Yalta, dieci idee per un week end da sogno

Nido di Rondine, Yalta

Nido di Rondine, Yalta

TASS
È sempre stato uno dei luoghi di villeggiatura più popolari della Crimea. Dove il sole splende 250 giorni l'anno. Dalla funicolare sovietica alla dacia di Anton Cechov, alcuni suggerimenti sui luoghi assolutamente da non perdere

Lambita dalle acque del Mar Nero e sovrastata dai Monti di Crimea, la ridente cittadina di Yalta, a 1.479 chilometri da Mosca, è sempre stata e rimane uno dei luoghi di villeggiatura più popolari della Penisola crimeana. Le spiagge incontaminate, le stazioni balneari e il sole, che qui splende 250 giorni l’anno, attraggono una media annuale di circa 500mila turisti (secondo i dati pubblicati ad agosto 2015 dal Ministero del Turismo e delle Stazioni Balneari di Crimea).

Ecco dieci idee per scoprire la “citta crimeana della felicità” in un solo weekend.

1. Fate un giro sulla funicolare sovietica, accomodandovi su uno dei vagoncini colorati che si trascinano lenti in direzione del punto panoramico situato sulla collina di Darsan. Sotto di voi il mare, casette variopinte, giardini, verande e la torre campanaria della città, decorata con un antico orologio.

Foto: Shutterstock/Legion-Media

2. Fate un salto indietro nel tempo, visitando la dacia del drammaturgo russo Anton Cechov. Grazie agli sforzi della sorella Maria, tutto è rimasto immutato proprio come ai tempi dello scrittore, a tal punto che avrete la sensazione di vedervi comparire da un momento all’altro Cechov in persona, offrendovi una tazza di tè. 

Foto: Alamy/Legion-Media

3. Risalite gli ottocento scalini che portano al Nido di Rondine, il castello decorativo costruito su una scogliera a strapiombo sul mare dal barone von Steingel, un nobile tedesco del Baltico che aveva fatto fortuna estraendo petrolio e che agli inizi del XX secolo decise di costruire in questo punto un edificio nello stile dei castelli medievali che si estendono lungo il Reno.

Foto: Shutterstock/Legion-Media

4. Ad ogni passo vi imbatterete in vari venditori di churchkhela, un dolce a base di noci passate prima nella farina e poi nel succo condensato d’uva e d’aspetto simile a dei grappoli multicolore. Evitate però di comprarlo in prossimità delle attrazioni turistiche, recandovi piuttosto in uno dei tanti mercati locali: risparmierete.

TASS/Dinara Devlet-Kildeyeva

5. Recatevi da Massandra e, avvolti dall’atmosfera di un’antica cantina, degustate i vini del posto come il “Livadiya”, un vino rosso liquoroso simile al Porto, il semidolce “Cherny Doktor” o il bianco “Sedmoe nebo knyazya Golitsyna”, perfetto per accompagnare ogni tipo di dessert.

RIA Novosti/Milhail Mokrushin

6. Comprate un po’ di ciliegie gialle e albicocche sulla strada per il Palazzo Vorontsov, dove durante la conferenza di Yalta del 1945 soggiornò Winston Churchill. Mentre cercate il palazzo, perdetevi nel parco dove le principali attrazioni hanno nomi romantici come “Padiglione del tè”, “Lago dei cigni”, “Radura del sole” e “Radura dei contrasti”.

Foto:Lori/Legion-Media

7. Fate un’escursione tematica dedicata al misterioso conte Mikhail Vorontsov, statista russo ed eroe della guerra del 1812. Vorontsov apparteneva alla loggia massonica ed è per questo che nella sua residenza e nel parco potrete scorgere vari segni e simboli della confraternita segreta.

8. Visitate il Palazzo di Livadiya, la residenza estiva dell’ultimo zar di Russia, Nicola II, nonché il luogo in cui si tenne successivamente la Conferenza di Yalta del 1945. Affrettatevi perché chiude alle ore 17.

Foto: RIA Novosti/Constantine Chalabov

9. Salite fino all cima del monte Ai-Petri, lungo il sentiero pedonale Botkin. Sulle sue pendici visitate il meridiano Ai-Petri, le grotte, la stazione meteorologica e la cima Bedene-Kyr, da cui potrete godere di una vista meravigliosa del litorale. Per arrivarci, potete utilizzare l’auto o la funivia.

Foto: Alamy/Legion-Media

10. Fermatevi a dare un’occhiata all’insolita cascata Wuchang-Su, sulle pendici del Monte Ai-Petri: è davvero spettacolare durante le forti piogge o lo scioglimento della neve. Il nome significa "acqua in volo” e la leggenda narra che una bellissima fanciulla, per sfuggire a un drago che la voleva rapire, si trasformò nell’acqua scrosciante della cascata.

Foto: RIA Novosti/Dmitriy Debabov

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