Quando nel 1913 Lenin e sua moglie Nadezhda Krupskaja arrivarono a Monaco di Baviera, Lenin si infilò subito in una birreria. “Volevamo fermarci a Monaco un paio di giorni”, ricordò lei, “per vedere se la città era cambiata da quando ci eravamo stati nel 1902, ma siccome avevamo pochissimo tempo, a Monaco abbiamo passato soltanto alcune ore […] nella birreria ‘Hofbraü’. Sulle pareti, sui boccali da birra, dappertutto c’era la sigla ‘H.B’. Che ridere!”.
La leggendaria birreria Hofbräuhaus di Monaco di Baviera nel 1924
Carl Simon/United Archives/Universal Images Group via Getty ImagesLe lettere H.B. in cirillico sono “N.V.” e quindi le ricordavano la sigla di “Narodnaja Volja”; “Volontà del Popolo”; una celebre organizzazione rivoluzionaria russa. “È proprio in questa ‘volontà del popolo’ che siamo rimasti seduti per tutta la serata…”, concludeva lei. “Ilich [patronimico di Lenin; ndr] lodava la birra di Monaco con l’aria di uno che ama la birra e se ne intende”.
In effetti, a Lenin la birra bavarese piaceva. Durante il suo primo periodo di emigrazione (1900-1905) Lenin, allora trentenne, aveva vissuto clandestinamente a Monaco, al civico 46 di Keiserstrasse, dove affittava un appartamento dal socialdemocratico tedesco Georg Rittmeyer, che era anche proprietario della birreria che si trovava nello stesso palazzo; “un tedesco incredibilmente grasso”, lo definì Nadezhda Krupskaja.
Circa 1955: la famosa birreria Hofbräuhaus di Monaco, nella sede dell’ex Birrificio reale bavarese
Three Lions/Getty ImagesDurante il suo soggiorno a Monaco, Lenin si presentava come “Meyer, dalla Siberia”, organizzava riunioni clandestine dei socialdemocratici e curava l’edizione del giornale socialdemocratico russo “Iskra”. Durante il tempo libero, però, gli piaceva “mischiarsi col popolo”. “In genere, frequentare ogni sorta di feste e svaghi popolari mi piace più che visitare musei, teatri, gallerie, ecc.”, confessò Lenin nel 1895 in una lettera a sua madre. Gli piaceva la birra che servivano alla “Hofbraühaus” di Monaco. “Con piacere particolare ricordiamo Hofbraühaus, dove la birra eccellente cancellava tutte le differenze di classe”, scrisse in seguito la Krupskaja in un suo diario.
“All’Hofbräuhaus di Monaco” dipinto del 1892 del pittore ungherese Philip de László
Magyar Nemzeti Galéria/Dominio pubblicoNel 1913, quando Lenin e la moglie fecero quella breve visita a Monaco, nella città risiedeva anche il giovane Adolf Hitler. La “Hofbraühaus” piaceva anche a lui, e ritrasse addirittura lo storico locale in alcuni dei suoi acquerelli. Fu proprio in questa celebre birreria di Monaco che Hitler nel 1920 enunciò i suoi 25 punti (25-Punkte-Programm), che costituirono il programma ufficiale del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori.
Domenica mattina, ore 10, Hofbräuhaus, foto edita da “Die Dame”, 1928-1929
Atelier Binder/Getty ImagesNessuno ha mai visto Lenin ubriaco. Non disdegnava gli alcolici, ma beveva con moderatezza. Il comunista finlandese Yrjö Sirola, che nel 1910 pranzò con Lenin, ricordava: “Quando la caraffa di vodka, che stava facendo il giro della tavola, è arrivata a noi, gli ho domandato ‘Si concede un bicchierino prima di pranzo?’. ‘Il mio partito non lo proibisce’, fu la risposta di Lenin”.
Lenin e sua moglie Nadezhda Krupskaja nel loro giardino a Gorki (oggi Gorki Leninskie), località nella regione di Mosca dove il leader della Rivoluzione si ritirò dal maggio del 1923 su consiglio dei medici, per il peggioramento delle condizioni di salute
Universal History Archive/Getty ImagesLEGGI ANCHE: Com’era Lenin come persona?
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