Il posto in cui non conviene fidarsi della bussola si trova all’incrocio di tre regioni, quelle di Kursk, Belgorod e Orel. L’anomalia magnetica di Kursk è un’area con i giacimenti di minerali ferrosi tra i più grandi del mondo. Proprio per questo motivo, l’ago della bussola qui comincia a impazzire.
Le miniere, tuttora attive, possono essere visitate, ma soltanto nel quadro di una visita guidata (e non nei giorni in cui vengono usati degli esplosivi). La vista migliore si apre dal piazzale panoramico superiore.
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Il villaggio di Moljobka, nel Territorio di Perm, attira gli ufologi e i turisti fin dagli anni Ottanta. C’è addirittura chi crede che questa area sia una specie di base degli extraterrerstri, perché, dicono, altrimenti non si spiegano i cerchi sull’erba del Prato degli Orrori e le piccole piramidi che compaiono di tanto in tanto.
Un pezzo di questa area, grande circa 4 km quadrati, è stato soprannominato “cabina telefonica”, perché soltanto su questo pezzo di terra il segnale di cellulare è totalmente assente.
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Forse avete sentito parlare dell’antica città di Arkaim nella regione di Cheljabinsk, negli Urali. Il sito fu scoperto alla fine degli anni Ottanta, quando in questa zona si voleva costruire un bacino idrico. Gli scavi archeologici hanno dimostrato che la struttura risale al XX-XII secolo a.C., cioè, ha la stessa età delle piramidi egizie. In questo insediamento c’erano 60 case, un impianto fognario e un forno di fusione. All’antica città gli archeologi hanno dato il nome della collina più vicina: Arkaim, che significa “crinale”. Secondo gli scienziati, la città esistette per circa 200 anni, dopo di che fu incendiata e abbandonata dai suoi abitanti.
Nel raggio di 350 km da Arkaim, sono stati scoperti una ventina di altri insediamenti analoghi che furono soprannominati “Paese delle città” (“Straná gorodóv”). Oggi questi posti attirano i mistici di ogni sorta che vengono qui per “ricaricarsi di energia”, e forse le antiche città furono costruite appunto per questo.
Secondo l’opinione prevalente degli scienziati, il “Paese delle città” non era un posto per vivere, bensì un luogo dove si veniva per compiere dei riti, celebrare delle feste e fabbricare dei vari oggetti in bronzo. Alcune delle persone che vengono oggi nel “Paese delle città”, cominciano ad accusare ansia immotivata, elevata pressione del sangue e febbre.
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Nel Parco nazionale della Penisola di Neringa (Национальный парк Куршская коса), a Kaliningrad, si può visitare una foresta incantata, dove i pini crescono a spirale e formano degli anelli. Se pensate che sia una foresta molto antica, vi sbagliate. Gli alberi furono piantati soltanto negli anni Sessanta del Novecento per rassodare il terreno sabbioso. Tuttavia, è “danzante” non tutto questo bosco, ma soltanto una sua parte.
Naturalmente, attorno alla foresta circolano non poche leggende tipo quella secondo cui questo isolotto di conifere sarebbe un portale che conduce nel mondo degli spiriti. Tuttavia, secondo gli scienziati, il fenomeno è dovuto al campo geomagnetico, che raggiunge qui valori molto elevati, e ai bruchi di una farfalla che mangiano le gemme dei pini, provocando una crescita anomala delle conifere, nonché alla base argillosa sotto le dune di sabbia, che si muove, impedendo agli alberi di crescere in verticale.
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Vicino alla città di Apatity, nella regione di Murmansk, si trova il lago artico di Imandra. Il lago è diventato famoso, perché sulle sue rive le persone cominciano spesso ad avere delle visioni. Vedono alberi, case e colline che in realtà sono soltanto un’illusione ottica. Siccome il lago è circondato da monti, sopra il lago si forma uno strato di aria fredda e densa che si comporta come uno specchio. Per questo, spesso, le immagini si vedono capovolte.
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Probabilmente, ogni popolo ha un suo “mostro di Loch Ness”. In Russia, il “mostro” abita nel lago di Brosno, situato nella regione di Tver, stando almeno a quanto dicono gli abitanti locali e i “testimoni”, secondo i quali, di tanto in tanto, nel lago qualcosa si muove, l’acqua ribolle e sulla superficie galleggiano delle bolle d’aria. Gli scienziati dicono tuttavia che le bolle sono prodotte dall’idrogeno solforato che sale dal fondo. Eppure, ciò non spiega tutte le stranezze. Per esempio, la testa squamata che è stata più volta “avvistata” sul lago.
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Il monte Vottovaara, alto appena 500 metri, si trova nella parte centrale della Carelia, dove la presenza dell’uomo è piuttosto rara. Il villaggio più vicino dista almeno 30 km ed è separato dal monte da numerosi laghi e paludi. I residenti locali credono che il Vottovaara sia abitato dagli spiriti e cercano di evitare questo posto. Il monte è praticamente privo di vegetazione, ad eccezione di pochi nodosi pini e betulle. Sulla cima però ci sono circa 1600 massi, disposti secondo un certo schema. Secondo gli archeologi, questo poteva essere un luogo di culto dei sami o di un altro popolo antico.
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