Appena sotto il Circolo polare artico, relativamente vicino alle due grandi metropoli russe, la città e l’oblast (regione) di Arkhangelsk (in russo: Arkhàngelsk) hanno conservato le loro tradizioni popolari secolari, che sono riuscite a coesistere e a intrecciarsi alla cultura imperiale russa, a quella sovietica e a quella contemporanea. In inverno o in estate, la città sul Mar Bianco potrebbe essere una fantastica destinazione per un vostro viaggio in Russia.
A partire dal XII secolo, la regione di Arkhangelsk è stata abitata dai Pomory (letteralmente “marittimi”, perché vivevano “vicino al mare”), che si stabilirono lungo la costa del Mar Bianco e il bacino del fiume Dvina Settentrionale. Sebbene i Pomory non siano considerati generalmente un gruppo etnico separato, ma i discendenti dei primi coloni russi, molti cittadini di Arkhangelsk si identificano come tali e promuovono con orgoglio questa cultura, che è diventata anche una vera moda locale grazie al famoso gruppo di stilisti DoskaTreska. Oggi potete trovare persone che ostentano con orgoglio il loro essere pomory e indossano felpe con le stampe di DoskaTreska (si pronuncia Doskà Treskà, e alla lettera significa “Tavola Merluzzo”). Attenzione a non confondere i Pomory con i Pomortsy, che sono una delle correnti religiose dei Vecchi Credenti.
Arkhangelsk, il cui anno di fondazione è considerato il 1584, è stato il principale porto e centro commerciale della Russia verso l’Europa per diversi secoli. In “Ulteriori avventure di Robinson Crusoe” di Daniel Defoe (pubblicato nel 1719), il protagonista del romanzo si ferma nel porto di “Arch-Angel”, sul Mar Bianco, durante il suo ritorno in Inghilterra dopo le sue avventure in tutto il mondo all’inizio del XVIII secolo.
Pietro il Grande, tuttavia, pose fine al periodo di massimo splendore di Arkhangelsk spostando il luogo principale di incontro della cultura europea e russa nella neo-fondata San Pietroburgo, la cui prima pietra era stata posta nel 1703 e che nel 1712 era diventata capitale. Tuttavia, a causa della sua posizione geografica, Arkhangelsk continuò inevitabilmente a ricoprire un ruolo importante. Rimanendo un punto di collegamento tra la Russia centrale e l’Europa, Arkhangelsk avrebbe ospitato alleati e ricevuto rifornimenti dall’Occidente durante la maggior parte dei successivi conflitti militari della Russia, soprattutto quando il porto baltico di San Pietroburgo era inaccessibile. Ecco perché, quando siete ad Arkhangelsk, non dovete dimenticare di dare un’occhiata al carro armato britannico Mark V 9303 del 1919, un trofeo sovietico e un simbolo della vittoria finale dei bolscevichi sull’esercito Bianco e sugli interventisti esteri durante la Guerra civile russa. Allo stesso tempo, potete trovare diversi punti di riferimento che commemorano i contributi britannici, islandesi e nordamericani alla vittoria russa nella Seconda guerra mondiale, grazie al loro aiuto cruciale con i “convogli artici” dall’agosto 1941 al maggio 1945.
Abbondantissimo nelle foreste circostanti, il principale materiale da costruzione di Arkhangelsk è sempre stato il legno, che ha portato a una grande varietà di esempi di architettura lignea nordica. Sebbene molte delle case in legno stiano gradualmente scomparendo dal paesaggio cittadino, gli esempi più eccezionali di architettura tradizionale in legno provenienti da tutta la vasta regione di Arkhangelsk sono conservati con cura nello spettacolare museo all’aperto Malye Korely, situato a 25 chilometri dal centro cittadino. Il museo ricrea in modo molto riuscito gli interni storici degli edifici, organizza attività all’aperto tradizionali e funge anche da base per lo sci e lo snowboard in inverno.
Altri esempi dell’architettura in legno di Arkhangelsk si possono ancora trovare in città, alternati a rare strutture in pietra e mattoni edificate tra il XVII e l’inizio del XX secolo, seguite dalle lussuose “stalinka” (gli edifici residenziali eretti durante il periodo stalinista), e dalle grigie ed economiche “khrushchevka” (che come dice il nome, furono costruite in massa durante il periodo di Nikita Khrushchev) e dalle colossali “brezhnevka” (dell’epoca di Leonid Brezhnev).
