Dieci cose che tutti i sovietici avevano nel loro appartamento (FOTO)

I palazzoni prefabbricati dell’Urss si assomigliavano non solo nella tipologia degli alloggi, ma anche per quel che si poteva vedere al loro interno. Ecco alcuni mobili, elettrodomestici e oggetti senza cui è difficile immaginare una abitazione di quel periodo

1 / Frigorifero “ZIL” 

Fu il primo frigorifero sovietico venduto in massa. La produzione iniziò nel 1950, dopo la Seconda guerra mondiale. Design e tecnologia furono copiati dai frigoriferi americani, ma a questo non ci pensava nessuno: i sovietici erano felici di avere in casa un oggetto così utile.

Il frigorifero aveva un prezzo accessibile, durava una vita ed era compatto. Quest’ultima caratteristica lo rendeva particolarmente adatto alle minuscole case dei cittadini sovietici. 

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2 / Mobile a “parete” 

Questo mobile era l’elemento centrale del soggiorno di quasi tutte le case sovietiche. La moda si diffuse negli anni Settanta.

La “stenka” non era soltanto la vetrina con ante di cristallo dove si tenevano le cose più preziose della famiglia, affinché tutti le potessero vedere. Era un mobile universale organizzato in maniera intelligente: nei numerosi scomparti si mettevano piatti, libri, servizi di porcellana, vestiti e… tante cose inutili. 

Comprarne una non era facile, bisognava mettersi in lista d’attesa e poi aspettare per mesi. Il suo prezzo equivaleva a circa 10 stipendi mensili. Considerato ciò, il mobile si comprava “per sempre”. Infatti, molte famiglie se ne servono ancora oggi.

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3 / Bicchiere “a faccette” 

Il bicchiere a faccette è uno dei simboli non ufficiali dell’epoca sovietica. Lo si poteva vedere dappertutto: alle nozze e al pranzo funebre dopo il funerale, nelle mense operaie e nei ristoranti, nei reparti aziendali e negli uffici dei grandi capi. Naturalmente, anche in tutte le case.

Quest’oggetto si inquadrava in maniera ideale nell’utopia della quotidianità sovietica, quando lo slogan era “funzionale e pratico”. 

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4 / Trumeau 

Versione sovietica delle toelette per signore del XVII-XVIII secolo. Si trattava si un mobile con specchiera a 3 ante per truccarsi, con piccoli cassetti per tenervi i cosmetici. In realtà però, nelle case sovietiche questo mobile era usato spesso per scopi assai diversi.

Lo si poteva vedere sia nella camera da letto, sia nel soggiorno e persino nel corridoio, subito dopo la porta d’ingresso. Poteva contenere qualsiasi cosa, dalle medicine ai vecchi giornali.

5 / Tavolo pieghevole

Grande successo dei mobilifici sovietici lanciato negli anni Sessanta, soprannominato dalla gente “tavolo a libro”, “stol-knizhka”. Una volta chiuso e rimesso al suo posto, vi si appoggiavano sopra vasi, piatti con dolci, servizi da te. Lo si apriva quando in casa venivano degli ospiti. Sebbene questo tavolo trasformabile venisse usato soltanto alcune volte all’anno, molte persone ancora oggi non si decidono a sbarazzarsene.

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6 / Padella in ghisa 

In Urss la padella in ghisa, pesante e nera dopo anni di utilizzo, batteva facilmente tutti i suoi concorrenti più moderni, fabbricati con leghe leggere. Molte persone ritenevano che soltanto nella padella di ghisa si potessero cucinare piatti veramente saporiti. 

Infatti,  rispetto ad altri materiali, la ghisa ha conducibilità termica più bassa, pertanto per scaldarsi la padella impiega più tempo, ma il riscaldamento è uniforme, senza sbalzi di temperatura. Quando la ghisa è ben riscaldata, il cibo non si attacca. La padella è ideale per fare i bliny

7 / Tappeto 

Elemento immancabile dell’arredamento sovietico, i tappeti ornamentali si stendevano sul pavimento o si appendevano ai muri. Nessuno si preoccupava per la dissonanza di colori,  il tappeto non era soltanto un elemento decorativo, ma anche un mezzo di insonorizzazione e di coibentazione, perché le case prefabbricate di quel periodo erano piuttosto fredde. 

8 / Libri

Per i sovietici i libri avevano un valore particolare e tutti cercavano di creare una propria biblioteca. Primo, perché ciò era segno di cultura. In secondo luogo, perché molti libri erano quasi introvabili e averli in casa era prestigioso. 

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9 / Porta rivestita con similpelle 

I portoncini d’ingresso delle case sovietiche erano sottili e permeabili al rumore. Stando in cucina spesso si poteva sentire attraverso la porta chiusa quello che dicevano le persone che si trovavano sul pianerottolo. Il problema veniva risolto rivestendo la porta con similpelle con sotto uno strato di poliuretano: così si insonorizzava e la porta diventava “più bella”.  

10 / Calendario a strappo

Soltanto poche persone non avevano in cucina un calendario a strappo appeso alla parete. Servivano per gli appunti, ma anche per ricordare date importanti, per esempio, la ricorrenza della nascita di Lenin o il 50° anniversario della fondazione del Partito comunista di qualche Paese africano… I calendari pubblicavano estratti di libri, ricette culinarie, barzellette, proverbi e consigli utili.

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