Roberto, dall’Italia: “I miei viaggi in Russia rincorrendo l’architettura sovietica”

Il fotografo Roberto Tironi ha visitato il Paese più grande del mondo alla ricerca di luoghi monumentali e paesaggi sconfinati da immortalare

Imponenti e suggestivi. Come se il tempo intorno a loro si fosse fermato. Sono i paesaggi russi immortalati da Roberto Tironi, fotografo che negli anni ha girato in lungo e in largo il Paese più grande del mondo, fermando con l’obiettivo paesaggi sconfinati e opere monumentali, eredità del passato sovietico. 

Roberto ha iniziato a viaggiare assiduamente dieci anni fa. E da quando è entrato in contatto con l’architettura post-sovietica, il suo lavoro è stato fortemente influenzato dalla ricerca assidua di questi paesaggi. 

“Più viaggiavo, e più sentivo il desiderio di condividere ciò che osservavo nei luoghi che visitavo - racconta Roberto -. Il mio obiettivo è suscitare interesse, stuzzicare la curiosità delle persone nei confronti dei luoghi meno turistici, carichi di storia”. 

Da Volgograd a Teriberka, il villaggio divenuto famoso grazie al film “Leviathan” di Andrej Zvjagintsev, Roberto ha fotografato i luoghi simbolo, ma anche scorci di vita quotidiana, dove il silenzio di quei paesaggi innevati sembra talmente assordante da poterlo percepire attraverso la fotografia.

I suoi scatti sono poi pubblicati sul suo profilo Instagram

“La mia passione per l’architettura post-sovietica è nata un po’ per caso durante un viaggio in Serbia. In quel momento mi sono messo alla ricerca dei luoghi in qualche modo legati a quel passato: volevo visitarli, immortalare il loro fascino”, racconta Roberto. 

“Fra i posti che ho visitato in Russia, quello che ricordo con maggior interesse, per struttura e bellezza, è Volgograd, con la collina Mamaev Kurgan sulla quale svetta il monumento agli eroi della battaglia di Stalingrado - prosegue -. Le foto e i video sono stati realizzati con una fotocamera a terra e un drone, che mi ha permesso di girare scene dall’alto alternative, sicuramente d’effetto”.

Roberto ha visitato più volte la Russia. “In passato ero stato a San Pietroburgo; conosco e amo la cultura russa, così come il cibo: mi piacciono soprattutto i draniki e il salo. Nell’ultimo viaggio mi sono concentrato soprattutto sulle zone di Mosca e Volgograd, attratto dalla loro storia, e Murmansk, splendida con il suo fascino artico”.

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