Com’era un tipico appartamento sovietico (FOTO)

Sergeо Lidov/Sputnik
Tappeti appesi alle pareti, sedie pieghevoli e tonnellate di libri. Non è possibile immaginare un solo appartamento sovietico senza questi oggetti!

Benvenuti in un tipico appartamento sovietico! Cosa ne dite di esplorarlo fin dall’ingresso? Appena si apre la porta, troverete un appendiabiti e un angolino dove togliersi le scarpe (proprio così: non dimenticate di toglierle!); e infilate i tapochki, le ciabattine da casa. Di solito in ingresso trovano posto anche un telefono e uno specchio.

Chiamarlo “atrio d’ingresso” potrebbe suonare esagerato: questa parola infatti dà l’idea di uno spazio molto più ampio di quello che era in realtà. Gli ingressi degli appartamenti sovietici di solito erano molto piccoli, lunghi meno di due metri.

Di solito c’era un corridoio che conduceva alle altre stanze e alla cucina. Negli appartamenti comuni, spesso i corridoi erano così grandi che i bambini li attraversavano in bicicletta! E gli inquilini li usavano per riporre alcuni oggetti domestici.

Al contrario degli appartamenti comuni, i corridoi degli appartamenti residenziali chiamati “khrushchyovki” erano incredibilmente stretti, e larghi appena un metro.

Negli appartamenti più recenti (nella foto qui sotto, ad esempio, ne vedete uno costruito in vista dei Giochi Olimpici del 1980 a Mosca), c'era una sorta di corridoio con uno spazio più ampio.

Il più delle volte le scelte di design e la progettazione degli interni erano dettate dalla mancanza di spazio, poiché la maggior parte degli appartamenti sovietici costruiti a partire dagli anni '60 erano molto piccoli. Per questo si riponevano nel corridoio moltissimi oggetti, anche i più inaspettati: appesi al muro si potevano trovare slitte e biciclette…o scaffali pieni di libri.

E visto che abbiamo appena nominato gli scaffali con i libri, è bene parlare di questa parte assolutamente essenziale di ogni appartamento sovietico. 

Nelle case sovietiche c’erano sempre delle grandi librerie e una lampada da terra per far luce a chi legge.

In alcuni casi, i libri venivano sistemati su delle mensole appese al muro.

Molti di voi sapranno che l’Unione Sovietica era un Paese di lettori! Se non c’era più spazio per i libri, essi venivano distribuiti un po’ in tutto l’appartamento.

Ora seguiteci nella parte più importante dell'appartamento sovietico, emblema dello stile di vita sovietico: la cucina. I discorsi e le chiacchierate più importanti avvenivano sempre in cucina...

Tuttavia, la maggior parte delle cucine era così piccola che a volte una famiglia di quattro persone riusciva a malapena a cenare insieme...

Di solito c’erano un piano di lavoro, un frigorifero, un fornello a gas, un lavello e un tavolino.

Ci si sedeva su sgabelli con le gambe svitabili, e le sedie extra venivano riposte da qualche parte dietro l'armadio. Solo poche cucine erano dotate di normali sedie con lo schienale, che richiedevano più spazio.

In questi minuscoli appartamenti si riunivano spesso moltissimi ospiti, che accorrevano immancabilmente per compleanni o altri eventi (come i matrimoni): in epoca sovietica le persone comuni non avevano soldi per andare al ristorante. Perciò, quando vi erano ospiti, il tavolo della cucina veniva spostato in soggiorno.

Al termine della cena, il tavolino veniva messo in un angolo e lo spazio del salotto si trasformava magicamente in una pista da ballo improvvisata.

Il soggiorno era un luogo dai molteplici scopi: fungeva non solo da sala da pranzo per le grandi occasioni, ma era anche lo spazio per i giochi e la camera da letto dei genitori! Spesso, era l’unica sala di tutta la casa e tutti dormivano lì! Negli appartamenti comuni, ad esempio, un’intera famiglia aveva a disposizione una sola stanza dove dormivano tutti insieme. 

Negli appartamenti sovietici, infatti, non c’era una vera e propria camera da letto, e pochissimi sovietici avevano un letto matrimoniale: il più delle volte si dormiva su un divano-letto che permetteva di risparmiare spazio; e veniva aperto e chiuso ogni giorno. 

Il salotto veniva usato anche per studiare e fare i compiti. 

Ed era un puro lusso se un bambino riusciva ad avere una stanza tutta per sé!

Di solito, la camera da letto doveva essere condivisa con i fratelli... o addirittura con i nonni.

Ecco un’altra particolarità dell'appartamento sovietico: tutti i mobili - i divani, le sedie, le poltrone - erano rivolti verso il televisore, che diventava una sorta di “centro gravitazionale sovietico”. Gli adulti guardavano ogni giorno i notiziari, mentre i bambini seguivano il programma per bambini “Spokoynoy nochi, malyshi!” (Buona notte, piccolini).

Probabilmente avrete già notato la moquette... Tutti gli appartamenti sovietici ne avevano una! E ancora oggi esiste la tradizione di coprire i pavimenti con grandi tappeti, perché le persone nate e cresciute in URSS non si sentono “comode” con il pavimento “nudo”. 

I tappeti venivano addirittura appesi alle pareti! Ciò serviva innanzitutto a preservare il calore, perché le pareti degli edifici residenziali sovietici non sempre proteggevano dalle temperature più rigide. Ma il tappeto era anche un segno di prosperità. 

Immancabili, poi, erano le vetrinette dove venivano conservati i set di piatti e bicchieri da cerimonia, oltre ai set per il tè e il caffè. E la cosa più paradossale è che di fatto non venivano MAI usati. Venivano conservati per le occasioni speciali… E oggi i russi scherzano dicendo che, probabilmente, quelle occasioni speciali erano la visita della Regina d'Inghilterra o del Segretario Generale del Partito Comunista Sovietico!

Nonostante gli appartamenti avessero così poco spazio, le persone riuscivano sempre a trovare il posto per mettere una libreria o addirittura un pianoforte…

…o una chitarra...

…o un giradischi...

...oppure ritratti o busti di Stalin o Lenin.

Il tour di un tipico appartamento sovietico si conclude qui. Ma, aspettate…! C’è anche il balcone!

Non avendo spazio a sufficienza dove riporre le cose, il balcone non veniva usato per coltivare fiori e riposare su comode sedie da giardino, ma veniva impiegato come un vero e proprio ripostiglio dove collocare ogni tipo di cianfrusaglia, come vecchi sci di legno, barattoli di sottaceti, televisori e radio rotte...

Ma questa è un’altra storia… e ne abbiamo parlato qui

LEGGI ANCHE: Aggiungi un posto a tavola: come si trascorrevano le feste a casa in epoca sovietica 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie