi con i quali il Centro ha siglato nuovi accordi di collaborazione (Foto: airpano.ru)
Studiare in Russia diventa sempre più facile. L’Istituto di cultura e lingua russa di Roma, nato nel 1991 per dare seguito all’attività iniziata nel 1946 dall’Associazione Italia-Russia, ha da poco siglato nuovi accordi con quattro importanti università della Federazione, per favorire l’arrivo di studenti italiani negli atenei russi. Gli accordi riguardano l’Università Mgu Lomonosov di Mosca, l’Università di Minsk, l’Università Statale di San Pietroburgo Spgu e l’Università di Novosibirsk. “L’idea era quella di rafforzare i rapporti con centri pubblici di formazione linguistica, per offrire valide alternative ai ragazzi che studiano il russo e vogliono praticare la lingua sul posto - spiega il direttore dell’Istituto, Carlo Fredduzzi -. Stiamo infatti ampliando la proposta di corsi all’Mgu di Mosca, che ha sempre un fascino particolare, per la sua storia e la bellezza dell’edificio. Vogliamo offrire ai ragazzi corsi di lingua di qualità con sistemazioni più economiche, ad esempio negli ostelli privati”.
Numeri e curiosità sull'Università Mgu di Mosca |
A ciò si aggiunge la possibilità di seguire corsi preparatori per immatricolarsi successivamente all’Università Mgu. “Uno studente italiano che decide di proseguire il proprio percorso di studi in Russia deve avere delle solide basi per affrontare i programmi e le materie. Da qui l’esigenza di organizzare dei corsi preparatori che consentano ai ragazzi di acquisire gli strumenti necessari per immatricolarsi all’Università di Mosca”, chiarisce Fredduzzi. Una proposta che non tralascia la convenienza: “I costi dipendono da alcune variabili - dice il direttore -. Per cercare di offrire prezzi vantaggiosi, stiamo siglando accordi con ostelli privati che ci permetteranno di proporre pacchetti a cifre contenute. L’idea è quella di proporre un’alternativa all’obshezhitie (la casa dello studente, ndr), altrettanto economica”.
Il direttore dell’Istituto di cultura e lingua russa di Roma, Carlo Fredduzzi (Foto: archivio personale)
Le partenze sono previste fin da subito, per soggiorni studio che durano mediamente quattro settimane. “L’immersione nel paese in cui si parla la lingua di studio è fondamentale se si vuole raggiungere una certa padronanza linguistica - dichiara Fredduzzi -. C’è bisogno di viaggiare, di conoscere la realtà del posto ed essere circondati dalla lingua russa tutto il giorno per ottenere quegli stimoli necessari a fare un salto di qualità. Ciò che fa la vera differenza è quello che c’è fuori dall’aula: la realtà del paese”.
Un traguardo, quello raggiunto dall’Istituto di cultura e lingua russa, ottenuto nonostante le delicate problematiche internazionali. “Le recenti sanzioni impongono una serie di paletti che di riflesso compromettono anche la nostra attività - dice Fredduzzi -. Ad oggi, per esempio, non è possibile utilizzare i sistemi di home banking per fare bonifici in Russia. Le procedure sono molto più rigide e con esse sono aumentate le spese per eseguire le transazioni. Anche la procedura risulta più lunga. Le sanzioni hanno sicuramente danneggiato i rapporti tra i nostri due paesi e ci auguriamo che si possa presto tornare a relazioni più elastiche, così come avveniva fino a poco tempo fa”.
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