È interessante notare che le prime strutture costruttiviste utopiche sovietiche fossero in legno, il che rende Arkhangelsk un luogo unico, in cui uno stile così altamente funzionale è emerso con questo materiale costruttivo.
Fortunatamente, i primi edifici in legno costruttivisti sono ancora in piedi, sebbene in uno stato deplorevole, in attesa che le autorità prendano provvedimenti e li restaurino. Potete trovare esempi di queste romantiche rovine post-sovietiche in via Severodvinskaja 3-7.
Un’altra cosa che resta, come richiamo nostalgico e tratto distintivo della vecchia Arkhangelsk sono i mostòchki (мосточки; al singolare mostòchek) di legno, ossia degli stretti marciapiedi di tavole. Le autorità locali non sembrano voler rimuovere questo simbolo del passato ligneo e ne organizzano di tanto in tanto la riparazione.
Anche molti dei vecchi mestieri tradizionali regionali sono conservati ad Arkhangelsk.
Questi includono l’intaglio dell’avorio e la lavorazione del legno, i ricami, la tessitura e la pittura popolare decorativa. Potete facilmente trovare questi articoli alla Scuola di artigianato “Burchekovskij”, nel centro della città, e nei negozi specializzati locali, come “Belomorskie Uzory”.
Anche il Museo d’Arte di Arkhangelsk ha una ricca collezione di oggetti domestici tradizionali, oltre a un vasto numero di bellissime icone, raccolte prelevandole da piccole chiese dei villaggi di tutta la regione di Arkhangelsk.
Non molto tempo fa, il museo ha invitato dei graffitari locali a decorare il suo edificio con graffiti rappresentanti famosi dipinti del XX secolo, unendo simbolicamente l’avanguardia russa con l’arte cristiana ortodossa medievale, che ha avuto una grande influenza proprio sulle avanguardie.
Questa campagna ha incoraggiato altri artisti locali ad “abbellire” molti altri edifici della città.
Ad Arkhangelsk, avrete la grande opportunità di provare cibo che potrebbe non essere familiare nemmeno a molti russi di altre regioni. A causa della vicinanza al Mar Bianco, è possibile assaggiare numerosi pesci, come il paltus (ippoglosso), la treskà (merluzzo atlantico), il navaga (Eleginus gracilis) e la sjomga (Salmone dell’Atlantico). Più comunemente, mangerete un pasto abbondante a base di pesce con patate, ma a volte lo chef può inserire il pesce come ripieno in torte aperte che si chiamano kulebjaka o shanga.
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La gente del posto produce anche tutti i tipi di dolci: kalitka e vatrushka con frutti di bosco, come moroshka (camemoro o rovo artico), kljukva (ossococco), brusnika (mirtillo rosso) e chernika (mirtillo nero). Un’altra famosa delizia locale è il kozuli, uno spesso biscotto allo zenzero con decorazioni a glassa. Andate in qualsiasi panetteria locale per assaggiare queste prelibatezze di Arkhangelsk!
Infine, a partire dal 1918, l’Arkhangelskij vodoroslevyj kombinat (Fabbrica di lavorazione delle alghe di Arkhangelsk) è l’unica azienda russa che elabora le alghe artiche per produrre la cosiddetta “Morskàja kapùsta” (“cavolo di mare”; un’insalata di alghe) biologica e vari altri prodotti, tra cui patatine, spezie, marmellata e prodotti di bellezza. Potete trovare negozi che vendono i prodotti della fabbrica nei principali centri commerciali della città, Titan Arena ed EuroPark, o nella fabbrica stessa, che si trova su corso Leningradskij 328, dove potete anche fare un tour per conoscere la storia di questo fantastico posto. Intanto date un’occhiata al sito.
Se visitate Arkhangelsk d’inverno, andate sul lungofiume della Dvina Settentrionale per scoprire la fiabesca natura del Nord. Se viaggiate in estate, provate ad arrivare ad Arcangelo entro la fine di giugno, perché ogni anno, dal 1990, il Teatro regionale “Panov” della gioventù di Arkhangelsk ospita il Festival internazionale del teatro di strada, invitando artisti sperimentali da tutto il mondo. In ogni caso, qualsiasi sia la stagione che scegliete, benvenuti ad Arkhangelsk, una città che vale proprio la pena di visitare!
Il fotografo che immortala le chiese in legno russe che stanno scomparendo
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