Cosa significano i nomi delle città russe? Ecco l’etimologia (vera o presunta)

Aleksandr Makarov; Sergej Bodrov Sr./"STV", Andreevskij flag, Kinofabrika GmbH, X-Filme Creative Pool, Neftex, 2007
Queste traduzioni potrebbero non essere sempre accurate dal punto di vista storico-linguistico, ma abbiamo cercato di scegliere le più credibili

Mosca – “umida”

In russo il nome di Mosca – Moskvá – è identico a quello del fiume su cui sorge, che in italiano si chiama Moscova. I linguisti non sono ancora d’accordo sull’origine del nome del fiume Moskvá. Ma può essere collegato a parole come il lettone “mazgāti” o il lituano “mazgoti” che significano lavare, sciacquare. E inoltre bisogna considerare che in Polonia c’è un fiume Моzgаwа, e altri con nomi simili scorrono in Ucraina e in Bielorussia.

Secondo il linguista russo Vladimir Toporov, il nome Moskva può essere ricondotto ad antiche forme baltiche che significano “luogo umido” o “letto di fiume”.

Orjol – “aquila”

Il nome di questa antica città russa, 368 chilometri a sudovest di Mosca, significa semplicemente “aquila” anche nel russo contemporaneo. Non ci sono spiegazioni certe sulla sua origine.

Orlik (“aquilotto” in russo) è il nome di un fiume che confluisce nell’Oka nel centro storico di Orjol e che ha dato il nome all’intera città. Tuttavia, non si sa perché il fiume si chiami con il nome di un uccello, oppure se si tratti di una parola antica completamente differente.

Esiste solo una leggenda che narra che nel 1566, quando Ivan il Terribile ordinò la costruzione della prima fortezza di Orjol, i carpentieri iniziarono ad abbattere una vecchia quercia alla confluenza dell’Oka e dell’Orlik. Improvvisamente, dalla cima dell’albero spiccò il volo un’aquila. Lo zar ordinò allora di chiamare la fortezza “Orjol”.

Kazan – “calderone”

Sebbene esista una versione secondo cui il nome di Kazan significhi “ansa del fiume” nell’antica lingua degli alani e dei burtas, prevale però un’altra teoria.

“Kazan” in turco significa “calderone”. Tuttavia, i linguisti suppongono che qui significhi “luogo basso”, “avvallamento”. Kazan si trova sulla riva inferiore del Volga e il centro della città presenta molte colline e avvallamenti. Quindi questa spiegazione sembrerebbe almeno in parte valida.

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Voronezh – “corvo” o “corvino”

Anche in questo caso non esiste una spiegazione certa, ma il nome del fiume Voronezh su cui sorge la città deriva dalla radice “voron”, che in russo ha due significati: “corvo” (“voron”) e “corvino” (“voronoj”), cioè “nero”. Queste parole in russo come in italiano sono correlate, perché i corvi sono neri.

È anche possibile che gli antichi russi chiamassero il fiume Voronezh (“nero”; “corvino”) perché le sue acque all’epoca erano fangose, ma questa ipotesi non può essere né provata né confutata.

Smolensk – “catrame”, “pece”

Il nome dell’antica città russa di Smolensk deriva dalla parola “smolá”, ossia “catrame”; “resina” in russo. Una delle versioni più attendibili del nome della città recita così: l’antica rotta commerciale “tra i Variaghi e i greci”, che collegava la Scandinavia a Bisanzio, richiedeva molte navi, perché nell’antica Russia i fiumi erano le migliori vie di trasporto. Smolensk si trova in mezzo a fitte foreste di pini e la popolazione locale produceva resina di pino che veniva utilizzata per produrre la pece per l’incatramatura delle imbarcazioni. In seguito, gli abitanti furono soprannominati “smoljane”, “coloro che producono resina”, e il nome rimase alla città.

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Brjansk – “del bosco fitto”

La città contemporanea di Brjansk aveva in realtà un nome più lungo: è menzionata nel 1146 nel Codice Ipaziano come Debrjansk, che si traduce chiaramente come “del bosco fitto”. La parola russa “debri” indica infatti un “bosco fitto”, “impenetrabile”.

Tjumen – “diecimila (soldati)”

Nell’esercito mongolo-tataro che invase le terre russe nel XIII secolo, un “tumen” era un’unità militare che contava diecimila soldati. In seguito, un territorio che poteva rifornire l’esercito con tale numero di guerrieri venne chiamato “tumen”. I khan mongoli e tatari, principi dell’Orda d’Oro, avevano molti “tumen” in loro possesso e potevano concederli ai loro servi come proprietà.

Molto probabilmente, il nome di Tjumen deriva da questa parola “tumen”, perché il territorio siberiano in cui si trova la città faceva parte dell’antico Khanato siberiano e di altri antichi Stati che utilizzavano le divisioni dell’esercito mongolo-tataro e sicuramente avevano dei “tumen”.


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