Molti russi conservano le stoviglie sovietiche perché sono come macchine del tempo per rivivere i ricordi più cari: i vecchi “servizi buoni” di piatti e i bicchieri di cristallo fanno tornare all’infanzia, e danno un’impressione di festa non appena vengono messi in tavola. Per questo, anche se non sono quasi mai utilizzati, continuano a essere tramandati di generazione in generazione.
Alcuni li portano alla dacia, altri li conservano con cura in una credenza o addirittura su una mensola aperta come elemento di arredo, mentre altri ancora li collezionano e sono pronti ad acquistare vecchie zuccheriere e salsiere alle aste. I servizi di stoviglie sovietici più rari oggi possono valere più di 5 mila dollari!
Bicchieri e calici vari prodotti a Gus-Khrustalnyj, la “Murano russa” della Regione di Vladimir, dove l’attività è iniziata nel 1756 grazie all'industriale Akim Maltsov
O.Ivanov/SputnikLe credenze con ripiani in vetro pieni di calici di cristallo, bicchierini da vodka, insalatiere e portacaramelle erano un simbolo di bellezza e benessere per i cittadini sovietici.
Non viziate dal lusso, le casalinghe aspiravano a decorare le loro case con qualcosa di economico ma piacevole. L’Urss produceva molti vetri e cristalli da tavolo di qualità e dai prezzi relativamente accessibili per la popolazione. Venivano tirati fuori solo nelle occasioni solenni e a volte non venivano usati per lo scopo per cui erano stati pensati, ma erano soltanto conservati come pezzi da museo.
I “boccali di Suzdal” erano prodotti e venduti in molti diversi colori
livemaster.ruSi potevano acquistare calici di vetro colorato. Erano più costosi, ma erano apprezzati per la loro bellezza. I calici di Suzdal erano tra i più diffusi. Venivano prodotti in colori vivaci: verde e giallo, ma anche in toni tenui.
Le insalate venivano servite in pesanti insalatiere di cristallo di varie forme e dimensioni. Gli stuzzichini erano disposti in antipastiere a comparti e piccoli piattini, anch’essi di cristallo.
Repubblica del Bashkortostan, 1981. La smerigliatrice di cristallo Tanzilja Bakhtijarova
Victor Vonog/TASSFar cadere un’insalatiera del genere era uno dei più grandi incubi di un bambino sovietico!
Tipico portacaramelle sovietico con maniglia in argentone
livemaster.ruUtensili simili, ma di forma oblunga e con maniglie in argentone, erano usati per biscotti e caramelle.
I costosi servizi di porcellana venivano regalati per gli anniversari, conservati nella credenza e utilizzati solo in occasione di feste e ospiti importanti. A volte certe occasioni solenni si verificavano solo una o due volte durante la vita dei proprietari. Di norma, per le esigenze di tutti i giorni si usavano piatti di porcellana a basso costo, che non era un dramma se si rompevano. Anche se, naturalmente, nell’Urss c’erano alcune famiglie in cui i servizi di porcellana buoni erano un elemento fisso a cena o all’ora del tè. Ma erano una rarità.
Una “seljodochnitsa”, letteralmente “aringhiera”; piatto oblungo per il pesce, spesso usato anche per servire insalate, tra cui la celebre “aringa in pelliccia”
meshok.netNel servizio delle feste non poteva mancare la “seljódochnitsa”. Il nome viene dalla parola “aringa” (“seljodka” in russo), e come quindi si può facilmente immaginare era un piatto oblungo, adatto a contenere un pesce. Ma a volte vi venivano servite le insalate, compresa, naturalmente, la mitica “aringa in pelliccia”.
Il servizio da tè “Tulipani” della Fabbrica di ceramiche di Duljovo, dell’artista Pukhlova
Y.Levyant/SputnikServizio da tè “Il giardino che canta”della Fabbrica di porcellana di Leningrado, dell'artista N. Slavina
M.Anfinger/SputnikServizio da tè “Nuova rete” dell’artista Semjonov, 1967. Fabbrica di porcellana di Leningrado
B.Polyakov/SputnikI set da tè e da caffè erano i più vari e ancora oggi i set di porcellana sono oggetto di caccia da parte dei collezionisti. Le più popolari erano prodotte nelle fabbriche di porcellana Duljovskij e Leningradskij. Quest’ultima era il “legittimo successore” della Fabbrica imperiale di Porcellana, la prima impresa per la produzione di prodotti in porcellana in Russia. Entrambe esistono ancora oggi e producono servizi con lo stesso design sovietico.
Un servizio da tè prodotto nella Repubblica Popolare di Polonia
meshok.netI servizi della Germania dell’Est e della Polonia erano considerati particolarmente chic, perché era molto più difficile acquistarli rispetto a quelli sovietici.
Un servizio di posate in melchior, una lega metallica simile all’alpacca, realizzata come imitazione dell’argento
meshok.netAnche le posate d’argento erano disponibili in commercio, ma erano molto più costose di quelle in melchior (una lega rame-nichel simile all’alpacca, ma quest’ultima contiene anche zinco): pochi potevano permettersele. Le posate in melchior erano usate per le occasioni speciali e per le visite agli ospiti, mentre le posate di tutti i giorni erano in alluminio o acciaio inossidabile con manici in plastica.
Un tipico bidone da latte sovietico da cucina
livemaster.ruAlcuni utensili domestici di allora sono ancora in uso oggi, come thermos, bidoni per il latte, cucchiaioni e posate per cucinare. Le casalinghe sovietiche apprezzavano molto le stoviglie smaltate. Il cibo non entrava a contatto con il metallo, che può essere nocivo. Tuttavia, il rivestimento si danneggiava e si rompeva facilmente, per cui oggi queste pentole, se sono rimaste nelle casa, non vengono più utilizzate in cucina.
La “utjatnitsa” (ossia “anatriera”) in ghisa, che era usata per cuocere di tutto in forno, e certo non solo l’anatra
afgankazans.ruMolte casalinghe dell’Urss possedevano teglie di ghisa e almeno una “utjátnitsa”. In questo caso l nome viene dalla parola “utka”; “anatra”. Ma queste “anatriere” erano usate per cuocere in forno anche molte altre pietanze. La durata di conservazione della ghisa, se mantenuta correttamente, non è limitata, e il sapore dei cibi cucinati in essa è molto diverso, motivo per cui queste stoviglie sono ancora oggi apprezzate e utilizzate.
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